Capitolo 99.
Luca's pov
Fisso la porta chiusa davanti a me. Solo questo stupido pezzo di legno mi divide da lei, eppure non ho il coraggio di abbassare questa maniglia di merda.
L'attacco di panico non mi è ancora passato. Sì, un po' si è alleggerito, ma non del tutto. Sono davvero stremato.
Appoggio la mano sulla maniglia e, lentamente, l'abbasso. La porta si apre immediatamente, cigolando un po'. La spalanco in modo tale da poter entrare e poi me la chiudo alle spalle, in modo tale da avere la giusta privacy.
Respiro profondamente e, solamente ora, mi giro verso il lettino. Sento immediatamente una fitta al petto vedendo il corpo inerme di Ellie, coperto da un lenzuolo bianco e da una coperta verde. Mi avvicino a lei, piano, notando che è attaccata a diversi macchinari, che non so nemmeno a cosa servano precisamente.
Mi siedo sul letto e le prendo la mano libera, visto che in una ha il plusossimetro. Poso il mio sguardo sul suo viso, sembra quasi che dorma, sembra un angelo.
Quando ci siamo conosciuti avevo paura di portarla a fondo con me, avevo paura che potessi rovinarla e farle del male, direttamente o indirettamente. Ho fatto di tutto per proteggerla e ora, pensare che è in fin di vita per uno stupido incidente, mi fa morire di rabbia. Non avrei mai creduto che avrei rischiato di perderla per colpa di uno stupido scherzo del destino. Abbiamo superato di tutto e ora siamo qua per qualcosa che non so spiegarmi.
- Piccola...- la mia mano accarezza delicata il suo viso più pallido del solito, la tocco come se fosse fatta di porcellana e potesse rompersi da un momento all'altro, come se fosse la cosa più preziosa del mondo che ha bisogno solo di essere protetta e custodita al meglio. - Sono qui, non so se tu mi senta o se in questo momento stai sperando che io vada via per il male che ti ho fatto, o meglio, il male che ci siamo fatti. Se è così, sappi che non andrò via, non ora che hai bisogno di me. Tu hai sempre fatto di tutto per starmi accanto, anche quando ti allontanavo, posso solo immaginare il dolore che provavi per me, la preoccupazione che ti toglieva il sonno. Sai Ellie, alcune volte penso che senza di me avresti passato un anno migliore, non avresti avuto i tormenti che ti ho creato, non avresti sofferto così... Ero nel fondo quando ti ho conosciuta e, non so come, tu mi hai salvato. Tu c'eri sempre, cercavo di allontanarti e tenerti a galla, ma tu hai preferito scendere giù, con me, hai preferito me a te stessa. Ti ho amato per questo, mi sono innamorato di ogni singola cosa di te. Mi sono innamorato così profondamente di te, del tuo sorriso, dei tuoi occhioni che cercavano sempre i miei, di te che studiavi seria, di te che odiavi la matematica per colpa di quella stronza... anche quando la Palena ha iniziato a odiarti più di prima, per colpa mia, tu te ne sei fregata e mi sei rimasta accanto, ed io ti amavo sempre di più. Capisci perché sono morto dentro quando ho scoperto del bacio tra te ed Elia? È come se improvvisamente mi avessero tolto l'ossigeno e tutte le certezze che mi avevi dato fino ad allora. Ero convinto che in te avrei trovato sempre rifugio quando questo mondo infame mi avrebbe ferito. Non ho mai smesso di pensarti, ogni giorno torni nella mia testa e ho cercato di eliminarti, ho provato ad odiarti, ma non sono mai riuscito, più provavo a farlo e più ti amavo. Ellie, tu non mi puoi lasciare qua, così, non dopo tutto quello che abbiamo passato. Non puoi morire per uno stupido incidente stradale, non puoi assolutamente. Sei stata forte fino ad ora, hai superato cose ben peggiori, cose che hanno colpito il tuo cuore e la tua mente, ma tu non hai mai permesso che nulla ti rovinasse e ti fermasse. Perché ora non reagisci? Cristo, Ellie! Dovresti renderti conto che qua stiamo tutti di merda, tua madre ripete in continuazione che si sente in colpa per te, Aria si sente in colpa, anche se non ha il coraggio di dirlo, Elia si chiede perché tu stai così e lui non si è praticamente fatto nulla, ma non parla dei suoi sentimenti, mette sempre prima noi, lo sai che cuore ha... persino Salvatore è qua, credo mi odi, per quello che ti ho fatto, ma in fondo, anche io mi odio per come le cose tra me e te sono andate, quindi come biasimarlo!? E poi, piccola, ci sono io, sono qua, e non aspetto altro che sapere che starai bene e che costruirai la vita che hai sempre desiderato, quella che mi raccontavi con gli occhi luccicanti e pieni di speranza.-
Sento gli occhi pizzicarmi e, senza vergognarmi, lascio sfogare le mie lacrime. Piango come un bambino, piango disperato per la prima volta dopo tantissimi anni. In questo momento niente di quello che ho passato nella mia vita, se paragonato a questo momento, sembra tragico. Niente potrebbe più farmi male, perdere Ellie è la cosa peggiore che possa capitarmi.
Se ci sei, Dio, mi chiedo perché proprio lei. È me che vuoi punire? Vuoi punirmi per le stronzate che ho fatto nella vita? Ok, fallo pure, ma non prendermi lei, non farlo, non lo merita.
È troppo pura, lo è sempre stata, non puoi toglierla a noi, il mondo ha bisogno di persone come lei, indipendentemente dai rapporti che abbiamo noi ora.
Le stringo forte la mano e poi mi avvicino al suo viso e gli lascio un bacio sulle labbra. Tanto questo gesto rimarrà qui dentro, nessuno verrà mai a saperlo, Monia non verrà mai a saperlo.
È un gesto simbolico, un bacio dato a una persona che mi ha dato tanto, un bacio che, se potesse, trasmetterebbe tutta la mia energia, in modo tale che lei potesse averne ancora e reagisse.
Appoggio la testa sulla sua pancia, delicatamente, e continuo a piangere, silenziosamente, sperando che, per la prima volta, Dio ascolti le mie preghiere.
Nota: scusate se sono sparita! Spero che il capitolo vi piaccia💔
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