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Sentimenti

Il suo ragazzo? Era davvero serio?
Oltre al fatto che erano piccoli... Ma quanto sarebbero durati? Considerando che Genya scambiava spesso Muichiro per il gemello.
Sì, questo perché c'era da appuntare una cosa:
da quando il girone infernale di Muichiro era iniziato, questo comprendeva anche il fratello che spesso si era trovato con Genya, ma non per volere del giovane ma per volere di Yuichiro.
In effetti, Muichiro non avrebbe mai immaginato che Yuichiro avesse un debole per quel ragazzo.

Sentì quelle mani possenti appoggiarsi sulle sue spalle, fu un solo attimo dove Muichiro agì per istinto e lo spinse sopra le panche della palestra. Anche se era alto e robusto, una spintarella forte, sarebbe caduto ugualmente.

M: Io il tuo ragazzo?
Quanto sarei durato? O forse volevi dirlo a Yui?

Fece per avvicinarsi.
La sua serietà era un qualcosa di spaventoso.

M: In effetti... Potevo essere casto e puro... Macchiato solo da te, invece...
Sono stato una buona escort...
Che disonore per i Tokito...

Chissà quanto sarebbero durati, essendo dei ragazzini, ma sarebbe comunque stata un'esperienza... E, forse, ora come ora non ci sarebbero rancori.
Senza dire nulla, Genya si sedette sulla panca della palestra, lasciò che potesse sfogarsi come voleva.

G: A me piacevi tu, non Yuichiro.
È con te che amavo fare sesso.

Alzò lo sguardo verso di lui, guardandolo negli occhi.
Di istinto, si alzò, tirandolo a sé per abbracciarlo.

G: Scusami, Muichiro, non ti ho protetto come avrei dovuto.

Fu solo un attimo in cui Muichiro si sentì con un peso allo stomaco, un dolore lampante che salì velocemente al petto e la gola pungente.
Quelle parole, le avrebbe volute sentire molto prima di adesso.
Ma ecco, il presente ormai era quello e non potevano fare altro.

M: Genya...

Sussurrò, lasciandosi abbracciare.

M: Non importa... Non ha senso portare rancore.
Quel che è fatto è fatto.
Ora potremmo tornare amici...
Almeno quello.

Infondo, era troppo rischioso lasciarsi andare.
Non conosceva la sua vita da adulto, non sapeva se quelle ragazze all'ingresso erano le sue ragazze.
Intanto Genya continuò a stringerlo forte a sé, stringendolo come se fosse fragile come cristallo.
Un cristallo che andava protetto.
Prese il suo viso fra le mani, guardandolo ora negli occhi.

G: In realtà ti pensavo spesso, non riuscivo a toglierti dalla testa...
Tu vuoi essere davvero mio amico?

Un pochino, sperava di poter riprendere i rapporti.

M: Genya... Io...

Il volto era raccolto tra le sue mani.
Quella vicinanza lo stava facendo impazzire.

M: I-IO NON LO SO

Gli parò una mano davanti al volto, stava andando in iper ventilazione.

M: Non... Non mi dire che non hai nessuno che... non ti credo...

G: Che tu ci creda o no... Non ho nessuno, ma proprio nessuno.

Gli confessò, più sincero che mai.
In realtà, gli era mancato anche fisicamente, gli era mancato tutto.
Le mani scesero sui suoi fianchi, accarezzandoli, mentre il viso si faceva vicino al suo.

G: Se ti dicessi che... Ora come ora vorrei divorarti, mi crederesti?

Voleva divorarlo? Muichiro tolse le mani, cercando di fronteggiare quello sguardo, incantato dal fatto che Genya, sia all'ora che in quel momento, era davvero affascinante.
Poi, doveva ammettere a se stesso che aveva un debole per lui.
Gli raccolse il viso, spingendosi a fare il primo passo e baciarlo, stringendosi a lui, su quel petto possente.

M: Ho... Sempre avuto fame di te, Genya...
Per quanto io non mi fidi ancora... Non riesco a fare finta di nulla...
Che tu mi piaci ancora...

G: Vieni qui, allora, fatti divorare un po'...

Il suo tono diventò più caldo, mentre le mani dai fianchi scesero ai glutei, stringendoli.
Ancora una volta lo tirò a sé, baciando le sue labbra;
proprio dai glutei, lo sollevò, per prenderlo in braccio e fargli allacciare le gambe alla propria vita.

Mui così si aggrappò alle sue spalle prima di salirgli in braccio senza mai staccarsi da quel bacio.
Faceva caldo, ed era un caldo piacevole. Stavolta era il contrario? Era Muichiro che si stava per fare il più figo della scuola.

M: Genya... Ricordi come ho perso la verginità?

Gli sorrise appena sulle labbra, accarezzandogli dolcemente il volto.

M: Appoggiami sul materassino... E fammi tuo...
Voglio capire... Quanto mi desideri.

Intanto, dovevano pur sempre ricordarsi di essere in una scuola e che poteva entrare qualcuno da un momento all'altro, o peggio, filmare cosa stessero facendo.

Genya lo tenne in braccio, lo baciò più e più volte le sue labbra, prima di appoggiarlo sul materassino come richiesto, cominciando a sbottonarsi la camicia.

G: Me lo ricordo, quel giorno ci siamo divertiti.

Si avvicinò poi a lui, cominciando a spogliarlo, voleva vedere nudo quell'esile corpo che ricordava come piccolo e delicato.
Una risatina beffarda, prima di leccarsi le labbra.

G: Spero che tu riesca a reggermi, ora come ora

Mentre le mani andavano a toccare quel copro, ad un tratto Genya si fece serio, guardando il ragazzo negli occhi.

G: Metterò la testa a posto, non ti voglio più perdere, Muichiro.
Voglio che tu stia con me
Stavolta ti proteggerò, lo giuro.



Pic My Art ✍🏻 Immagine capitolo

Pov: sei Mui in questo episodio

NB. Fan art non mia

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