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16. Harry

Capitolo lungo per farmi perdonare per l'attesa

***

Mi svegliai lamentandomi, avevo dimenticato di togliere la sveglia

Allungai il braccio verso il cellulare disattivando la sveglia che continuava a suonare facendomi venire un mal di testa

Cercai di non pensare a cosa fosse successo la sera prima e di addormentarmi subito

"Non vai a scuola oggi?" Mi chiese Harry ed io feci cenno di no con la testa

"Ma oggi ci sono le selezioni per la partita di calcio di fine anno" disse preoccupato ed io mugolai

"Pensi veramente che me ne freghi qualcosa?! Voglio rimanere in questo letto a vita" dissi mettendomi con la testa sotto il cuscino

"Non puoi fare così per quello che è successo ieri, sei bravo a calcio, e dovresti partecipare alla partita, non puoi rinunciare a tutto per colpa di quell'idiota" disse facendomi viaggiare la mente a ciò che era successo la sera prima facendomi risentire male

Dopo il casino con Stan e Briana, Harry era riuscito a riprendersi ed eravamo tornati a casa con un taxi

Avevo passato la notte in bianco non riuscendo ad addormentarmi, mi ero addormentato per le due di mattina dopo aver perso tutte le forze per piangere

"Non mi interessa, non voglio, voglio morire qui da solo" dissi lamentandomi e lui ridacchiò

"Cosa c'è da ridere?" Chiesi togliendomi il cuscino dalla faccia alzando un sopracciglio

"Non so, mi fa ridere il fatto che tu voglia finire la tua vita così mentre io stia cercando in tutti i modi di riprenderla" disse ed io capii di non essere stato insensibile

"Scusa, ho detto una stronzata, non volevo offenderti" dissi mettendomi seduto con la schiena appoggiata al muro

"Non ti preoccupare, non muoio per così poco... okay, comunque, tu oggi andrai a quelle selezioni" disse facendomi ridere per ciò che aveva detto all'inizio, per poi far sparire il sorriso dalle mie labbra

"No, non ci andrò, che ci vado a fare? Tanto non verrò selezionato... la vita ha voluto solo le delusioni per me, prima i miei genitori, poi mia sorella, poi Stan, poi chiedo a te la tua fottuta storia perché, cazzo, voglio conoscerti, voglio sapere la tua storia, come sei fatto e le altre cose, ma tu non me lo vuoi far sapere... la vita riserva per me solo il male" dissi con le lacrime agli occhi perché per me era davvero importante conoscere la sua storia

E forse qualcuno dirà che sono una femminuccia perché mi viene da piangere per tutto, ma non mi importa, chi lo dice non sa cos'ho passato

"Louis, mi dispiace... avrei voluto aspettare il tuo compleanno, ma vedo che ora ne hai bisogno, ed in fondo non manca molto al 24" disse facendomi corrugare le sopracciglia

"Cosa intendi?" Chiesi non capendo

"Vestiti, andiamo a vedere casa Styles"

***

Liam stava a casa, neanche lui era andato a scuola, la madre stava male e aveva bisogno di aiuto

"Ma quindi, parlami un po' degli amici che ti sei fatto a scuola con cui continuavi ad uscire questi giorni" Chiese lei mentre il figlio le preparava la medicina

"Sono fantastici, c'è Louis che è matto da legare, Niall che è il biondo che hai visto l'altro giorno, Luke e Michael che litigano sempre, Ashton che è fissato con i suoi capelli, Calum che scherza sempre e sembra un cinese e... Zayn è simpatico e gentile con me" le disse e lei sorrise perché il figlio non aveva mai avuto tanti amici grazie alla sua timidezza

Anche se Liam a casa non balbettava, anzi, parlava per ore ed ore, esattamente ciò che non faceva con gli altri, si sfogava con la madre, parlava con lei e lei l'ascoltava sempre

Suonò il campanello e Liam fu costretto a lasciare la madre in camera da sola mentre prendeva la medicina

Scese le scale e aprì la porta e fuori vide l'ultima persona che si sarebbe mai aspettato di vedere

"Zayn, c-che ci fai qui?" Chiese al ragazzo che aspettava fuori torturandosi le mani spaventato

Indossava i suoi soliti skinny jeans neri, una t-shirt bianca con il suo giubbotto di pelle nero

Mentre Liam, beh, lui indossava dei pantaloni della tuta grigi ed una canottiera bianca

"Ho bisogno di parlarti, posso entrare?" Chiese e Liam si scansò facendo entrare il moro che continuava a fare avanti e indietro per il soggiorno

Liam si avvicinò a lui preoccupato "che succede?"

