Cap.18
Okay, ascoltare i discorsi fra Reiji e Ruki è scocciante. Non li soporto più, preferivo più le stonazioni di Linda che loro. Non dovevo insistere sul venire qui, ma volevo vedere i Mukami ecco il motivo.
Esco dalla stanza e vado fuori a prendere una boccata d'aria fresca, non riuscivo a respirare. Per essere una Dampire ho anche dei limiti, che bello.
Mi ricordo che quando avevo 13 anni scappavo sempre dall'orfanotrofio e venivo qui per giocare con Kou e Azusa, mi ricordo come se fosse ieri.
"Stavo correndo per acchiappare Kou, come sempre giocavamo ad acchiapparella ed era il mio turno.
Kou: casa!
Mi fermo di scatto e riprendo aria, quella volta Kou riusciva sempre a fare 'casa' e toccava sempre a me.
Karin: non è valido, eri vicino la 'casa' quando hai iniziato a correre.
Kou: non è vero, sei tu che sei lenta.
Karin: cosa? Non vorrai farmi arrabbiare 'Biondino'.
Kou: bada a come parli, ti trovi di fronte al re del Giappone.
Karin: si, come no.
Poi è toccato a lui.'
Ci siamo divertiti un mondo, a quei tempi non avevo nessun problema e non mi dovevo nascondere da nessuno. Tempi lontani, devo ricordare che ora non sono più la ragazzina ribelle che ero all'ora.
Kanato: devo dire che hai davvero una faccia tosta.
Mi giro di scatto e mi ritrovo Kanato a due o tre passi da me. Lo guardo con fredezza, non l'ho ancora perdonato, ieri me lo sono ritrovato nel bagno che si asciugava i capelli ed era solo con l'asciugamano avvolto alla vita, ho urlato, certo, ma ero anche arrabbiata oltre che sopresa e spaventata.
Karin: dici sul serio? Non sono io che mi asciugo i capelli, ed ero solo con un asciugamano avvolto alla vita, nella camera altrui.
Alza gli occhi il cielo e stringe a se Teddy, povero pupazzo, io il mio non lo stringerei così. Incrocio le braccia e guardo altrove, non voglio incantarmi a guardare i sui occhi viola identici ai miei.
Kanato: tse, a me il phone non funziona e allora ho usato il tuo.
Karin: potevi usare quello dei tuoi fratelli.
Kanato: secondo te me li facevano usare?
Karin: ecco...
Ne dubito che i Sakamaki si prestono le cose a vicenda, perciò un pò di verità ne aveva. Non fatti ingannare Karin, lo stà facendo per confonderti.
Karin: questo non vuol dire che non potevi almeno chiedere.
Kanato: *alza un sopracciglio* .
Katin: ok ok. Ora me ne stò zitta.
Kanato: meglio per te.
Guardo Teddy, ha un sorriso quasi inquietante. Cosa avrà mai visto quel pupazzo da farlo sorridere così?
Karin: dove sono gli altri?
Kanato: non lo sò, ma sicuramente a fare niente di buono.
Karin: hai ragione.
Dopo l'imbarazzante e silenziosa chiacchierata, torniamo ognuno sui propri passi. Da lontano vedo Kou che stà litigando con Ayato, ma non vedo Yui, dove è finita?
Kou: cosa? L'hai persa di vista? Ma che fidanzato sei?
Ayato : non è compito mio fargli da baby sitter .
Kou: ma che? Ti sei fumato il cervello?
E continuano così, certo che non cambiano mai, litigano sempre su sciocchezze e cose inutili.
Se non li conoscessi direi che sono dei bambini, ma dato che li conosco li evito direttamente.
Lentamente giro i tacchi, sperando che non mi vedano e mi mettono in mezzo senza che io abbia fatto niente.
Kou: My neko-chan.
Ecco lo sapevo, adesso sono nei guai fino al collo. Ma che centro io? Certe volte non li capisco proprio i ragazzi.
Mi avvicino a loro e sorrido, facendo credere che sono 'felice' di vederli (in realtà no) .
Karin: hey! Che fate?
