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SENSI DI COLPA

GERMANIA P.O.V.

Cammino a passo svelto tra i corridoi in cerca di Francia, 'è possibile che sia ancora nell'ospedale, oppure potrebbe già essere uscita? Ma visto che non la trovo da nessuna parte è probabile che sia già fuori'.

Corro verso la porta dell'entrata e l'apro ritrovandomi finalmente  Francia seduta lì davanti a me.

"Francia"

Dico secco avvicinandomi a lei

"Cosa vuoi?"

Risponde con lo stesso tipo di tono

"Voglio solamente sapere che è successo tra te e Italia"

"Non ti deve interessare"

Lei guarda davanti a sé come se fosse paralizzata in quella posizione. 

"Devo sapere cosa a portato Italia nelle condizioni in cui è adesso e tu centri per forza qualcosa!"

"L'unica cosa che ti deve interessare è che ho fatto tutto questo per il tuo bene!"

"Per il mio bene? Non credo affatto che la sua situazione possa in qualche modo essere positiva per me!"

Francia sospira e finalmente ricambia il mio sguardo

"Io volevo solamente allontanarlo da te, non volevo che succede niente di tutto ciò..."

"Allora perché hai tentato di soffocarlo?!"

"Mi sono fatta prendere dalla rabbia, ok? Non pensavo veramente a quello che stavo facendo in quel momento!"

Stringe i denti cercando di non alzare troppo il volume della voce

"Non hai sbagliato solo in quel momento, ma totalmente il tuo comportamento nei suoi confronti e dei tuoi fratelli"

Cerco di dire il più calmo possibile accovacciandomi vicino a lei 

"Se sei qui solo per farmi la ramanzina allora puoi anche andartene!"

Lei si alza e si dirige in una direzione casuale

"Francia!"

Le corro dietro

"Lasciami in pace!"

Lei cerca di aumentare il passo ma io la riesco a raggiungerla attaccandomi al suo braccio

"Voglio delle spiegazioni! Non puoi continuare a scappare per sempre!"

Francia si ferma di colpo e mi guarda negli occhi seria

"Ho già spiegato abbastanza"

"No, affatto! Hai molte altre cose da spiegare!"

Lei sbuffa

"Tipo cosa?"

Alza un sopracciglio

"Il tuo comportamento, fino a poco tempo fa non sembravi capace di fare del male nemmeno ad una mosca, e addosso hai tentato di uccidere qualcuno! Perché sei cambiata così all'improvviso?"

Sta un momento in silenzio prima di riaprire bocca

"Ho semplicemente paura per te e per me..."

"Paura di cosa?! Me lo vuoi spiegare!"

Sfila il braccio dalla mia presa e lo mette al petto

"Di finire come loro...
In crisi, sommersi dai debiti e con tutto il resto del mondo che si prende gioco di te..!"

La guardo storto
Finire come loro?
Fa sembrare la loro situazione come una malattia in curabile, cosa che non è affatto!

"Francia, capisco la paura ma reagire in quel modo sicuramente non aiuterà"

"Qualsiasi cosa non aiuterà! Se continuiamo così, finiremo anche noi come loro!"

"Che sia per colpa loro o no, un giorno forse ci finiremo comunque non possiamo evitarlo, quindi a che serve odiarci in questo tipo di situazione?"

Lei poggia le mani sulle mie spalle

"Ti comporti come se fosse così facile, ma non lo è diamine!"

"A te pare tutto impossibile! È per questo che sei speventata, ma se solo provassi a usare la ragione lo capiresti!"

"Non c'è niente da capire! Sei tu che ti dai false e speranze riguardo loro!"

Mi squote avanti e indietro come se fossi una sfera di neve

"Hey calmati! Mi stai facendo venire da vomitare!"

La spingo via

"Ti stai facendo prendere di nuovo dalla paura, ti prego ragiona!"

Si poggia una mano sulla fronte facendo respiri profondi per calmarsi

"Mi-mi dispiace Ger..."

Viene verso di me abbraccia con le lacrime a gli occhi

"Sono un idiota, vero..?"

"Beh..."

"Si sincero, ti prego"

"Un pochino, diciamo"

Lei si stacca, c'è un attimo di silenzio tra noi due per qualche secondo finché Francia non si decide a parlare

"Germania posso chiederti una cosa..?"

P.O.V. ITALIA

Fisso il soffitto senza pensare a niente, sto solo così, fissando il soffitto
Non molto diverso da quello che facevo ogni giorno.

Chiudo gli occhi e sembra di essere tornato nella mia stanza,
C'è un silenzio tombale apparte per qualche piccolo rumore dalle altre stanze, tutto questo mi comincia a mettere sonno e prima che me ne accorsi, mi addormentai lentamente.