"Che succede? Liam io non ce la faccio più con te" sputò il rospo e Liam si sentì morire non capendo

"Che ho f-fatto?" Chiese triste e preoccupato perché, beh, sentirsi dire una cosa del genere dalla persona di cui si è innamorati non è il massimo

"Liam... per colpa tua non riesco più ad avere una ragazza" disse rosso in viso e Liam corrugò le sopracciglia continuando a non capire

"Mia?" Chiese sedendosi sul divano mentre Zayn da che camminava a che si fermò a guardarlo

"Sì, non riesco più a fare nulla, le abbraccio e penso a te, le bacio e penso a te, non capisco cosa devo fare" disse tutto d'un fiato e Liam non sapeva cosa rispondere quindi rimase zitto

"Sai quando volevo mettere alla prova Stan fingendo di stare con te? Era una fottutissima scusa, volevo capire perché continuo a pensare a te, ho paura di cosa provo per te" disse e Liam rimase a bocca aperta non sapendo cosa rispondere guardandosi le mani

Anche lui era innamorato di Zayn, da anni, ma mai, neanche in quel momento, sarebbe riuscito a dire ciò che provava al ragazzo

E Zayn prese quel gesto come un gesto negativo

"Scusa, dimentica tutto, fai finta che io non ti abbia detto niente, ho fatto una cazzata" disse uscendo dalla porta con Liam che sgranò gli occhi, perché non voleva lasciarlo andare via

Corse fuori dalla porta, ma Zayn era già salito in macchina, gli mandò un ultimo sguardo mentre si mordeva il labbro

"Anch'io provo qualcosa per te" sussurrò, ma la macchina si era già allontanata

E nel mentre, dal piano superiore, c'era la madre di Liam che ascoltava la scena peggio di una fangirl

***

Il viaggio in macchina era lungo, era da un'ora e trenta minuti che stavamo in macchina, alla fine era riuscito a convincermi, ovviamente, morivo dalla voglia di conoscere la sua storia

"Quindi tu abitavi lontanissimo da dove abito io" dissi cercando di rompere il silenzio imbarazzante che si era creato

"Già, dalla terra dei fantasmi, dove stavo io prima, chiedevo sempre al capo supremo di poter entrare e vedere un po' il mondo di oggi come stava messo e lui me lo permetteva" disse mentre io seguivo le indicazioni sul telefono per Holmes Chapel

"Capo supremo dei fantasmi? C'è un governo anche lì?" Chiesi stupito notando che mancassero solo quindici minuti all'arrivo

"Oh sì, ci deve essere, altrimenti noi non saremmo qui. C'è il capo supremo che decide per noi e poi ci sono gli aiutanti, due capi che lavorano come segretari" disse ed io rimasi sconvolto, cioè, ci avevo messo giorni ad assimilare che esistessero i fantasmi ed ora vengo a scoprire che c'è addirittura un governo

"Sembrano gentili" dissi l'unica cosa che mi veniva in mente in quel momento

"Lo sono... una volta, con il vecchio capo supremo, se volevi tornare in vita dovevi aver avuto una morte tragica ed ingiusta, ora la legge esiste ancora, ma il signor Born permette un po' a tutti di tornare in vita, nonostante siano morti di vecchiaia" disse ed io svoltai a destra imboccando nel centro storico

"Ma non capisco, se lui può decidere chi torna in vita ed avere tutto questo potere, allora perché rimane lì e non torna in vita anche lui?" Chiesi grattandomi la fronte dalle informazioni che mi stavano balenando in testa tutte insieme

"Gliel'ho chiesto anche io, dice che lui non vuole più stare sulla Terra, che è un mondo crudele, che porta solo sofferenze e che lì è meglio, lì non si prova dolore fisico, lì non ci sono distinzioni tra ricchi e poveri, famosi e non e tutti sono gentili con tutti e che tutto ciò che vuole è restare lì" disse ed io annuì mentre il navigatore mi disse che eravamo arrivati

Mi prese un'ansia totale ed iniziai a sudare freddo, stavo veramente per vedere casa di Harry? La storia di Harry? Harry?

