10. Stan...
corsi più veloce possibile per entrare nell'ospedale di cui Zayn mi aveva inviato la posizione su whatsapp, entrai alla porta dell'edificio correndo sbattendo addosso a ragazze che mi facevano l'occhiolino con il segno di chiamarle, sbagliai reparto tre volte, ma per fortuna riuscii a trovare il reparto giusto, trovai tutti seduti nella sala d'aspetto, arrivai davanti a loro e mi piegai reggendomi sulle ginocchia per riprendere fiato
"c..." cercai di dire finendo il fiato facendogli segno di aspettare "cia..." mi mandai aria con le mani per poi riprovarci "ciao ragazzi" dissi facendomi i complimenti mentalmente per essere riuscito a finire una frase
alzarono lo sguardo per inquadrare la mia stupidaggine, tutti su torturavano le dita ed io non sapevo niente di quello che era successo, è ingiusto...
"Louis" disse Zayn alzandosi abbracciandomi mettendo la testa sul mio collo, Niall è da sempre il nostro migliore amico, posso capire che sia preoccupato, lo strinsi a mia volta
"Zayn" dissi felice stringendolo di più "cos'è successo?" chiesi preoccupato staccandomi guardandolo negli occhi di quel marrone scuro dove ti potresti perdere
"non l'ho capito benissimo" disse passandosi una mano fra i capelli andandosi a sedere con me che lo seguivo e mi sedetti accanto a lui "è stato trovato in un vicolo buio da due passanti, dicono che sia stata una rapina finita male, ma allora perché il ladro dopo avergli fatto perdere conoscenza ha lasciato al suo posto il portafoglio?" chiese frustrato
"...perché non aveva il portafoglio" disse Calum attirando la nostra attenzione verso di lui, Zayn si rigirò verso la camera di Niall per poi parlare "pft...dettagli"
"ma scusa, lui non dice chi è stato?" chiesi in modo ovvio corrugando le sopracciglia, allora vidi tutti guardarsi come per dire "chi glielo dice?", vidi tutti ritornare a guardare quello che stavano guardando mentre io stavo lì che cercavo delle risposte
"ha...paura" disse Ashton per poi guardare gli altri come per chiedere "mi sono spiegato bene?", ma dopo averlo visto, senza dare una sorta di risposta si rigirarono con Ashton che tornò a guardare me
"be' è normale che abbia paura di dire chi era il suo aggres"
"ha paura di parlare" mi interruppe Ashton, ed io mi bloccai non sapendo cosa fare, cosa dire, chi mai avrebbe fatto male a quel dolcetto candito?
"oh..." dissi imbarazzato abbassando la testa creando un silenzio imbarazzante che io non riuscii a rompere, ne avevo abbastanza di silenzi imbarazzanti per quel giorno
"allooooora..." iniziò Michael imbarazzato cercando di rompere quel silenzio indistruttibile, che poi non è indistruttibile perché uno...vabbè lasciamo stare "che stavi facendo prima di venire qui?" continuò guardandomi mentre io alzai lo sguardo per guardarlo in faccia, aveva quei suoi capelli blu scompigliati
"stavo giocando a calcio"
"ma gli allenamenti non sono dopo pranzo?" mi chiese Zayn mettendosi in mezzo alla conversazione corrugando le sopracciglia, a lui non potevo mentire, conosce ogni mio orario...peggio di uno stalker
"ahaha..." iniziai a ridere nervosamente non sapendo come tirarmi fuori dalla situazione "alloooora..." dissi alzandomi sistemandomi la maglietta "si possono fare visite a Niall?"
