Kayeru. Questo è il suono dei passi Oros nei cuori dei Liberiani. Il nome musicale di un guerriero rana, dai denti aguzzi e lo spirito indomito.

Ferma oltre le sbarre della cella, la regina Genevieve Bramble è faccia a faccia con i suoi incubi peggiori: la città è in pericolo, ombre si muovono nella notte e cittadini spariscono nel nulla, oltre le mura. All'interno delle mura c'è ancora l'illusione della sicurezza.

Genevieve Bramble sa che deve tessere le sue trame per contrastare quelle del nemico e, guardando il guerriero Oros riverso sulla branda, con le bende ancora sporche di sangue, sente che c'è molto di più di quel che appare. Il Generale Mordecai Cogwrite l'ha identificato come Oros, Clinton Bucket ha parlato del suo veleno letale e si è detto certo che la ferita al ventre non è opera di un'arma liberiana. Aver fermato l'impeto del suo Generale, salvando la vita al giovane dalla pelle bluastra, è stata la scelta migliore, strategicamente, riflette.

Le trame degli Oros per diffondere la morte nelle strade liberiane hanno inizio dal pagliericcio che ha sotto gli occhi. Cos'avranno in mente il tempestoso sovrano Oros e i suoi sudditi fedeli? Genevieve Bramble se lo chiede... e pensa agli ordini che darà all'indomani, appena sveglia.

I Liberiani si stanno già attrezzando e si radunano per contrastare la probabile invasione. La giovane Nelly ha il grande compito di custodire le acque, il vero tesoro di Liberia.

Gli Oros non sono da meno: hanno già colpito duro e nel loro campo ferve sempre più attività, intorno alla figura alta e sottile del Re. Una figura ambigua e autoritaria.

Una silhoutte dalla pelle chiara si aggira tra uomini e donne Oros, apparentemente simile agli abitanti di Liberia, a suo agio, sotto lo sguardo vigile del Sovrano.

E una mano inconsapevole raccoglie un involto, nascosto nell'erba alta della vegetazione di Liberia, caduto nella concitazione del recupero del guerriero ferito.