Parcheggiai per poi uscire dalla macchina e mi guardai intorno, non c'era nessun edificio che poteva riportare all'800

Che Harry mi avesse preso in giro per costringermi ad alzarmi?

No, dai, Harry non è così, almeno non credo, ma che ne posso sapere io che nemmeno so com'è fatto?!

"Non ti preoccupare, bisogna camminare cinque minuti, non si può entrare con la macchina lì" disse ed io annuii sentendomi in colpa per ciò che avevo pensato

Camminammo per qualche minuto mentre io mi guardavo intorno cercando un luogo che fosse all'altezza di un principe

Non dissi una parola concentrato sul posto dove mi trovavo, che non avevo mai visto perché con i miei genitori il massimo dove ero andato era il centro di Londra

Mi persi nei miei pensieri su un palazzo reale quando arrivai finalmente nel centro storico, pieno di palazzi rovinati, ma spettacolari

Arrivai davanti a tante ville dell'800 attaccate l'una all'altra, solo una di queste era il triplo di casa mia

"Quale di queste case è?" Chiesi cercando un indizio sull'abitazione del principe

"Quale casa? Louis, questo è tutto il palazzo reale" mi disse ridacchiando ed io sgranai gli occhi guardandolo con occhi diversi

Sarà stato alto una sessantina di metri e largo il triplo

"Wow... è fantastico" dissi avvicinandomi alla recinto di filo spinato intorno al palazzo

"Già, pensa abitarci una vita, con tutti i camerieri e cuochi che ti fanno trovare sempre il pasto pronto, per non parlare delle domestiche, erano gentilissime con me... Quanto mi manca Lorìs, era la mia preferita, mi confidavo con lei e lei mi aiutava e consigliava per ogni cosa" disse sorridendo, anche se io non potevo vederlo, ma si capiva dal suo tono

"Ma... da dove dovremmo entrare?" Chiesi notando che era completamente recintato con filo spinato

"Dobbiamo entrare da dietro, c'è un buco nella recinzione nascosto sotto ad un cespuglio" disse ed io annuii per poi iniziare a camminare oltre il palazzo per arrivare al retro, anche se c'era più strada da fare di quanto credessi

"Ed ora?" Chiesi arrivato al retro del palazzo che era qualcosa di fantastico anche da dietro

"Quel cespuglio alla tua destra" disse ed io notai un cespuglio a dieci metri da me seguito da una fila intera di cespugli di tutte grandezze diverse, sicuramente perché era da tanto che nessuno li potava

"Lì dietro c'è un buco, si può entrare da lì" disse ed io mi avvicinai al cespuglio spostando qualche ramo notando che effettivamente c'era un buco nella recinzione di filo spinato, messo sicuramente perché nessuno ci entrasse, tipo a dire:

ATTENZIONE PERICOLO SE ENTRI MUORI

Ed io che facevo? Ci entravo... grande Louis

"Ma tu come lo sai? Come sai che c'è un buco?" Chiesi spostando ancora i rami cercando un modo di entrare senza graffiarmi troppo

"Ti ho detto che guardavo il mondo quando stavi lì sopra, no?" Chiese ed io risposi annuendo alla sua domanda retorica "Beh, guardavo soprattutto questo palazzo per controllare che nessuno distruggesse o deturpasse i nostri averi"

Annuii capendo quanto potesse sentirsi solo lì su a guardare questo palazzo e pensare che non ci sarebbe mai più potuto entrare

Spostai con più forza i rami per essere sicuro di non graffiarmi e mi infilai nel buco

Passai la recinzione con qualche graffio su spalle e braccia, ma nulla di che

"Allora... dove andiamo ora?" Chiesi guardandomi intorno non notando nessuna entrata al palazzo

Quella giornata si stava prospettando magnifica, non pensavo più a niente che fosse successo la sera prima, non pensavo più a Stan... solo ad Harry

"Dobbiamo fare il giro, andando alla tua destra e poi siamo arrivati al portone di entrata" iniziai a camminare a destra per metri e metri girando l'angolo

