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3. Difficult

Tornai a casa con Harry che mi spingeva, lo sentivo, era forte, mi sedetti sul divano e presi il telefono quando all'improvviso mi ricordai dell'uscita che avrei dovuto avere da lì a poche ore

Presi velocemente il telefono e cliccai sul contatto "Liam Prete"

Tuuu

Tuuu

Tuuu

"Pronto?"

"Pronto Liam?"

"Dimmi Louis"

"Purtroppo oggi non posso uscire con voi, diciamo che ad un allenamento mi hanno dato un calcio e non riesco quasi a camminare"

"Cavolo Louis tutto apposto?"

"Sì, mi ha aiutato Harry a tornare"

"Vuoi che anche io non esca così vengo a prendermi cura di te?"

"Nono, mi aiuterà Harry, era solo per avvertirvi, divertiti"

"Okay, salutami Harry"

"Ciao Liam"

"Ciao Louis"

Attaccai e mi girai verso il nulla "ti saluta Liam"

"Wow, mi ha """conosciuto""" oggi e già mi saluta?Mi sta simpatico"

"Anche a me" sorrisi pensando a quanto sia stato gentile Liam che aveva proposto addirittura di rimanere a casa con me per aiutarmi

"Mi aiuti ad arrivare fino al bagno?" chiesi alzando la testa

"Certamente, andiamo" mi sentii tirare su e iniziai a camminare verso il bagno, appena arrivato mi tenei alla porta chiusa e mi girai

"Grazie, vado al bagno e torno" dissi per poi aprire la porta ed entrare con molta calma dato il dolore alla gamba

Andai al bagno, mi lavai le mani e uscii in cinque minuti

"Uff, oggi che faccio con la gamba messa così?" sbuffai mettendomi le mani sulla faccia mentre continuavo a camminare sempre aiutato da Harry

"Non so, ti preparo qualcosa da bere e poi ci mettiamo a giocare a qualcosa, mentre stavo lassù ho sentito di un gioco divertente chiamato Monopoly, se ce l'hai ci possiamo giocare"

"Il Monopoly ce l'ho, ma tu mi prepari qualcosa?Tu dell'ottocento?Va bene, preparami del tea" dissi con tono di sfida

"Ah, so come si prepara, me l'anno spiegato" sentii il rumore di come se mi avesse fatto la linguaccia

"Allora vai" continuai con quel tono di sfida

"Ok" disse lui con tono di sfida, non so perché, ma adoro la sua voce e anche se all'inizio mi ha spaventato vorrei iniziare a conoscerlo dato che potrebbe rimanere con me anche per quindici anni

Rimasi lì in piedi per qualche minuto per poi sentire la voce di Harry un pò triste e sconfitta

"Come si accendono i fornelli?"

"AHAHAHAHA, MUOIO" mi alzai e sempre con l'aiuto di Harry andai in cucina a prepararmi un buon tea

Mi sedetti sul letto con un vassoio con tea verde sopra e presi il Monopoly

Dopo avergli spiegato tutte le regole iniziammo a giocare

Anche se Harry era nuovo di questi giochi riuscì a battermi

"Ma nooo" quando finii definitivamente tutti i soldi mi girai dalla parte opposta con il broncio e le braccia incrociate al petto

"No dai non te la prendere, ti prego sei simpatico e non voglio che tu sia arrabbiato con me per questo" mi sentii uno strano peso e una strana stretta

"Cos'è questa stretta?" chiesi guardandomi le braccia

"Ti sto solo abbracciando ssh" sorrisi istintivamente non sapendo il perché, ma quella sensazione di protezione mi piaceva e non poco

***

"Okay, eccoci tutti qua, dov'è Louis?" chiese Zayn guardandosi intorno, mancava solo lui

"Oh sì, giusto, Louis non può venire, all'allenamento si è fatto male e ora non riesce a camminare" disse Liam e Zayn si girò verso di lui

"E con chi sta?Se non riesce a camminare ha bisogno di un sostegno" disse velocemente Zayn, si vedeva che era preoccupato

"Non ti preoccupare, sta con Harry"disse con nonchalance, Zayn lo guardò corrugando le sopracciglia

"Chi è Harry?" chiese e tutti si girarono verso Liam che sgranò gli occhi

"Perché non conosci Harry?" chiese Michael intromettendosi nella conversazione

"No, chi è?" chiese Zayn e Michael sorrise

"E che ne so io" disse beccandosi un cazzotto in testa da parte di Luke

"Idiota"

