Capitolo .3.
CHARLES' POV
Sono giorni che Eve mi evita.
Ha sempre qualcosa da fare: non capisco perché non riesce a trovare un minuto per parlare!
Forse non è questione di "riuscire" ma di "volere"...
Oggi è sabato, ce la siamo cavati bene questa settimana, purtroppo le gemelle hanno da studiare all'università e non tornano per il weekend.
Lo troverò in due giorni di riposo un momento per parlarle, dai!
Mi suona il telefono.
«Pronto?» Domando svogliato.
«Da quando sei così giù quando ti chiamo?» Replica Iris dall'altra parte del telefono.
«Ah ciao, scusami» Dico svegliandomi.
«Non ti preoccupare, ho fatto spedire una sorpresa a casa tua, l'app dice che è stata consegnata adesso» Mi informa entusiasta.
«Grazie non dovevi» Le dico sorpreso in senso buono.
«Spero ti piaccia!» Si augura.
Vado ad aprire la porta.
«Sopresa!» Grida Iris quando mi vede, saltandomi al collo.
Dopo che mi ha dato un bacio la stacco incertamente sorpreso.
«Sei sotto shock poverino!» Mi accarezza dispiaciuta.
Sento un urlo non proprio di gioia poco lontano dalle mie spalle.
«Harry! Hai visto che c'è la zia!» Gli sorride Iris aprendo le braccia per abbracciarlo.
Lui ha una faccia che sembra dire "Va de retro demonio!".
«Harry che su-!?» Arriva di corsa Eve per poi bloccarsi alla vista della mia ragazza.
EVELYN'S POV
Che cosa ci fa quella lì in casa mia!?
Se Charles la voleva invitare, avrebbe dovuto chiederlo prima!
Aspettate... e se fosse qua per un motivo? Se fosse questo che Charles voleva dirmi? Se avesse pianificato qualcosa che riguarda loro due?
Sto impazzendo.
Brava cretina che l'hai evitato.
«Ciao cara! Come stai?» Mi viene ad abbracciare.
"Cara"... non so se ridere di isteria o piangere per nostalgia.
«Ciao» Riesco solo a dire.
«Hey che succe- perché Irene è qui?» Chiede Nico spegnendo la sua playlist.
«Iris» Lo corregge la tizia in questione.
«Chiedilo a tuo fratello» Gli rispondo sorridendo forzatamente.
«Per stare con noi» Esulta anche se non sembra convinto.
«E se io non volessi?» Salta su Harry.
«Harry!» Dico aggrottando la fronte, da quando tira fuori quest'argomento?
«In che senso?» Gli domanda suo padre chinandosi davanti a lui.
«Dumb ways to die» Si sente dal telefono di Nico la canzoncina.
«Spegnila, è una cosa seria» Lo ammonisco, lui non ribatte.
«Se io non volessi che tu stia con Iris? Se io non volessi che tu passassi il tuo tempo con donne che non sono mia madre?» Gli chiede piano, seriamente, leggermente imbronciato, come fa sempre prima di piangere.
«Io...» Charles è senza parole.
«Tesoro, Charles è sempre stato con Iris, da prima che tu nascessi» Cerco di capire perché tutt'a un tratto gli vengono certe domande.
«Si ma se loro stavano insieme da prima che io nascessi, io non dovrei essere nato, ci sarà un motivo se invece sono qui» Continua spiazzandoci ancora di più.
«Non è andata proprio così, io e tuo padre stavamo insieme, ma poi abbiamo rotto, e lui si è messo con tua zia» Gli spiego chinandomi anch'io vicino a lui.
«Ma se io sono precedente a loro, vuol dire che lei è di troppo» Conclude il suo giro mentale.
«Non ti seguo» Ammette Charles confuso.
«Sta semplicemente dicendo che io non dovrei essere qui dato che è nato lui» Interviene Iris scossa, mi fa un pena, si starà sentendo malissimo.
«Non sono discorsi da fare questi ok? Se loro sono felici insieme, possono stare insieme, e nessuno di noi si deve permettere di commentare, per quanto disapprovanti potremmo essere» Lo guardo negli occhi.
Lui annuisce, ma, secondo me, non ha immagazzinato una parola di quello che ho detto.
«Vado a prendere un po' d'aria» Dice uscendo lentamente, continuando a camminare.
«Mi dispiace, non so che gli sia preso» La abbraccia Charles, Iris lo stringe.
«Dovresti chiarire le cose con Harry» Gli suggerisce Iris cercando di non piangere «Non mi sembrava molto convinto»
Charles gli va dietro inizialmente camminando.
Vedendo che Harry non lo aspetta esco anch'io.
«Harry» lo chiama suo padre, mio figlio inizia a correre senza guardare dove va.
Come me, Charles nota all'istante una macchina non troppo lontana, che arriva velocemente.
Ed Harry sta correndo dritto in mezzo alla strada.
Iniziamo a correre più velocemente che possiamo.
«HARRY FERMO!!!» Lo chiamiamo ma non sembra ascoltarci.
Harry ha passato il ciglio della strada, l'auto lo sta per investire quando Charles per miracolo è riuscito ad afferrarlo, e lo placca lanciandoli dall'altra parte della strada, evitando per un soffio l'auto che allarmata sbanda.
«State bene!?!?!» Mi fiondo vicino a loro abbracciandoli, dopo aver controllato che fossero integri.
«MI DICI CHE COSA TI È PASSATO PER LA TESTA?!» Urla Charles controllando che Harry stesse bene.
Mio figlio inizia a piangere e lo abbracciamo.
«Devi sempre guardare dove vai, chiaro? Potevi farti davvero male amore mio» Gli accarezzo la testa.
«State tutti bene? Vi ho preso con la macchina? Mi dispiace, siete saltati fuori all'improvviso...» La vecchia signora che stava al volante scende dalla macchina.
«Tutti bene grazie, ci dispiace. Comunque signora, per una prossima volta: è un quartiere residenziale, non dovrebbe fare più dei quaranta all'ora» Le risponde Charles freddo.
Quest'ultima se ne va e riparte.
«Aspettate qua, vado a prendere delle cose per visitarvi, farete comunque tutti e due un salto in ospedale» Dico seria, non ribattono.
Dopo tutti gli accertamenti, stanno benissimo, fisicamente. Mi preoccupa un po' Harry: aveva visto la macchina arrivare?
Mi preoccuperebbero entrambe le risposte, ma quella affermativa soprattutto.
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