Aperti gli occhi mi trovo in un corridoio bianco un pò grigiastro ricoperto di muffa.
Guardo intorno a me ma non riesco a capire dove sono

"C'è qualcuno?!"

Provo a urlare ma non ottengo nessuna risposta, non so dire se questa è una bella o brutta notizia in realtà.

Ma ora cosa faccio? Vado in una delle due direzioni e scopro dove mi porta?
Sembra l'unica soluzione a questo punto.

Prendo la strada di sinistra in cerca di qualsiasi cosa ci possa essere, ad un certo punto noto qualcuno al bordo del corridoio, mi avvicinò ed è un ragazzo che piange accovaciato a terra in posizione fetale

"Tutto ok?"

Provo a dire ma il ragazzo mi ignora totalmente

"Hey, mi senti?"

Faccio per avvicinare la mano, ma prima che possa raggiungerlo lui alza la testa, quel ragazzo... Sono io!
Mi guarda con disprezzo e odio formando una smorfia con la bocca

"Sei contento? Hai rovinato la tua vita e quella di tutte le persone che hai intorno!"

Indietreggio lentamente con le gambe tremanti

"C-certo che n-no!"

L'altro mi si avvicina spingendomi sulla parete del muro

"Allora perché sei ancora qui?"

Poggia le mani sul mio collo e stringe esattamente come aveva fatto Francia

Io comincio a tossire cercando disperatamente un pò d'aria, fino a quando inizio a vedere tutto sfocato e poi... il nulla

Mi sveglio di soprassalto col respiro affannato

"E-era tutto un incubo?"

Sono di nuovo nella mia stanza d'ospedale.

Sospiro e mi alzo in piedi barcollando per chiarirmi i pensieri finendo però per schiantarmi sulla parete, cadendo a terra

Alzo la testa ancora mezzo addormentato, mi stropiccio gli occhi con le mani e pian piano mi rialzo e nel guardandomi intorno con la vista ancora un poco sfocata noto qualcosa che brilla alla luce della luna.

Mi avvicino al mobile poggiandomi su di esso e prendendo in mano quell'oggetto

"Una chiave ? Come è finita qui?"

Poi come un flash mi torna in mente il momento in cui Francia era scappata fuori dalla mia stanza poggiando questa sul mobile, non mi era saltato in mente nemmeno di vedere cosa fosse in quel momento.

Ritorno seduto sul mio letto analizzando la chiave con lo sguardo e noto un'altra cosa, c'è attaccato un bigliettino.

Agguzzo la vista per leggerlo bene

"Chiave per il tetto... Usala bene"

Usarla per cosa- aspetta...

Intende il suicidio..?

Capisco, in fondo non ha tutti torti, alla fine la morte è un modo facile e veloce per scappare dai propri problemi e per impedire di esserne ancora uno per le altre persone

Stringo la chiave al petto come se fosse il mio tesoro più prezioso.

L'unica cosa che mi faceva andare avanti era Germania e il suo sorriso, ma questo desiderio è troppo egoistico, se voglio realmente la sua felicità devo sparire una volta per tutte!

Scendo di nuovo dal lettino stringendo ancora di più la chiave al petto.

Mi dirigo verso la porta della mia stanza aprendola lentamente cercando di fare meno rumore possibile.

Uscito dalla stanza cammino per il freddo e buio corridoio
Per un attimo mi viene in mente l'incubo, effettivamente gli assomiglia molto, ma questa volta non ci sarà nessuno a soffocarmi e terminare la mia vita.

Sospiro fermandomi davanti alle scale

La morte sembra così lontana ma anche così vicina in questo momento, devo solo farmi coraggio e riuscirò ad ottenerla.

comincio a salirle in tutta fretta prima che qualcuno mi possa scoprire.
Dopo rampe che sembravano quasi  interminabili arrivo all'ultimo piano.

Finalmente trovo poco distante da me l'entrata per il tetto, faccio un passo e poi un'altro, ogni passo è sempre più pesante di quello precedente come per frenarmi ma non funzionerà, io devo farlo! Arrivato alla porta infilo le chiavi nella serratura con decisione nel mentre poggio l'altra sulla maniglia, ma prima di aprirla mi fermo un'attimo

Questa è la cosa migliore per tutti, no?
Non dovrei nemmeno farmela questa domanda! La risposta è semplicemente sì, e non potra cambiare e va bene così!

Finalmente sblocco la serratura ed apro la porta

Vengo subito travolto da una folata di aria fredda, che mi fa venire istantaneamente i brividi

Cerco di ignorarli e raggiungo la ringhiera scavalcandola rimanendo così sul ciglio del muro.