"AHIO"

***

Dopo aver cenato mi andai a sdraiare sul letto accanto a Harry dato che gli avevo chiesto di sdraiarsi con me

"Mi sono divertito tantissimo, non è mai successo quando ero nobile"

"Come mai?" chiesi mezzo addormentato

"Diciamo che i miei genitori volevano che io lavorassi tutto il giorno e che imparassi come comportarsi e non potevo stare con amici anche perché grazie a loro non ne avevo"

"Oh, mi dispiace, a proposito dei tuoi genitori, che fine hanno fatto?" chiesi con gli occhi che mi si chiudevano

"Non ne so molto, so solo che sono stati assassinati poco dopo la mia morte e che anche loro hanno chiesto una nuova vita, invece i tuoi?"

Una miriade di sentimenti negativi e contrastanti mi sconvolse, sentii un groppo alla gola e non potei evitare che una lacrima scorresse per la mia guancia

"Preferirei non parlarne" dissi con voce strozzata da un pianto che non tardò ad arrivare

"No, mi dispiace di averti fatto questa domanda, scusa, se non vuoi parlarne non importa" continuai a piangere anche se cercavo di smetterla, sentii la mia testa venire spostata e risentii il senso di protezione che avevo sentito qualche ora prima

Rimasi abbracciato ad Harry finché non fui trasportato dal sonno

***

Mi risvegliai che il mio dolore alla gamba era ancora più forte e davvero, non riuscivo a camminare

Cercai di alzarmi e dato che non riuscivo a fare proprio niente strusciai fino all'armadio

Presi i vestiti che mi servivano, il cambio e arrivai, con molta fatica, fino alla vasca da bagno dato che non riuscivo a stare in piedi

Dopo essermi fatto un bagno mi coprii con un asciugamano e uscii dal bagno poggiandomi su ogni cosa che trovavo

Mi sedetti sul letto e mi stiracchiai

Le goccioline che mi cadevano dai capelli, decisamente troppo lunghi, si perdevano o sul petto o sulla schiena per poi scomparire nel tessuto

Mi asciugai con un altro asciugamano preso poco prima e mi tolsi l'asciugamano per poi indossare velocemente i boxer, che dato l'umidità della pelle aderirono

Sentii sbadigliare e capii che Harry si era appena svegliato

"Giorno, ancora, ma quando ti imparerai ad avvertire?" rimase lì a bocca aperta anche se io non potevo notarlo

"Ma come faccio ad avvertirti se non posso vederti?" chiesi con fare ovvio e lui stette zitto un pò come se ci stesse pensando

"Touchè"

Indossai velocemente degli skinny jeans neri che stavano sulla sedia accanto al letto e una felpa rossa vans con delle vans rosse

Velocemente per modo di dire...

Non riuscendo ad andare a piedi a scuola, anche sotto l'aiuto di Harry presi l'autobus

Mi sedetti e misi le cuffiette alle orecchie

"Grazie e io?"

Tolsi le cuffiette "qualche problema?" sussurrai dato che non volevo che qualcuno pensasse che io fossi pazzo, cosa che anche io quasi credevo dato che fino a prova contraria stavo parlando con l'aria

"Se tu usi quell'aggeggio io cosa faccio?"

"Io sto ascoltando musica" dissi con fare ovvio non pensando che Harry non conoscesse nulla

"Qualunque cosa tu stia facendo non mi lasciare solo" pregò con tono triste (?)

"Va bene, che facciamo?" chiesi girandomi verso l'altro posto del bus

"Boh, parliamo"

"Ciao Louis" vidi un ragazzo avvicinarsi a me e lo riconobbi subito

"Ciao Stan" lo salutai calorosamente per poi sedersi sul posto dove però ci sarebbe dovuto essere Harry

"No MAGGRAZIEH" disse arrabbiato ed io feci una smorfia dispiacendomi per lui

"Hey Louis, come va?" chiese stringendomi le spalle con le braccia

"Bene, tu?" chiesi sorridendogli e osservare i suoi capelli, poi i suoi occhi, un bel ragazzo insomma

"Benissimo, volevo chiederti..." s'imbarazzò e arrossì un pochino

Vuole invitarmi ad uscire?

