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Capitolo 98.

Torno dentro, stavolta accompagnato da Monia, e vedo Elia trasalire appena la rossa entra nel suo campo visivo. Evidentemente non si aspettava che la ragazza con cui sto ora mi raggiungesse, non ha molto senso la sua presenza qua, lo so.

- Saresti?- mi giro verso Salvatore, sentendolo parlare, e vedo che sta guardando la mia ragazza con aria interrogativa.

Monia sorride e si avvicina a lui, stringendogli la mano, con aria cordiale. Lei è l'opposto di me. Nessuna rabbia, nessuna malizia, nessuna voglia di rivalsa, nessun odio dentro. Vede sempre il bene di ognuno e cerca sempre di giustificare tutti.

- Monia, sei la nuova ragazza di Luca?- lei annuisce sorridendo, mentre lui rimane serio, facendomi capire che non è d'accordo e che sta per esprimerci il suo parere negativo. - Non dovresti essere qua, non dovrebbe nemmeno esserci il tuo fidanzatino, immagina tu. Stiamo aspettando di sapere se Ellie sopravviverà, non stiamo facendo un picnic, caso mai non vi foste accorti.-

Scatto subito in avanti, facendo retrocedere Monia, in modo tale da avere questo stronzo davanti a me. Insomma, nemmeno a me gasa l'idea di avere lei qua, ma non si può permettere di parlarle così e, in più, non mi pare che abbiamo fatto qualcosa che possa mancare di rispetto ad Ellie.

Sono preoccupato e sto morendo dentro, la sola idea di perderla mi distrugge completamente, perciò Salvatore deve stare zitto.

- Io rispetto Ellie più di te, idiota. Piantala di cercare una scusa per litigare. È più irrispettoso quello che stai facendo tu, mi sa.- dirgigno i denti e lui si alza in piedi, credendo di farmi paura.

- Hai sempre fatto del male ad Ellie! È colpa tua se sta su quel lettino.- urla, dandomi una spinta, con tutta la rabbia che ha in corpo.

- Colpa mia?- chiedo misto tra lo sconvolto e il nervoso, non capendo la connessione tra l'incidente che Ellie ed Elia hanno avuto e la fine della nostra relazione - Che diavolo avrei fatto, stavolta?-

Pensavo che prima, quando ha lasciato perdere, l'avesse fatto perché un po' di intelligenza gli era rimasta, perché capiva che questo non è il luogo dove discutere, ma evidentemente mi sbagliavo di grosso.

- Se tu non ci avessi litigato lei ed Elia non avrebbero avuto questo maledetto incidente, ma tu non ti rendi conto che riesci a distruggere tutto quello che tocchi. Distruggi tutto, non sai amare, sai solo rovinare tutto. Invece di condannare Ellie per aver baciato Elia, perché non ti chiedi il perché l'ha fatto? L'hai sempre messa in disparte, dietro la vita di merda che facevi, la hai sempre trascurata e trattata di merda, mentre lei moriva dentro per paura che ti succedesse qualcosa. Capisci?!- mi sputa contro queste parole con rabbia, facendomi sentire una fitta dentro il petto.

Stringo forte i pugni, cercando di non perdere le staffe e spaccargli il naso. Respiro profondamente e poi decido di uscire nuovamente fuori dall'ospedale, per calmarmi un po'.

È un bastardo, ma se avesse ragione? Se fosse anche in parte colpa mia il fatto che abbiano avuto un incidente?!

Io so quello che Ellie è stata per me. So che l'ho sempre messa davanti a tutto e tutti. Quando l'ho allontanata da me e ho cercato di tenerla all'oscuro di quello che facevo era solo per proteggerla. Era troppo pericoloso rischiare di continuare a starle accanto, visto che El Diablo minacciava di farla del male. È stato meglio che pensasse che non l'avessi amata piuttosto che toglierle la possibilità di vivere, no?

Ho sempre agito nel suo interesse, pur sapendo che c'era la possibilità che io e lei non saremmo mai tornati insieme. La sua felicità ha sempre contato più della mia. Per questo non accetto che Salvatore si metta a parlare a sproposito. Pensasse a tutto quello che le ha fatto passare lui. Ha fatto sicuramente peggio di me e non ha scusanti.