Alzo lo sguardo, davanti a me trovo il sole che sorge in lontananza, lo fisso per qualche secondo per poi chiudere gli occhi e indossare quel sorriso che ho usato come maschera per così tanto tempo, ma non importa più, sarà inutile d'ora in poi.

Mi do una piccola spinta per farmi cadere nel vuoto, ma neanche il tempo di staccare i piedi da terra che sento qualcosa prendermi i fianchi e tirarmi indietro

GERMANIA P.O.V.

"Germania posso chiederti una cosa..?"

"certo?"

"potresti andare da lui e-"

La interrompo

"Non so quanto sia possibile l'orario delle visite credo sia finito"

"E se fosse davvero importante?"

Si siede a terra con sguardo colpevole

"Quanto importante?"

Mi accovaccio vicino a lei

"Beh..."

Abbassa la testa

"Nella sua stanza ho lasciato le chiavi del tetto con un biglietto per spingerlo a buttarsi... "

"Cosa?! Ma poi perché avevi le chiavi del tetto?!"

"Le ho rubate da uno degli impiegati mentre non guardava..."

Senza sentire altro mi allontano da lei e mi avvicinò alle porte che scopro non essere state ancora chiuse

Cammino velocemente tra i corridoi cercando di non farmi vedere dai possibili controllori.

Arrivo davanti alla stanza di Italia sperando con tutto il mio cuore che sia lì, ma quando apro del tutto la porta noto che lui li non c'è

Rimane solo un posto, sperando non sia troppo tardi...

Esco subito dalla stanza e corro con tutto la forza che ho su per le scale fino all'ultimo piano

"D-dimmi che n-non è troppo t-tardi"

Dico cercando di sussurrare con il fiatone

Attraverso la porta spalancata davanti a me che rende palese la sua presenza sul tetto

Trovo subito con lo sguardo Italia che sta scavalcando la ringhiera rimanendo sul ciglio del muro

Non posso lasciatelo fare...

Corro verso di lui e lo blocco prendendolo per i fianchi

Si giro verso di me con sguardo quasi sorpreso

"Ger-rmania, che ci fai qui?"

"Non si vede? Sto cercando di fermarti prima che tu faccia qualcosa di davvero stupido!"

"Ti prego, lasciami andare!"

Si dimena cercando di liberarsi dalla mia presa

"Non ci penso nemmeno!"

Lo prendo in braccio riportandolo dall'altra parte della ringhiera

Lui si continua a dimenare cercando di liberarsi

"Lasciami andare!"

"Non ci penso proprio!"

Lo stringo forte a me

"Ti prego non farmi questo!"

Scoppia improvvisamente a piangere poggiando la testa sulla mia spalla con le mani strette a pugno sul petto

"Di che parli?"

"Tenermi in vita, preoccuparti per me, fingere di non odiarmi!"

"Odiarti? Perché mai dovrei?"

Solleva la testa e mi guarda fisso negli occhi

"Tu DEVI odiarmi!"

Mi da una testata con forza facendomi perdere la presa su di lui lasciandolo cadere

"Mi dispiace tantissimo"

Mi guarda mentre si alza

"Ma devo farlo"

Si gira dandomi le spalle

"No fermo!"

Allungo in fretta la mano prendendogli il braccio ma lui lo sfila con forza riavvicinandosi alla ringhiera e poggiandoci le mani sopra facendo pressione per scavalcare. Corro verso di lui e lo stringo mettendo le mani intorno al suo busto stavolta bloccandogli anche le braccia cercando di limitargli il più possibile i suoi movimenti

"Perché diamine continui a fermarmi?!"

Si gira verso di me, i nostri volti sono davvero vicini, da qui riesco ad osservare le sue lacrime che cominciano a scendere senza accenni di smettere

"Perché...? "

Non riesco a trovare le parole, vorrei dire molte cose ma non so come, vederlo così mi semplicemente distrugge...
Non so che fare o che dire

"Germania, andra tutto bene... Solo, lasciami andare"

Eccolo che torna a sorridere, ma stavolta è ovvio che sia finto non solo per tutte queste lacrime ma più per i suoi occhi che lasciano passare solo disperazione e morte.

Vorrei davvero aiutarlo, ma cosa posso dire? Forse qualcosa di semplice, due piccole parole, non so se possano davvero aiutare ma ho bisogno di dirglielo

"Ti amo!"

Mi avvicino ancora di più e lo bacio.

Rimaniamo così un paio di secondi finché non allontano di nuovo il volto

Lui è totalmente rosso, in faccia ha una espressione sorpresa e triste allo stesso tempo.

Sposta lo sguardo davanti a se chiudendo gli occhi

"N-no questo non doveva succedere..."

"Italia se non ricambi va tutto bene, volevo solo farti capire quanto sei importante per me!"

Lo stringo ancora più forte

"C-certo che mi piaci! O a-almeno credo..."