"Sì, insomma, ti va di prendere un frullato con me oggi?" chiese imbarazzato ed io decisi

"Certo, come amici no?" chiesi staccandomi un po' da lui facendogli levare le braccia

*HARRY P.O.V.*

Questo ragazzo continuava a stare attaccato a Louis, mi aveva fatto addirittura alzare dal posto

Già mi sta antipatico

"Sì come amici" rispose imbarazzato quello che dovrebbe essere Stan

Se escono insieme questo vuol dire che lo devo aiutare io a camminare...e io che speravo di fare una giornata calma a casa in compagnia di Louis

Cioè dai no...arriva sto qui che mi frega il posto e una giornata in tranquillità

"emh, okay, dove si va?" chiese Louis imbarazzato

IMBARAZZATO

PER QUELLO LA'?

IO BOH

"io direi di andarci a prendere un frullato che ne dici?" chiese allungando una mano accarezzando la spalla di Louis

"io direi di darti un calcio nelle palle cosa dici?"

vidi lo sguardo di Louis cambiare in quasi una smorfia alla mia affermazione per poi cambiare e rispondere a quella faccia di...cavolo, se mi sentisse mia madre mi ucciderebbe

"per il frullato nessun problema, a che ora ci vediamo?" il ragazzo mi sembrava troppo gentile e poi aveva uno sguardo strano che Louis sembrava non aver colto perché era troppo impegnato a fissarlo

"che ne dici appena è finita scuola?" quel ragazzo aveva un non so che che mi faceva venir voglia di spaccargli la faccia

"è perfetto" disse Louis non badando al fatto che non aveva neanche capito l'orario dato che era da un pezzo che non ascoltava più nessuno

"allora ci vediamo là" disse facendogli una carezza per poi andarsene

ma tutta sta confidenza?!

per il resto del viaggio non dissi niente perché non mi andava di parlare con nessuno,che poi nessuno è Louis dato che è l'unico con cui io possa parlare

arrivati a fine fermata Louis ruppe il silenzio "mi puoi dare una mano a scendere per favore?"

"ah, adesso mi caghi, mentre parlavi con mister NonSoIlNomeENonMeNeFregaUnCazzo non mi cagavi proprio" dissi arrabbiato perché sai com'è, io non esisto solo per portarti agli appuntamenti quando ti fa male una gamba

"Harry tutto apposto?mi sembri arrabbiato?" chiese corrugando le sopracciglia e grattandosi il retro del collo

"sisi tutto apposto, adesso ti accompagno dentro e non rivolgermi la parola fino alla fine delle lezioni" dissi ancora seccato per poi accorgermi che io avevo alzato Louis, ma lui non si ostinava a camminare

"NO, non entro finché non mi dici cos'hai" disse risoluto e con un tono di rabbia

"no ma sai com'è, se la gente si caga solo se ti aiuta ad andare agli appuntamenti allora okay" dissi con più rabbia e per fortuna nessuno poteva sentirci perché erano tutti entrati in classe dato che le lezioni erano già iniziate

"oh ma dai non dirmi che sei arrabbiato perché non parlavo con te mentre parlavo con Stan, ma sai, non posso parlare tanto con te in pubblico" disse con fare ovvio e infatti aveva ragione, io non mi ero arrabbiato per questo

"io mi sono arrabbiato perché gli hai risposto di sì senza consultarmi" dissi perché in fondo è così, o almeno credo

"adesso non inventarti cavolate dato che per te non è mai stato un problema aiutarmi, anzi dicevi che lo facevi con piacere" disse lui spingendosi più in avanti con il busto, stavo per controbattere, ma pensai a quanto avesse ragione, allora perché ce l'avevo tanto con quel ragazzo?

sospirai pesantemente "scusa, non so che mi è successo, a me piace aiutarti, andiamo in classe" dissi scusandomi per il mio comportamento, ma per me quel ragazzo nascondeva qualcosa

sempre aiutando Louis ci dirigemmo davanti la porta della classe per poi notare Louis fare una smorfia, ma non di dolore

"cazzo oggi ho il signor Olsen, se mi vede in ritardo mi mette in punizione e non potrò uscire con Stan..." non so perché, ma d'istinto volevo aprire la porta in modo che il signore lo vedesse per poi metterlo in punizione e non farlo uscire con faccia strana, ma decisi di non farlo "ti va se passiamo la prima ora fuori solo noi due così almeno mi scuso anche per il tempo che non potrò passare oggi con te?"

sorrisi al pensiero della gentilezza di Louis e annuii

girammo (lui sempre aiutato da me) per il corridoio parlando, ridendo, scherzando e io facevo battute squallide che però lo facevano ridere...