"sì...se vuoi, cioè, ovvio che vuoi...ahaha" si imbrogliò un po' Liam nel parlare "nel senso, noi siamo stati dentro fino ad adesso, quindi, se vuoi puoi ancora" disse sorridendomi "okay, allora vado" dissi iniziando a camminare verso la camera
"Louis" mi fermò Luke alzandosi dalla sedia facendomi corrugare le sopracciglia mentre mi giravo "appena entri, cammina piano e parla lentamente, non ti avvicinare troppo e...non alzare troppo la voce" disse sorridendomi per poi risedersi "sai com'è? è per non farlo spaventare"
"okay, grazie dell'avvertimento, ora entro" dissi prendendo un bel respiro, abbastanza nervoso, mi avvicinai alla stanza 139 e rimasi quasi un minuto fermo davanti alla porta a guardare il numero non avendo il coraggio di entrare
dopo essermi calmato aprii la porta ritrovandomi un povero Niall, calmo, TROPPO CALMO steso sul letto che guardava, meglio, fissava il soffitto come se ci fosse qualcosa attaccato, alzai lo sguardo verso il soffitto vedendo solo...un soffitto
"ciao Niall" dissi piano e lentamente avvicinandomi a piccoli passi verso una sedia a pochi metri dal letto, lui si alzò a sedere più velocemente possibile attaccandosi al muro dietro al letto guardandomi terrorizzato
"Niall calmo...sono io, Louis" dissi cercando di calmarlo, ma lui strinse gli occhi come per mandarmi via con la mente, mi morsi il labbro dispiaciuto per lui, cosa dovevo fare? avvicinarmi? andarmene? parlare? stare zitto?
decisi di avvicinarmi lentamente, anche se lui non mi poteva vedere, al letto d'ospedale e piano piano allungai una mano per prendere la sua, accarezzandola dolcemente cercando di calmarlo, per poi vederlo mentre piano apriva gli occhi più sicuro
"Niall..." iniziai un discorso non sapendo bene come continuarlo mentre lui continuava a guardare le lenzuola spaventato "so che sei spaventato, mi hanno detto che non vuoi parlare, so anche che non sarà facile farti calmare..." dissi sospirando mentre lui deglutì cercando di fidarsi di me "ma almeno, per favore, dimostrami che stai bene" dissi con una lacrima che scese, solitaria, attraversando tutta la guancia arrivando al mento
lentamente iniziò ad alzare il viso, percorrendo tutto il suo braccio, per poi arrivare alle mani, e percorrere il mio braccio per poi guardarmi negli occhi sorridendo leggermente con i suoi occhi lucidi facendomi iniziare a piangere leggermente mentre gli stringevo di più la mano
sembrò ricordarsi di qualcosa, e lentamente gli sparì il sorriso, staccò la sua mano dalla mia portandosela insieme all'altra alla faccia iniziando a piangere come se avesse fatto qualcosa di male, come poteva cambiare da cosà a così?
"no Niall, per favore, non fare così" dissi alzandomi avvicinandomi a lui che continuava a piangere mentre io non sapevo cosa fare "vuoi...che io me ne vada e che ti lasci da solo?" chiesi insicuro mentre lui annuì singhiozzando mentre cercava di togliersi le lacrime dalle guance che però continuavano a scendere
avanzai lentamente verso la porta, mi tolsi ogni traccia di lacrima per non far notare agli altri di aver pianto, non perché era ridicolo, ma non mi piaceva piangere davanti agli altri "ciao Niall" dissi con voce tremante mentre lui continuava a singhiozzare, aprii la porta ed uscii per poi chiuderla alle mie spalle ed avvicinarmi verso gli altri
mia andai a sedere vicino a Liam tenendomi la testa fra le mani "ha pianto quando vi ha visto?" chiesi preoccupato e Liam corrugò le sopracciglia "cosa intendi?...no" rispose mentre io alzai la testa unendo le mani appoggiandole sulle ginocchia "quando sono entrato era spaventato" iniziai a parlare "e questo lo capisco" continuai "poi mi ha sorriso, ma subito dopo è scoppiato a piangere, ha fatto così anche con voi?"
"no" rispose semplicemente Michael "quando ci ha visto era un po' spaventato, poi si è calmato e noi gli abbiamo fatto compagnia normalmente" disse scompigliandosi i capelli blu
"mi dispiace che mi veda così" dissi guardandoli "sembra che io gli abbia fatto qualcosa di male...o che io c'entri qualcosa, ma non mi azzarderei mai a fargli del male, per me è come un fratello" dissi ansioso e Zayn mi guardò
"lo sappiamo Louis, nessuno di noi crede che tu possa c'entrare qualcosa" disse per poi far ricreare un altro silenzio imbarazzante che questa volta non sapevo davvero come si sarebbe rotto
***
tornai a casa più stanco che mai, era stata una giornata lunghissima, chi poteva aver fatto del male a Niall? ma soprattutto, perché? cosa poteva aver fatto una persona come lui? non farebbe del male ad una mosca, ed io lo so, lo so perché lo conosco da anni, e non sa odiare, sa amare e consolare, per esempio, quando i miei genitori sono morti lui ha capito che stavo male, e non ha voluto sapere il perché,i ha consolato come avrebbe fatto un fratello, perché lui è come un fratello per me, è il fratello che non ho...