Fa una piccola pausa di una manciata di secondi prima di ricominciare a parlare

"L'unica cosa di cui sono sicuro e che sei come una droga per me! Ogni volta che vedo il tuo diamine di sorriso mi sento davvero bene! È l'unica gioia che mi è rimasta..."

Sta volta sono io ad arrossire e neanche poco, queste sono le parole più belle che mi abbiano mai detto

"Allora se è così..."

Lo lascio e mi sposto davanti a lui prendendo il suo volto tra le mani facendo il sorriso più sincero che possa fare

"Potrei sorridere tutta la vita solo per vedere te felice!"

ITALIA P.O.V.

Dopo aver sentito quelle parole non ho resistito e l'ho baciato a mia volta

Ho paura che questo non porterà a niente di buono, di ferirlo e di essere un peso, ma per una volta voglio solo fidarmi di lui.

Germania mi prende le mani e pian piano si allontana

"Dai, scendiamo da qui"

Annuisco semplicemente e mi stringo al suo braccio.

SPAGNA P.O.V.

Saranno ore che la sto aspettando, ma che cavolo starà facendo?

Esco dall'auto e mi avvicinò all'entrata trovando Francia seduta Atterra con la testa bassa

"Cosa è successo?"

Le vado vicino sedendo li accanto

Lei alza la testa per un secondo prima di riabbassarla

"Lunga storia..."

"Sensi di colpa?"

"Più o meno..."

Le accarezzo la schiena

"È legato a tuo fratello?"

"Possiamo evitare di parlarne adesso..?"

Tolgo la mano e mi faccio un pò più in là.

Ma neanche il tempo di provare a farle qualche altra domanda che la porta d'entrata si apre mostrando Germania con Italia attaccato al suo braccio come un coala.

"Italia? Cosa ci fai qui? Dovresti essere nella tua stanza!

Diventa improvvisamente cupo, ma sembra risollevarsi quando Germania comincia ad accarezarlo dandogli  un bacio sulla fronte

"Va tutto bene"

Gli dice semplicemente

Ok sono davvero confuso

"È meglio che Germania sia andato da lui o a questo punto non avresti più un fratello"

Dice Francia con tono serio senza muoversi di un millimetro

Questo vuol dire che...

"Chi è stato a portarti a fare questo..?"

"Sono stata io... Non ho pensato realmente a quello che stavo facendo, ero accecata dalla rabbia e dalla paura"

Porta le mani sul volto cercando probabilmente cercando di trattenere le lacrime

"Mi dispiace tanto! Avrei potuto aiutarti in questo momento difficile, ma ho preferito allontarti e trattarti come uno straccio..."

Italia si stacca da Germania andando verso Francia e abbracciandola da dietro

"Dispiace a me di esserti stato un peso al cuore"

"Tu non ti devi scusare proprio di nulla!"

A entrambi esce qualche lacrima.

Io guardo Germania e lui mi ricambia lo sguardo

Dal suo volto si vede che è indeciso tra il separarli con la paura che lei possa ferirlo di nuovo o il lasciarli così finché non si saranno calmati, io invece sono solo molto confuso, di tutta questa situazione so davvero poco se non niente.

FRANCIA P.O.V.

Cerco di trattenere più possibile le lacrime ma è difficile vedendo tutto il male che gli ho fatto.
Non merito il suo perdono o di avere la sua fiducia ne quella dei miei fratelli 

Sento la pressione delle sue braccia strette a me farsi più forte e qualche lacrima cadermi addosso

Poggio la mia mano sulla sua

"Su non piangere, o Germania si ingelosisce"

Italia diventa totalmente rosso e da quel che noto anche Germania

Rido e allontano Italia alzandomi in piedi

"Meglio che vada, ho davvero bisogno di pensare..."

"Ti accompagno"

Dice Spagna alzandosi 

"Grazie"

Mi giro verso Germania e Italia salutandoli con la mano prima di allontanarmi seguita da Spagna

ITALIA P.O.V.

Francia ci saluta e insieme a Spagna se ne va lasciandomi da solo con Germania

"Come ti senti"

Dice poggiandomi una mano su un fianco

"Non lo so, fino a ieri mi odiava e ora mi chiede scusa pentendosi di tutto quello che ha fatto. Mi sembra tutto troppo bello per essere vero..."

"Invece è la realtà, Liebe"

Si sporge in avanti e mi bacia.

Finalmente mi sento davvero felice, spero soltanto che questa felicità non se na vada di nuovo, come ha già fatto una volta.

FINE


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Mi scuso se questa storia è uscita fuori cringe o semplicemente uno schifo, ma è la prima volta che prova a scriverne una. :'D

Comunque grazie per averla letta e vi auguro buona giornata

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