è carina la sua gentilezza a far finta che gli siano piaciute e di ridere, maaaaa non è un buon attore

scoprii tante cose su di lui, tipo che gli piaceva cantare, gli feci cantare un pezzo di una canzone che ovviamente non conosco e scoprii un'altra cosa, ha una voce angelica di cui è impossibile non innamorarsi

purtroppo arrivò anche il momento del *Driiiiin* ed io all'inizio terrorizzato che si trattasse di un incendio correvo di qua e di là gridando finché Louis non mi bloccò e mi spiegò che si trattasse solo della campanella che avvertiva che la lezione era terminata

adesso vi potrete chiedere "ma come fai tu dell'ottocento ad essere terrorizzato di un incendio in una scuola?"...beh, un giorno è arrivato un ragazzo morto in un incendio a scuola che mi ha raccontato tutto con i dettagli e io sono morto dentro, insomma...icsdì

Aiutai Louis ad arrivare al suo armadietto dove ci trovammo uno dei suoi amici

"Zach"

"It's Zayn" disse Louis con fare ovvio sorridendo

"Louis" gli venne in contro Zayn

"Zayn" aspettò perché tanto non riusciva a muoversi

"Liam mi ha detto che ti sei fatto male" disse indicando la gamba li Louis che veniva sempre sorretta da me

"beh, sì, ma non ti preoccupare riesco a camminare" cercò di non farlo vedere a Zayn, ma io notai che per un secondo il suo sguardo venne rivolto su di me

"sì, sono felice, mi ha detto anche che sei stato aiutato da un certo Harry, chi è?" Louis iniziò a pensare ad una risposta da dargli

"digli che sono tuo cugino" dissi velocemente notando che Zayn stava corrugando le sopracciglia e Louis ancora non riusciva a dare una risposta

"beh, Harry è mio c-cugino, viene daaaaaaa...dalla Slovenia, mi h aiutato fino a ieri, ma domani deve partire" disse per poi annuirsi da solo soltanto perché essendoci Zayn non poteva dirsi di essere un genio

"oh, allora prima che parte vorrei conoscerlo, sai com'è, non mi hai fatto mai conoscere qualcuno della tua famiglia" Zayn sorrise all'idea di poter conoscere finalmente la famiglia di Louis

TANTO NON TE LO FA CONOSCERE

"mi dispiace, ma è un ragazzo molto timido che preferirebbe non conoscere nessuno, è già tanto se è venuto a casa mia" disse con finto dispiacere

"oh, beh, mi dispiace molto dato che non sono mai riuscito a conoscere nessun parente...a tua madre sto antipatico, che poi neanche mi conosce...tuo padre lavora perennemente e le tue sorelle me ne hai parlato, ma hai preferito non farmele conoscere" disse rassegnato pensando che ormai non sarebbe mai riuscito a conoscere nessun parente del liscio

"lo so Zayn e mi dispiace, purtroppo loro sono così e non puoi e potrai mai conoscerli" si sentì che la sua voce era spezzata, ogni volta che si tirava fuori l'argomento famiglia lui stava male

"daccordo, dai andiamo a lezione" si rassegnò ormai Zayn andando a prendere i suoi libri mentre io accompagnavo Louis a prendere i suoi mentre stava a sguardo basso

da quella conversazione mi sorgevano alcuni dubbi...

se Louis avesse mentito a Zayn...

di questo ne ero sicuro dato che io sarò rimasto a casa di Louis per pochi giorni, ma di altre persone non ne vedevo neanche l'ombra...

in più ogni volta che si parlava della sua famiglia si vedeva che lui stava male, ma sembrava lo notassi solo io...

lui però non ne vuole parlare, c'è solo una cosa che bisogna fare...

aspettare e lasciare che il tempo faccia il suo corso...

*CIAO BLABBLI AUTRICE*

so che adesso mi odierete perché sto accorciando i capitoli, ma mi sono accorta di non riuscire a farli troppo lunghi

spero che così vi basti

c'è solo da dire che prossimo capitolo c'è l'appuntamento tra Stan e Louis...ed io scappo

no scherzo

ciaoooooooooo

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