"Se non perdo dieci chili con tutta questa strada uccido il mondo" dissi quasi con il fiatone per tutta la strada che avevamo fatto

"Allora di devono preoccupare le persone di un nanetto" disse ed io spalancai la bocca fintamente offeso

"Hey! Tu sei un nano... io sono nella media" dissi facendo finta di essere offeso camminando con le braccia incrociate al petto

"Dai Louis scherzavo, non sei un nano... solo un pochetto" ridacchiò mentre io continuavo a camminare dritto facendo finta di essere offeso

"Tu sei bassissimo pft" dissi nonostante non sapessi la sua altezza "io sono un gigante rispetto a te"

"Okay okay... tu sei altissimo ed io bassissimo" disse dandomi vinta, avevo ragione io

Io avevo sempre ragione

Mi fermai notando un portone che sarà stato la larghezza della mia cucina... alla faccia della povertà

Provai a spingere un pochino e quello si apri subito, wow, pensano molto alla sicurezza qui da me, una persona poteva entrare senza il minimo sforzo in un luogo pericoloso... strano che non fosse diventato il ritrovo dei drogati o dei satanisti

Entrai subito, curioso di vedere in che luogo avesse vissuto Harry per 17 anni

Cio che vidi mi stupì

Era un palazzo gigantesco con le pareti e il pavimento decorati in una maniera fantastica, gli oggetti poggiati sulle scrivanie si vedeva fossero vecchi, ma avevano lo stesso la loro bellezza

"È fantastico..." dissi soltanto ed in quel momento mi imbarazzai... io avevo fatto alloggiare un principe abituato alla regalità ed alle domestiche in una casa semi-distrutta

Sentii che sicuramente stavo arrossendo per l'imbarazzo, forse me ne ero reso conto solo adesso, ma io fino a quel momento avevo parlato con un principe... con il principe

"Tu dici? Io ho sempre adorato le casette un po' più piccole... molto più piccole di questo, dove potevo fare tutto da solo, vestirmi, prepararmi da mangiare..." disse ed io spalancai gli occhi e la bocca stupito

"Cooosa? Ti vestivano le domestiche?" chiesi guardandomi intorno stupito del mondo in cui viveva Harry

"Certo, mi sembra ovvio" disse lui stupito del fatto che io non lo sapessi, cioè scusa se in questi anni ci vestiamo da soli

"quindi ti hanno visto nudo?" Chiesi arrossendo pensando solo dopo quanto fosse stupida la domanda che avevo fatto

"Beh... a meno che non mi vestissero con gli occhi chiusi credo di sì" disse e sentii che anche lui era un po' imbarazzato dalla domanda

Mi schiarii la voce

"Allora principe Styles... perché non mi racconta qualcosa della sua vita e della sua persona?" Chiesi cercando di modificare la mia voce per renderla più seria e lui ridacchiò

"Mh... okaaay... allora, sono nato il primo di Febbraio del 1836 da Anne Cox Styles e Desmond Styles... avevo una sorella maggiore, Gemma Styles. Ho vissuto anni da principe tra balli regali e matrimoni reali. Sono alto 1,80/1,85 centimetri, ho i capelli bruni, ricci indomabili che non riuscivo mai a mettere a posto per le serate importanti, ho gli occhi verdi e... sono un uomo... ahahah... ehm, ho avuto un ragazzo innamorato di me, Nick, che è stato anche la persona che mi ha ucciso... e basta credo" disse ed io rimasi stupito... avevo insistito tanto per sapere la sua storia... ed ora la sapevo, niente particolari shock che mi avevano ucciso, solo la sua storia, ma era la SUA storia

"Wow... è strano" dissi abbassando la testa guardandomi i piedi "perché hai aspettato tanto?"