Kou: Ayato ha perso di vista Yui e adesso non sà dov'è.
Ayato : ti ho detto che non devo farle da baby sitter.
Karin: se ve lo state chiedendo, no, non l'ho vista.
Kou : mh. Dove potrà essere?
Karin: posso andarla a cercare.
Kou: ti voglio bene nell'anima.
Mi abbraccia strettissimo e dopo un pò mi lascia, respiro! Certe volte vorrei proprio uccidere questo mezzosangue, lo sà benissimo che non riesco a respirare quando mi abbraccia.
Karin : ok, allora io vado. A dopo!
Inizio dal orto di Yuma, spero che non mi veda o sono capperi amari, ma non vedo Yui. Non è qui, vediamo nel giardino di rose.
Cerco nel giardino di rose, è molto ampio perciò ci ho messo mezz'ora per guardare da per tutto. Ora rimane solo dentro la villa, che stanchezza.
Raito: bitch-chan, che fai?
Katin: cerco Yui, l'hai vista?
Raito: si, ci ho parlato prima. Ma era con Ayato.
Karin: ecco, Ayato ha perso di vista Yui e la sto cercando.
Raito: mhhh. Ayato che perde di vista Yui, questa è bella, loro non si separono mai, neanche se si fanno il bagno.
Karin: non dire altro, grazie.
Uffa, sono a punto e a capo. Ora mi tocca vedere nella villa, forza e sangue freddo.
Karin: grazie lo stesso. Io continuo a cercarla.
Raito: ok, buon lavoro.
Se lo dice Raito allora sono sfortunata, non la troverò mai. Mi serve un aiuto, ma a chi posso chiedere? Inizio ad entrare e poi si vedrà.
Entro nella villa e mi guardo intorno. Nessuna traccia di Yui, chiederò a Ruki e Reiji, forse loro l'hanno vista.
Entro dentro la stanza in cui stanno discutendo, ovviamente prima ho bussato.
Karin: scusate se vi disturbo, ma avete per caso visto Yui?
Reiji: *si sistema gli occhiali* non era con Ayato?
Karin: si, ma l'ha persa di vista.
Si guardano negli occhi e poi guardano me, odio quello sguardo c'è sempre qualcosa che non và.
Ruki: no, purtroppo non l'abbiamo vista.
Karin: grazie lo stesso. E scusate di nuovo.
Esco e chiudo la porta, ora devo controllare per tutta la villa, forte. Cerco prima al pian terreno, dove incontro Subaru, che non sò cosa stava facendo, e Yuma, che stava pulendo le verdure. Yuma mi ha guardato in modo storto, allora io ho pensato che ero nei guai, ma mi sono salvata.
Cerco al piano di sopra, fra le scale incontro Shu, che stava ascoltando la musica e non mi ha pensato minimamente, grazie per l'aiuto.
In corridoio vedo Azusa che stà per entrare in camera sua e appena mi avvicino a lui, chiude la porta. Io busso, ma non risponde, busso di nuovo e risponde. Io entro e lo trovo con un coltellino affilato in mano, corro da lui e glielo tolgo da mano.
Karin: cosa volevi fare?
Azusa: stavo. Giocando.
Karin : con un coltellino affilato?
Azusa: si.
Karin: ma sei stupido? Ti potevi fare male.
Odio urlare ad Azusa, mi sembra un bambino ma quando si arrabbia fà paura.
Karin: ho una domanda da farti, hai visto Yui?
Azusa: Si. L'ho. Vista. Con. Kanato.
Karin: e dove si trovano?
Azusa: Nel. Giardino. Dietro. La. Villa.
Karin: grazie.
Esco dalla sua stanza e corro fuori dalla villa. Stupido vampiro, io li uccido. E io che non ho controllato lì, che ne sapevo che c'era un giardino dietro la villa.
Arrivata, vedo Yui stesa per terra e con una scia di sangue che esce da una ferita al collo. Perfetto, ed ora chi resiste all'odore del sangue? Tse.
Mi avvicino a lei, le curo la ferita e la prendo in braccio, come se fosse una bambina. Ha ragione Ayato è odioso fare la baby sitter.
