Hyperdontia
Tooth andò a sedersi in sala d'aspetto di un dentista, le era stata diagnosticata da poco l'iperdontia, una malattia genetica rara che fa crescere più denti del necessario. La visita che quel giorno doveva fare consisteva nell'estrarre questi denti in più.
Era seduta su una sedia, mentre si scrocchiava le dita nervosamente, aspettava il suo turno mentre altre persone entravano e uscivano dall'ambulatorio: bambini in lacrime e adulti di fretta. Aspettando finalmente toccò a lei.
Entrò nell'ambulatorio, con una strana sensazione, come se fosse sicura che qualcosa stesse per andare storto. Rimase in piedi per un po', finché non arrivò il dottore. "Beh? Non ti sdrai?" Disse lui con un tono di sarcasmo quando la vide in piedi.
Tooth si sdraiò, guardandosi intorno, rendendosi poco dopo conto che il dottore aveva il camice sporco di sangue. Questo le sistemò il fazzoletto sul petto, accese la luce e poi chiese "Sei tu quella che avevano diagnosticato iperdontica e che doveva estrarre quei denti, giusto?", Tooth, con un nodo alla gola, annuì con la testa. Continuava a fissare quella macchia di sangue sul camice del dottore, tanto che lui stesso se ne accorse. "Ah, questa? Abituati. Tranquilla, non sentirai niente" disse lui, a mo di consolazione. Per Tooth purtroppo quella non fu affatto una consolazione. Dopo essersi messo mascherina e guanti, il dottore mise una mano sul mento di Tooth. "Apri per favore" disse. Tooth, un po' impaurita, aprì la bocca senza fare tante storie.
Il dottore armeggiò un po' nella sua bocca, un po' toccando ed esaminando. Tooth notò che sotto la mascherina stava facendo un sorriso. Ad un certo punto esortò "La situazione è terribile, davvero" e si fece scappare una risata nervosa. Tooth non capiva perché stesse ridendo, cosa voleva? Si alzò, stava andando a prendere qualcosa. Tooth intanto si distruggeva le dita dall'ansia. Il dottore tornò con una pinza di metallo bianco in mano. Tooth rabbrividì solo a vederla. "Non sentirai niente, te l'ho già detto" disse il dottore con un sorriso strano... quasi divertito nel vedere Tooth impaurita. Le riaprì la bocca con le mani, tenendogliela ben aperta, in meno di un secondo con le pinze prese un dente, Tooth poté sentire il metallo freddo che strisciava contro le sue guance, il dottore non si fece molti problemi e tirò una volta per far uscire il dente. Il volto di Tooth fu rigato dalle lacrime, ma cercò di non urlare dal dolore. "Bene, abbiamo tolto il primo" disse il dottore, come se ne mancassero ancora pochi; "Però forse è meglio che ti faccia prima l'anestesia" continuò. Andò a preparare la siringa, mentre Tooth si asciugava le lacrime e si massaggiava la guancia. Poco dopo il dottore tornò con la siringa "Adesso respira..." disse. Tooth aprì la bocca. Le tremavano le mani. Aveva sempre avuto paura degli aghi. Avrebbe fatto di tutto pur di non fare quell'anestesia. "Hey stai calma" disse il dottore "So esattamente cosa è meglio per te" esordì. Detto ciò, le infilzò l'ago nella gengiva, e Tooth inaspettatamente cacciò un urlo acuto, mischiato a versi di pianto. Era disperata. Voleva tornare a casa. Il dottore non disse niente, e di nuovo pareva divertito a vedere che la sua paziente soffriva.
Riprese la pinza e cominciò a togliere altri denti. "Adesso senti dolore?" Le chiese. Tooth sentiva ancora dolore, si stava chiedendo se questo dentista fosse capace di fare un'anestesia. Annuì con la testa e gli occhi intrisi di lacrime strizzati. Il dottore ignorò la sua risposta, e tirò fuori un altro dente. Anche stavolta Tooth stava piangendo. "Non può fare così male, perché diavolo stai piangendo?" chiese il dottore, Tooth si massaggiava le guance e non rispose. Il dottore pareva sempre più compiaciuto nel vederla piangere, addirittura si fece scappare un'altra risatina nervosa. Le staccò un altro dente, stavolta era un premolare in alto a sinistra. Il sangue scese a fiotti. Il fazzoletto sul petto di Tooth si stava riempiendo di sangue, se l'avessero strizzato sarebbero usciti minimo 5 litri. "Stai sanguinando perché non passi il filo interdentale" esordì il dottore con un sorriso. Tooth avrebbe voluto rispondergli, ma la bocca le sanguinava troppo e non riusciva bene a pronunciare le parole con quei denti di meno. Quando fu il momento di tirare l'incisivo, Tooth ebbe così tanta paura, fu così
presa dal timore, che si alzò dalla sedia con uno scatto, sporcandosi tutto il vestito di sangue. Il dottore assunse una faccia impassibile e disse "Scappando non risolverai niente, sdraiati." Tooth scappò verso la porta, era chiusa. "HO DETTO CHE TI DEVI SDRAIARE" sbraitò il dottore chiaramente irritato. Tooth, sconfitta, tornò sdraiata. Dopo qualche minuto la bocca di Tooth era ancora più sanguinante di prima, e Tooth si sentiva mancare l'aria. Stava soffocando nel sangue, e nessuno avrebbe potuto salvarla. Ma al momento, successe l'irreparabile. Tooth si rese conto di essere davanti ad una situazione irreversibile. Il dottore si fermò. Si prese la testa con le mani e cominciò a tremare. Tooth non capiva: si stava sentendo male per caso? Si. La verità era che il dottore soffriva di schizofrenia, e che aveva avuto un attacco proprio in quel momento. Le mise una mano sul mento, e con un colpo fulmineo le strappò la mascella dalla faccia. Le ultime cose che Tooth poté sentire furono le risate sonore del dottore, che sembrava gentile, ma che dentro era un mostro.
Si ritrovò in ospedale, con la flebo attaccata al braccio e la mascella riattaccata con dei punti. Si promise che non avrebbe mai più messo piede in uno studio dentistico in vita sua.
-fine-
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