"Beh, l'attesa rende tutto più bello" disse ed io sentii che sorrise

"Sei fottutamente serio?!" Chiesi fintamente arrabbiato "io ho aspettato tanto con ansia eh" dissi ridacchiando e lui ridacchiò come me

"Uh, andiamo di là, c'è la mia camera, voglio fartela vedere" disse euforico iniziando ad avviarsi fuori la porta ed io andai verso la porta sbattendo contro un mobiletto di merda che mi fece piegare in due

Il mio povero fianco

Mi girai per vedere quale fosse l'artefice del mio dolore, per poi notare questo mobiletto con molte foto sparse sopra, come se fossero state appena guardate, chissà da quanto si trovavano lì sopra

In mezzo c'erano le foto di una signora ed un signore dall'aspetto potente, una ragazza dal viso dolce e molti animaletti tra cui cani e gatti

Tra queste una mi catturò, il protagonista della foto era un ragazzo che sembrava essere maggiorenne, era di una bellezza singolare, degli occhi che mi avevano rapito, e dei capelli ricciolini che mi facevano venire la voglia di attorcogliarci le dita

Sarei rimasto ore ad osservare quella foto, ero rimasto rapito

*guardare immagine capitolo me ve vado ciao*

Guardai quell'immagine sperando ti trovare qualche indizio che mi portasse a scoprire chi fosse il ragazzo

Girai la foto sperando in una data, ma ciò che trovai scritto era meglio ancora

"Harry"

"Louis, che aspetti ancora qui... vieni a vedere la mia camera" Mi girai subito nascondendo la foto dietro di me, sperando che lui non mi avesse visto

"Daaai andiamo" disse euforico ed io annuii andando verso di lui, dopo aver nascosto la foto nella tasca posteriore dei jeans

***

"Che palle, odio la scuola" sbraitò Michael camminando per i corridoi della scuola accanto a Luke, nessuno dei due aveva voglia di entrare in classe in quel momento

"Io odio te, eppure sono qui" disse sbuffando e il ragazzo dai capelli rossi (Sì, aveva cambiato ancora tinta) lo guardò facendo il labbraccio fintamente dispiaciuto "davvero mi odi?"

"Oh, Michael" Luke guardò Michael addolcito da quest'ultimo

"Sì"

Michael rimase a bocca aperta alla risposta del biondo, Luke aveva sempre scherzato con lui, ma da qualche tempo continuava a sentire brutti commentini su di lui, se anche Luke si fosse stancato di lui?

Gli andò dietro perso nei pensieri, facendosi milioni di domande in testa

"Ci andiamo in classe alla prossima ora?" Gli chiese Luke continuando a camminare sbuffando

Michael però non aveva sentito la sua domanda, era troppo occupato con le sue crisi esistenziali

"Oii... Michael" gli sventolò la mano davanti alla faccia e Michael si risvegliò

"Eccomi scusa" disse alzando la testa cercando di ricordare la domanda di Luke

"Oh, te la sei presa?" Chiese ed il rosso si morse il labbro imbarazzato, mentre Luke si sentiva tremendamente in colpa di aver fatto sentire male il suo migliore amico

"Che cucciolo che sei" disse per poi abbracciarlo stretto a se, mentre Michael rimase stupito dal gesto, dato che Luke non l'aveva mai abbracciato in quel modo, era sempre stato un tipo freddo

Anche Luke si accorse di ciò che aveva fatto e si staccò immediatamente schiarendosi la voce, dando un pugnetto sulla spalla di Michael

Era da un po' che Luke si sentiva strano con Michael, sentiva il bisogno di proteggerlo, di stargli accanto

Michael, invece, era da tutta la vita che si sentiva così con Luke, ma non l'avrebbe mai ammesso, neanche a se stesso

***

Passai tutta la giornata a guardare casa di Harry ed a parlare di lui e del suo passato

Era stato un regalo magnifico, io sarei rimasto ancora, ma lui mi aveva convinto ad andare alle selezioni

Camminai per lo sposatoio in ansia, ero arrivato pochi minuti in ritardo e dentro non c'era più nessuno

Non volevo più andarci, ero terrorizzato

Avevo paura di vedere Stan e che lui potesse farmi stare male ancora

"Hey, Louis, è tutto okay, vai, ci sono io" mi confortò Harry con il suo tono sicuro, ma io non ero altrettanto sicuro

"Non è vero, non puoi mostrarti, ci sono altre persone" dissi mostrandogli tutte le mie insicurezze

"No Louis, qui ti sbagli, per proteggere te, farei qualunque cosa"

Pochi minuti dopo ero sul campo da calcio a correre a testa bassa, cercando di non guardare negli occhi Stan

Avevo notato solo che aveva una benda sul naso, Harry aveva fatto proprio un gran lavoro

Sperai davvero di essere stato preso nelle selezioni di calcio, il calcio è il mio hobbie, oltre alla musica