Kou: eccoti! Hai trovato Yui, finalmente.
Karin: avevi dubbi? Comunque, era con Kanato.
Ayato : dov'è quel fifone?
Karin: non lo so. Ma... Chi si prende Yui? Io non ce la faccio più.
Ayato mi prende Yui da braccio e la tiene in braccio a mò di principessa, gira i tacchi lasciando solo a me e Kou lì impalati. Ma che cazz?
Kou: chi te l'ha detto?
Karin: cosa?
Kou: che Yui era qui.
Karin: Azusa, me l'ha detto lui.
Kou: capisco. Ha detto Reiji di chiamarti perché dovete andare.
Karin: ok. Allora, io vado. Ciao.
Kou: bay, My neko-chan.
Corro verso la limousine ed ci entro, ci sono tutti, tutti tranne 'il ragazzo peluche' (come mi mancava sto nome) .
Mi siedo vicino a Raito, ormai siamo come fratello e sorella, anche se le sue battute pervy non mancano mai.
Karin: Kanato?
Raito: perché ti interessa, tanto, bitch-chan?
Karin: curiosità, allora?
Raito: non lo sò, dovrebbe essere ancora dentro alla villa.
Karin: certe volte non lo capisco. È strano...
Raito: mh, bitch-chan direi che sia il caso di andarlo a cercare, Ayato è andato poco fà.
Karin: no. Non voglio più cercare nessuno.
Ayato entra con Kanato, nessuno parla ma gli occhi di quei due dicono già tutto, hanno litigato questo era ovvio, ma per cosa.
Kanato si siede vicino a me e guarda fuori, Ayato invece si siede dove era prima.
Mi viene mal di testa e vedo immagini surreali, una donna che butta un bambino in un lago ma non riesco a vederla in viso perché ci sono dei alberi davanti, è come se fosse un ricordo. Ma perché ora?
Appoggio la testa sulla mano, è come se mi volesse esplodere, quale madre userebbe suo figlio per scopi sessuali? Ed è come se mi nascondessi da lei, sono sempre nascosta. Mannaggia!
Raito: che ti prende bitch-chan?
Karin: ho solo mal di testa, niente di più.
Mi metto composta e stringo il tessuto della maglia, fà troppo male, basta. Alla fine vedo due occhi verdi fissarmi intensamente, come se fossi una preda da mangiare.
Quando arriviamo alla villa, vado direttamente in camera mia, mi stendo sul letto e chiudo gli occhi. Il dolore si toglie dopo cinque minuti e mi addomento in un nano secondo.
" stavo correndo nel bosco per arrivare al campo di Iris, ma mi ero persa. Mi guardavo intorno, era tutto buio e tenebroso, scappavo da ogni rumore, fino a quando non arrivo a una villa. Guardo indietro, il sentiero del bosco era nero come la pece, non riuscivo a trovarlo. Il mio vestito ormai era tutto rovinato e se fossi tornata all'orfanotrofio mi avrebbero sgridata di sicuro. Perciò giro intorno alla villa, era circondata da una parete molto alta e il cancello principale era chiuso.
Kou: Karin!
Mi giro e vedo Kou che corre verso di me, ha una faccia preoccupata e arrabbiata.
Karin: Kou. Che succede?
Kou: ti stavo cercando. Andiamo via da qui.
Mi prende per il polso e mi trascina via da quella villa.
Poi il buio, fino a quando non ritorno vicino al lago del ricordo. Ero seduta vicino alla riva e toccavo l'acqua facendo diversi cerchi, poi sento un rumore mi girai e vedo un ragazzo, credo della mia stessa età, era me in maschile ed aveva un pupazzo in mano.
Karin: chi sei?
Kanato: mi chiamo Kanato. E non volevo disturbarti, eri brava a cantare.
Karin: g-grazie. "
Mi sveglio di botto, ho il fiatone e la testa mi esplode, non può essere Kanato quello nel sogno, lui era gentile invece questo qui non lo è affatto.
È una cosa molto strana, molto.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro