Tw: abuse
Norman all'età di 16 anni fumava, e anche tanto. Aveva cominciato con la scusa che lo avrebbe aiutato a gestire la fame che lo faceva stare male fisicamente e psicologicamente, poi è diventata una terribile dipendenza: fumava tutti i giorni, e anche molto. Questo perché ormai per lui era diventato terapia. Tutto quello che faceva il padre lo faceva stare di merda, quindi trovava pace nel fumare. In quel periodo andava poco a scuola perché non riusciva a rimanere concentrato, veniva solo per procurarsi altre sigarette (tramite un suo compagno) e per la presenza. Litigava molto pesantemente con il padre sia per questo che per altro, non studiava più e non faceva più assolutamente nulla. Fumava tutto il giorno e si sentiva il padre che gli urlava contro lo picchiava e lo riempiva di cinghiate. Non pregava neanche più, si rifiutava e piuttosto che farlo si menava col padre, e per quanto odiava quest'ultimo lo lasciava stare male ubriaco sul divano. Non riusciva a dormire senza essersi fumato 2 o 3 sigarette, scriveva vent assurdi nel suo quaderno delle cose non dette e piangeva di continuo. Non sopportava più se stesso, suo padre e la sua vita, ma non aveva il coraggio di togliersela: ogni volta che ci provava finiva per pentirsene e tornare indietro (non sarebbe morto comunque, come noi sappiamo). Poi però dopo qualche mese è riuscito a risalire: è uscito da solo dalla dipendenza dal fumo: molto semplicemente ha chiesto al suo compagno di smettere di portargli sigarette. Ha avuto il vomito, la nausea, mal di testa e spossatezza per giorni, anche perché non mangiava, però ne è uscito. Ha ricominciato ad andare a scuola perché stavano per bocciarlo, ma è riuscito a recuperare tutto perché comunque lui è bravo. Per quanto riguardava il padre ha deciso di lasciarlo perdere e di assecondarlo e ricominciare a stargli vicino mentre stava male. Ovviamente il comportamento del padre non era cambiato di una virgola, ma questo è un altro discorso. Sperava solo che un giorno l'avrebbe reso fiero. È uscito da solo da questo periodo perché aveva capito che piangersi addosso ed essere stronzo con tutti non era utile. Non ne vuole parlare molto addirittura con Charon, figuriamoci con la psichiatra, che per farlo parlare deve costringerlo. È anche per questo il motivo per cui a norman non piace che Charon fumi: solo l'odore del fumo gli ricorda tutto quel periodo orribile. Non può farlo smettere, può solo chiedergli di non farlo di continuo .