- Luca, torna dentro. Ellie ha avuto un altro arresto cardiaco!- la voce di Aria risuona nelle mie orecchie, facendomi voltare di scatto verso di lei, mentre sento il cuore accelera i battiti notevolmente.

Corro letteralmente dentro l'ospedale e vedo che la madre della mia ex sta parlando con lo stesso medico che prima ci ha dato notizie, perciò mi avvicino a loro.

- Siamo riusciti a rianimarla ma...- si ferma un attimo vedendomi, ma poi continua dicendo - È stato complicato. La ragazza sta davvero lottando con tutte le sue forze per sopravvivere.-

Il respiro mi si spezza e, per la prima volta nella mia vita, mi sento pervadere da mille brividi per nulla piacevoli, che mi fanno tremare. Sono sull'orlo di una crisi di panico?

Cerco di respirare normalmente, ma non riesco. È per quanto sia paradossale più respiro a fondo, cercando di calmarmi, più mi sembra di star soffocando. Inizio a sentire freddo, nonostante mi senta sudare. Mentre la mia mente ripete all'infinito le parole del medico.

- Luca, stai bene?- Elia mi viene a fianco e mi appoggia una mano sul braccio. Mi limito a scuotere la testa, incapace di formulare una frase di senso compiuto.

Il medico mi fa accomodare su una sedia, accorgendosi del mio stato, e ordina a un infermiere di passaggio di portare immediatamente dei medicinali. Non capisco bene il nome di questi ultimi, non ne ho mai sentito parlare. Il ragazzo annuisce e corre scattante dentro il reparto, eseguendo gli ordini.

- Ti chiami Luca?- mi domanda il medico, così io annuisco. - Bene, Luca. Cerca di respirare profondamente, non pensare di star soffocando, hai tutta l'aria che ti serve intorno a te. La tua fidanzata starà bene, non devi temere nulla. Ha bisogno di te, tu sei qua per lei, ed è anche grazie a te che si riprenderà. -

Cerco di concentrarmi sulla sue parole, per non pensare alla sensazione di soffocamento. In questo momento non ho la lucidità di pensare che Monia è qua e che ha sentito il medico etichettare Ellie come mia ragazza.

L'infermiere incaricato di prendere le medicine torna da noi e il dottore mi porge un bicchierino pieno d'acqua, dopo aver versato delle gocce di un medicinale scuro.

Lo bevo velocemente, sperando che questo attacco di panico svanisca presto. Mi sento ancora più impotente di prima, in queste condizioni posso fare ancora meno per aiutare lei.

- Voglio vedere Ellie!- esclamo, con fatica, guardando il dottore negli occhi, cercando di apparire calmo, ma fallendo miseramente. Sto tremendo come se fossi in Alaska, nonostante non senta più freddo, non riesco a smettere.

Lui annuisce con apprensione e consapevolezza, facendomi capire, già prima di parlare, quale sarà la risposta. - Appena ti sentirai meglio, non ora!-

Mi regala un sorriso e fa per andarsene, ma io lo tengo, con una mossa rapida. - La prego, vederla mi farebbe stare meglio. Non capisco più se questa è la realtà o se è un incubo. Ho bisogno di vederla, di toccarla, di sapere che è comunque qua e che ce la farà. -

Sento Aria singhiozzare e poi Elia consolarla, mi meraviglia quando lei non lo caccia. Magari questa storia li farà tornare insieme. Come è che si dice? Non tutto il male vien per nuocere.

- Ok, va bene.- torno a prestare la mia attenzione al medico, sentendolo parlare - Puoi entrare, ma mi raccomando. Cerca di stare il più sereno possibile o sarò costretto a mandarti via dalla stanza.-

Gli rivolgo uno sguardo d'intesa e mi alzo dalla sedia, con fatica, per poi seguirlo.

Sono davvero senza forze, ma devo lottare, non solo per me, ma anche per Ellie.
Devo trasmetterle la mia forza, devo farlo per far sì che possa rivedere presto il suo sorriso.

Nota: aggiornamento delle 3.33, diamo un senso a questa insonnia! Buonanotte a voi 🌹

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