mi buttai sul letto, ovviamente dopo essermi fatto la doccia ed aver indossato il pigiamone pesante dato il freddo di Dicembre, la mia vita stava crollando piano piano, prima i miei genitori e Lottie, poi questo "fantasma" che mi perseguita e non mi fa capire se sono pazzo o sano, che non mi fa capire cosa sento, che mi fa divertire, arrabbiare, e poi anche Niall che ha subito quest'aggressione che lo ha turbato, troppo
quanto deve andare avanti ancora questo schifo di vita prima che io prenda dei provvedimenti estremi?
annoiato presi il telefono ed entrai su Whatsapp per scrivere con qualcuno, dovevo migliorarmi la giornata in qualche modo
entrai nella chat gruppo di amici random che scrivevano troppo per i miei gusti, 2.154 messaggi, scorsi tutta la pagina dato che non avrei mai e poi mai letto tutti quei messaggi, dopo essermi convitto entrai nelle info gruppo e mi eliminai una volta per tutte
"okay, delle persone mi hanno parlato del telefono, ma questa cosa cos'è?" chiese Harry, istintivamente ipotizzai stesse parlando di Whatsapp, spostai lo sguardo dal telefono al muro per poi ricordare che non potevo vederlo e ritornare a guardare il telefono
"si chiama Whatsapp ed è una cosa che puoi inserire nel tuo telefono, lo usiamo per scrivere con i nostri amici senza pagare il costo dei messaggi, ed è molto efficiente" dissi senza prestare molto caso dato che scrivevo a qualche gruppo qua e là
"ma quindi con questo puoi parlare con i tuoi amici anche senza parlare? ed anche senza stare a due metri? mio Dio che passi che ha fatto l'uomo!" esclamò stupito facendomi ridacchiare mentre scorrevo Whatsapp per vedere con chi parlare
mi ritrovai davanti alla conversazione con Stan e decisi di scrivere a lui "hey" scrissi sulla tastiera aspettando che visualizzasse dsto che era appena entrato online, vidi che stava scrivendo...ANSIA
"hey" scrisse lui mentre io pensavo a cosa scrivere "Niall è finito in ospedale, lo sapevi" scrissi mentre Harry saltellava da una parte all'altra annoiato, messaggio visualizzato, sta scrivendo
"COSA?!" scrisse Stan ed io iniziai a scrivere il fatto "sembra sia stato picchiato da uno stronzo, dei passanti lo hanno trovato svenuto e lo hanno portato in ospedale" scrissi per poi sentire Harry "a chi stai scrivendo?" senza alzare lo sguardo dal telefonino risposi "a Stan" per poi sentire un movimento sul letto "okaaay" rispose, ipotizzai che si fosse messo accanto a me sul letto
"cavolo, con quale coraggio uno stronzo potrebbe aggredire un povero ragazzo come lui in un vicolo stretto e poi lasciarlo lì?" scrisse e dopo averetto mi accorsi di qualcosa che non quadrava "come fai a sapere che stava in un vicolo stretto?" chiesi non capendo e lui scrisse velocomente "l'ho immaginato, ovviamente uno non aggredirebbe mai in un centro pieno di persone"
"ah okay" scrissi velocemente e stavo per soegnere il telefono quando mi arrivò un altro messaggio da Stan "ma sai quando tornerà a scuola?" chiese facendomi ragionare "ora che mi ci fai pensare non so neanche quando esce dall'ospedale, aspetta che chiamo un secondo Liam" inviai aspettando una risposta "okay"
tolsi Whatsapp ed aprii la rubrica per chiamare Liam, uno squillo...due squilli...tre squilli...
"pronto?"
"hey Liamo"
"ciao, tutto a posto?"
"sisi, volevo solo sapere: quando tornerà a scuola Niall?"
