4.
Oggi, il posto al muro del primo banco posto nella fila destra, era occupato.
Sbuffo frustrato quando la vedo più pensierosa delle altre volte. Non si volta nemmeno un secondo verso la mia fila, non posso neanche guardarla negli occhi per un secondo, non ho idea di cosa fare.
Dopo quella risposta, ci eravamo completamente ignorati. Mi sono sentito, mi sento uno stupido con lei accanto.
Forse non ci sto neanche provando ad esserle amico, è tutto inutile... Sembra persa, e non posso essere io a farla ritornare a galla.
Forse è troppo persa per ritornare indietro...
Forse è semplicemente troppo tardi.
Diana è eccitata, fra quattro giorni è il suo compleanno, ed io sono sempre più dell'opinione, che andare lì significherà vedere tutti divertirsi e festeggiare i diciotto della new entry dell'ex gruppo di lei.
Lei.
Mi porto le mani ai capelli, scombinandomeli leggermente. Mi dà fastidio pensare a lei e a tutto quello che ha passato.
Che senso pensare ad una persona che non puoi aiutare?
Inutile perdita di tempo...
Sospiro sentendomi in colpa. Solitamente non sono così insensibile, perchè essere menefreghisti non significa essere insensibili, significa semplicemente dare importanza a poche ma giuste cose.
Ed io personalmente mi sento come se stessi esagerando nel parlarle e chiederle cose. Preferisco guardarla da lontano, dato che non ho alcuna possibilità per avvicinarmi.
Sospiro leggermente amareggiato, mentre la professoressa di storia spiega le solite cose inutili che nessuno di noi si ricorderà fra qualche giorno, e la osservo... come sempre.
Ha delle occhiaie, probabilmente non dorme da qualche giorno, sembra più distratta del solito e non accenna nemmeno un falso sorriso... E' davvero orribile.
Durante la ricreazione non posso fare altro, che andarle vicino.
Fanculo la mia coerenza.
Sono preoccupato per la mia compagna di classe.
Perchè gli altri non lo vedono?
Perchè non vedono i suoi occhi lucidi, rossi, stanchi, privi di vita?
Perchè non vedono quanto si sforza ogni giorno a venire in classe e sorridere?
Perchè le sue ex amiche non ritornano da lei per dimostrarle che ancora ci sono per lei?
Perchè cazzo nessuno muove un dito per lei?
"Hai capito qualcosa di storia?" le chiedo e lei ride leggermente, mentre sbadiglia, facendomi accigliare
"Un attimo" dice, mentre indossa le cuffie, mostrandomi che una canzone sta finendo. Sembra che voglia finire di ascoltarla, ed annuisco.
Non sono stranito, dopotutto neanche io fermerei Castle on the Hill di Ed Sheeran, per parlare con uno come me.
"Non si è neanche degnata di coprire le occhiaie" sussurra una delle sue ex amiche, facendomi mordere il labbro annoiato
"Non si mette mai il trucco, e lo sapete benissimo, non come voi, aggiungendo anche che non vi fate mai i cazzi vostri se non per giudicare" dico indifferente, per poi schiarirmi la voce e notare lei togliersi le cuffie, per poi guardarmi, come per dirmi che la canzone era finita.
Non lo so neanche io perché l'ho detto, ma è la verità, ed io non sono mai stato bravo a tenermi a bada per queste cose se mi capitavano proprio davanti gli occhi
"Allora, c'è una possibilità che tu venga alla festa?" chiesi e lei mi guardò sbuffando, per poi poggiare la testa sul banco, girarsi per guardarmi e aspettare magari che me ne andassi.
"Te l'ho detto già" dice con voce fievole, ed io appoggio la testa sul banco, per poi girarmi verso di lei, imitandola e facendola ridere leggermente. Mi manca sempre sentire la sua risata... E' tipo... qualcosa che manca a tutta la classe, e non ce ne accorgiamo neanche.
"Tu vai?" continua ed io la continuo a guardare, non sapendo cosa dire, perché personalmente a me non fregava nulla della festa, di nessuno in quella classe.
La guardo con fare ovvio, e lei sembra totalmente persa nei suoi pensieri...
Più che Ghosty, io la chiamerei Little Dreamer, mi piace.
Una ragazza alla disperata ricerca della felicità, delle risate degli altri, delle lacrime di gioia, della pace... Una ragazza che per questa disperata ricerca si è ritrovata inghiottita nel buio della solitudine per la delusione nell'aver sperato, nell'essersi illusa di quello che pensava di avere attorno per poi ritrovarsi senza nulla.
Il suo sguardo sembra essersi incupito, come se avesse sentito i miei pensieri.
Mi giro e vedo Diana ridere con il suo gruppo di amiche, mentre ne abbraccia una, che sorride felice...
Sono felici senza di lei.
Lo vede benissimo, e questo sembra ferirla.
Questa ragazza non è come me, non riesce ad essere indifferente, non sa come si fa, è davvero stupida, ma non posso biasimarla. Lei è troppo dolce per essere come me, troppo gentile.
E si sa, quando si è gentili, al 99.9% ci rimarrai malissimo perchè ti accorgerai che le persone a cui hai dato tutto te stesso, non ricambierebbero neanche sotto tortura nel momento del bisogno.
"Scusami" dice alzandosi andando velocemente in bagno.
La ricreazione e lei ancora non è tornata, la prof chiede di lei, tutti dicono che è in bagno, ma nessuno va a vedere se sta bene.
Sono pazzo, ma vorrei essere femmina soltanto per andare in bagno e vedere come stia.
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