Solo che con la musica non avevo molte possibilità, sapevo suonare la chitarra solo perché ce l'aveva Niall e mi aveva insegnato lui a suonarla, ma non la suonavo da anni

Il calcio, invece, era l'hobbie più accessibile che avevo dato che potevo giocarci al liceo e se andavo bene, potevo portarlo al college

Il coach ci richiamò ed io mi avvicinai a lui con la consapevolezza che qualunque cosa mi fosse successa avevo il mio angelo custode accanto a me

Angelo custode? Ma cosa diamine pensavo

Notai Luke e Michael avvicinarsi a me, non stavano litigando, strano

"Hey, Louis" mi salutò Michael agitando la mano, lo vidi strano

Neanche Luke sembrava stare bene, li vidi tutti e due strani, come se avessero litigato, ma di solito quando litigavano si picchiavano

Decisi di non chiedere, erano affari loro, non volevo peggiorare la situazione

Michael era rimasto stranito dal comportamento di Luke, che dopo l'abbraccio non gli aveva più parlato normalmente, era molto forzato

Luke invece non riusciva a capire cosa gli fosse successo quel giorno, perché si fosse sentito così in bisogno di abbracciare Michael

"Allora" iniziò a parlare il coach richiamandoci "se non venite presi per la partita finale non scorraggiatevi, tanto fate tutti schifo" disse iniziando ad aprire un foglio di carta piegato più volte

L'ansia mi salì a mille, solo in quel momento mi resi conto che stavo per sapere se ero stato preso per la partita

"Ah, no... questa è la lista della spesa" disse ri piegando il foglio creando un mormorio tra di noi che non capivamo se ci stesse prendendo per il culo

Tirò fuori dal suo borsone un altro foglio ripiegato più volte schiarendosi la voce facendoci girare verso di lui

"Mh, okay, ora ci siamo" disse leggendo i primi nomi del foglio e le persone scelte andarono verso di lui

Andò avanti così per un po' e ad essere scelte mancavano cinque persone, ma eravamo ancora in più di quindici che aspettavamo il nostro nome

"Come portiere, ovviamente, abbiamo il nostro Smith" disse il coach e Simon andò verso di lui

"Poi, alla partita c'è anche Clifford" disse e Michael sorrise a trentadue denti non pensando di essere scelto e si girò verso Luke per avere un po' di supporto da lui vedendolo fare un semplice sorrisino finto

Michael lo guardò della serie "Seriamente?! Solo un sorriso per il tuo amico" per poi andare verso il coach e Luke si morse il labbro inferiore sperando di non aver offeso troppo il suo amico

"Il prossimo ad essere preso è Hemmings" disse il coach e Luke sorrise andando verso Michael che però gli diede le spalle offeso

Mancavano solo due persone ed eravamo ancora in troppi ad aspettare, non avevo possibilità di essere preso

"Passa anche Lucas" disse il coach... fantastico, ora avevo anche la tristezza del fatto che era passato Stan ed io no

Mi vidi passare davanti Stan che mi guardò con un ghigno sul volto che mi fece sentire un vuoto nel petto, come se stessi per piangere

"Resisti, è quasi finita" mi sentii sussurrai nell'orecchio da Harry, sentii prendermi la mano, ma quando d'istinto la guardai non vidi nessuno, sorrisi capendo

"Grazie" gli sussurrai sorridendo

"L'ultimo a prendere parte alla partita è..." alzai lo sguardo in alto guardando dritto il coach sperando nel mio nome

Dovevo far parte di quella partita, per forza

"Tomlinson" disse infine ed io mi sentii come liberato di un peso sul petto e mi incammina verso Luke e Michael mentre Harry mi lasciò la mano facendomi sentire un po' vuoto

---

Era passata qualche ora dagli allenamenti ed appena uscito avevo scritto a tutti di farsi trovare a casa mia, perché mi sembrava giusto dir loro la verità su ciò che era successo

Ora ci trovavamo tutti seduti intorno al mio tavolo

Zayn che cercava di evitare Liam in ogni modo, Michael che ignorava Luke non capendo cosa fosse preso al biondo, Calum ed Ashton che si guardavano intorno non capendo perché fossero tutti arrabbiati e Niall che ancora non parlava e continuava a torturarsi la sua giacca