"guarda, questa sera esce perché...dicono che deve stare un po' con i genitori e...se loro riterranno opportuno mandarlo a scuola...verrà"
"perfetto, grazie Liam"
"di niente, salutami Harry"
"okay, ciao"
"ciao"
dopo aver attaccato tornai su Whatsapp "ti saluta Liam" dissi rivolgendomi a Harry "salutalo domani da parte mia" rientrai nella chat con Stan che era ancora online dicendo qualche "okay" mentre iniziavo a scrivere
"forse domani" digitai per poi inviarlo a lui che lo visualizzò subito "okay grazie, ma non ha detto nulla sul suo aggressore?" sbadigliai leggermente "mh...no perché?" iniziai a sentire freddo così mi misi sotto le coperte
"bo', era per sapere, comunque vado a dormire, notte, ti amo" rimasi scioccato dalle ultime due parole e rimasi qualche secondo a fissare lo schermo, cercai di rispondere a quel messaggio, ma non ci riuscivo, non sapevo se l'amavo veramente
spensi il telefono e lo misi a caricare sul comodino accanto al mio letto, mi sentivo strano, non riuscivo a capire cosa provavo veramente per Stan
"perché non gli hai risposto?" mi chiese Harry mentre io mi misi più comodo sul letto "sai... non è proprio carino origliare le conversazioni altrui" dissi imbarazzato dal pensiero che Harry potesse controllare ogni cosa nella mia vita... non lo vidi rispondere e sospirai "non lo so...non sono sicuro di amarlo, e non voglio scrivere ti amo a persone che veramente non amo" dissi confondendomi sulle mie parole
"capisco" disse semplicemente Harry "alloooora..." cercò di cambiare discorso Harry "quindi manca poco al tuo compleanno" disse con tono giocoso mentre io non riuscivo a capire bene
"già" dissi semplicemente, spaventato dal suo tono di voce "quindi?" chiesi stiracchiandomi per poi guardare l'orologio, 22:54 "quindi ho una sorpresa per i tuoi vent'anni" disse ed io corrugai le sopracciglia curioso "una sorpresa? davvero?"
anche se io non potevo vederlo iniziò a fare gesti con le mani "sì...ma non sarà una sorpresa tipo cose moderne o altro, forse non so neanche se si può definire sorpresa, ma spero ti piaccia" disse sorridendo ed io mi intenerii a quelle parole
"sai, sei davvero dolce, perché beh... ci conosciamo poco, eppure sembra che tu ci tenga a me, più di tante altre persone che mi stanno accanto, non credevo esistessero persone come te" dissi sdraiandomi sotto le coperte dopo aver spento la luce della bajour, mi girai di fianco per stare più comodo, chiusi gli occhi per poi sentire un sussurro prima di addormentarmi
"perché sei speciale per me"
***
Stan stava passeggiando per casa sorridente, stava per andare a dormire quando una chiamata interruppe i suoi pensieri, rispose al telefono
"Pronto?" Chiese dopo aver controllato chi lo stesse chiamando
"Hey Stan" lo salutò l'amico
"Hey Tiger, dimmi" lo salutò lui calorosamente
"Senti, ma quella cosa... quando la facciamo?" Chiese Tiger mentre si grattava la testa confuso
"Oh giusto..." disse Stan come se se lo fosse appena ricordato "facciamo la prossima settimana?"
"D'accordo" disse ridendo... ma non una risata di divertimento... una risata maligna "gliela faremo pagare" continuò ridendo sempre nello stesso modo
"Ovviamente..." disse Stan ridendo ugualmente "ora vado a dormire... teniamoci aggiornati" lo salutò per poi chiudere la chiamata, sul suo volto comparve un ghigno che non prometteva niente di buono
*SPAZIO AUTRICE*
Ho aggiornato... lo so... ci ho messo tanto, spero che il capitolo vi sia piaciuto e che non abbiate eliminato la storia dalla libreria
Secondo voi cosa nasconde Stan?
Nello scorso capitolo ho visto pochi commenti e ciò mi dispiace perché mi piacerebbe sapere cosa pensate della storia... magari potrei migliorare qualcosa... ho un'altra storia in mente, ho già scritto il primo capitolo, ma non so se la pubblicherò mai
Fatemi sapere se volete la nuova storia
Fatemi sapere cosa pensate di questo capitolo
Se vi è piaciuto lasciate qualche commentino (lol)
Spero che il capitolo vi sia piaciuto
Spero di non avervi lasciato troppa ansia
Ci vediamo al prossimo capitolo
Ciaoooooooooo
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