"Allora, per me è difficile..." respirai profondamente sentendo di star per piangere, ma mi sforzai di tenere duro

"Ieri è stata una notte terribile per me" dissi guardandoli negli occhi, vedendoli preoccupati

"Cos'è successo, Lou?" Mi chiese Zayn preoccupato al massimo, sapevo che una volta detto lui sarebbe stato quello più arrabbiato di tutti, mi aveva detto di non credergli, ma io non avevo voluto ascoltarlo

"Riguarda Stan" dissi con un groppo alla gola e vidi Niall sgranare gli occhi come se avessi detto qualcosa di orribile, mentre Zayn digrignò i denti incazzato al massimo

"Lui... mi ha mentito" dissi con voce tremante "No..." disse Ashton stringendomi il braccio "prendi tutto il tempo che vuoi" era quasi più sconvolto di me, ma anche gli altri lo sembravano

"Lui... ieri mi ha portato fuori... mi ha mentito, fingendo di amarmi, voleva fare il video mentre mi umiliata, insieme a Briana" dissi sentendo le sensazioni che avevo provato la notte prima

"Quello stronzo" disse Zayn sentendosi incazzato nero, sbattendo il pugno sul tavolo

"Louis, dev'essere stato orribile" disse Calum, cercando di essere il più sensibile possibile

Rimanemmo in silenzio qualche secondo per poi sentire qualcuno scoppiare a piangere all'improvviso

"I-io... s-scusami Louis" singhiozzò, alzai lo sguardo sguardo e vidi Niall continuare continuare a piangere

"Niall, stai parlando" esclama felice, ma lui continuava a negare con la testa singghiozzando

"No no no, sono una m-merda, perché sono così?!" Chiese ed io non capii, mi avvicinai mi inginocchiai davanti a lui, mentre gli altri stettero zitti cercando di capire

"Niall, non sei una merda, sei fantastico, e finalmente stai parlando, perché dici così?"Chiesi asciugandogli le lacrime con la mia felpa

Io e Niall avevamo un forte legame, eravamo come fratelli e se lui stava male, stavo male anche io

"Louis tu non capisci" Continuò piangendo disperatamente "io già lo sapevo, sapevo cosa ti avrebbe fatto, ma sono stato un vigliacco e ho avuto paura di dirlo" disse tutto d'un fiato ed io mi bloccai

"Già lo sapevi? Come?" Chiesi cercando di farlo calmare, vedere quegli occhioni blu lucidi era un colpo al cuore

"Avevo sentito la sua telefonata con Briana, lui mi aveva visto e mi ha pestato in modo che io non te lo dicessi" disse tirando su con il naso come un bambino

"Lui ti ha fatto questo?" Chiesi guardandolo sconvolto, perché non me ne fregava un cazzo di me, ma quello stronzo aveva fatto del male anche ad uno dei miei migliori amici

"Sì... potrai mai perdonarmi Lou?" Chiese asciugandosi le lacrime con la felpa che aveva le maniche così lunghe che gli coprivano anche le mani

"Oh Niall, non ho niente da perdonati, ti voglio così bene" dissi facendolo alzare dalla sedia ed abbracciandolo immediatamente e senza accorsene ci trovammo tutti quanti ad abbracciarsi, sperando non finisse mai quel momento

"Ehm... ragazzi, perché mi sento toccare la spalla ma accanto a me non c'è nessuno?" Chiese Michael guardandosi intorno ed io sgranai gli occhi capendo

"Ahaha Michael, sei sempre il solito burlone" ridacchiai nervosamente godendomi quel momento

*COSO COSOSO*

Bene raga, finalmente è tornato Niall e tutto è tornato come prima

Anche se stanno nascendo dei drammi tra i Muke e i Ziam

Vi dico un segreto, io ho fatto dei riassunti di tutti i prossimi capitoli, quindi io già so quanti capitoli durerà la storia ;)

Spero che vi stia piacendo, perché io ci sto mettendo davvero il cuore a scriverla

Qualcuno di voi va al concerto di Niall questa domenica 6 Maggio a Bologna?

Comunque, fatemi sapere se la storia vi sta piacendo con un voto o un commento

Spero che il capitolo vi sia piaciuto

Ciaooooooooooooooo



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