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Capitolo 48.

Esco velocemente dalla classe con Aria, appena la campanella, che sancisce l'inizio della ricreazione suona, senza incrociare lo sguardo di Luca.

Quando stamattina l'ho visto entrare mi si è gelato il sangue. Non mi aspettavo assolutamente di vederlo, credevo di star avendo una delle mie visioni. Credo di averlo immaginato entrare in classe tante volte, troppe volte, da quando è sparito, così pensavo fosse uno scherzo della mia immaginazione, credo di star impazzendo, non c'è altra soluzione.

- Elia- lo prendo per la manica della felpa, appena lo avvisto nell'angolo vicino alla nostra classe, dove ci aspetta ad ogni ricreazione - dobbiamo parlare-.

Lo porto nella parte del cortile dove stiamo di solito e lui mi lancia uno sguardo interrogativo, mentre Aria si accomoda nella pietra grigia e inizia a mangiare il suo panino.

- Che hai?- chiede il mio migliore amico - Sembra che tu abbia visto un fantasma, Ellie-.

- Peggio- mi agito, iniziando a gesticolare - ho visto Luca-.

Elia mette su un sorriso smagliante e i suoi occhi si accendono all'istante. - Luca è qua? Bene, ha fatto la cosa più giusta-.

- Elia, di cosa stai parlando?- chiedo inarcando un sopracciglio, sospettosa.

- Ehm, niente- fa spallucce e si agita immediatamente, tradendosi. Mi sta mentendo.

- Ehi, che è successo?- lo obbligo a un contatto visivo, alzandomi sulle punte, vista la sua altezza - Cosa sai che io non so?-.

- Giurami che non ti arrabbi.- la sua voce è come una supplica - L'ho fatto per te-.

Mi allarmo immediatamente sentendo le sue parole, spero che non sia come penso. - Cosa hai fatto, Elia?- cercando di stare calma - Parla.-.

Non posso promettere che non mi arrabbierò se nemmeno so cosa ha combinato.

- Ok, te lo dico.- si morde il labbro inferiore debolmente, mentre cerca di pensare a come dirmi tutto. Non lo conosco da molto, è vero, ma lo conosco ormai molto bene. - Sono stato da Luca ieri, dopo la scuola, e gli ho raccontato tutto di Salvatore-.

Sgrano gli occhi davanti alle sue parole, sapevo che avrebbe fatto una cosa del genere. - Tutto cosa, Elia?- alzo la voce immediatamente - Che cosa gli hai raccontato?-.

- Tutto, Ellie.- ribatte - Gli ho detto quello che ti ha fatto passare quel bastardo, l'ho fatto perché lui può proteggerti ed era giusto che lo sapesse. Ho visto il terrore nei tuoi occhi quando abbiamo incontrato Salvatore, non potevo rischiare che ti facesse del male-.

Sento il cuore andare veloce, sentendo le sue parole. Non ci posso credere, non voglio crederci.

- Non ne avevi nessun diritto.- alzo la voce, sentendo gli occhi pizzicarmi - Oddio, io ne ho parlato con te perché mi fido di te, non dovevi dirlo a lui. Luca mi ha abbandonata, non mi ha creduta, mi ha lasciata sola quando avevo più bisogno, quindi non doveva sapere nulla di quel periodo così delicato. Tu ed Aria siete gli unici a saperlo, non dovevi farlo Elia.-.

- Ellie, Luca ti ama, doveva saperlo- ribatte, innervosendosi. Odio litigarci, non era mai successo, credevo non avremmo mai litigato per una roba del genere, mi sono affezionata tantissimo a lui, mi fidavo tantissimo di lui.

- Stronzate!- sputo con rabbia - Luca non mi ama, chi ama non si comporta così. E io, inoltre, non ho bisogno di lui, so proteggermi da sola. Non ho più quindici anni, so gestirlo Salvatore.-.

Scuoto la testa amareggiata e nervosa e, senza guardare né lui né Aria, torno dentro scuola, nervosa più che mai.

Luca è tornato per farmi da babysitter? E perché mai poi, se mi reputa una traditrice? Perché mai se pensa che sia stata a letto con un altro quando lui era in coma? Perché è qua? Non ho bisogno di lui, non dopo come mi ha trattata.

So badare a me stessa e lo farò, come ho sempre fatto.

*
Aria continua ad accarezzarmi le punte dei capelli per farmi rilassare, mentre ognuno dei nostri compagni fa quello che vuole, visto che abbiamo ora buca.

Sono ancora nervosissima, nonostante siano passate due ore dal litigio che ho avuto con Elia, da quando ho scoperto il perché Luca è tornato a scuola.

- L'ha fatto perché ti vuole bene, Ellie.- Aria sospira debolmente, cercando di farmi ragionare sul comportamento di Elia - Non voleva ferirti, solo che ha avuto paura per te, ha avuto paura di vederti stare male ancora, capisci?-.

- Poteva parlarmene, chiedermi se ero d'accordo sul dire tutto a Luca.- digrigno i denti, infastidita.

- Hai ragione, ma cerca di capirlo, cicci- alzo gli occhi al cielo davanti alle sue parole e faccio per rispondere, ma mi zittisco vedendo qualcuno sistemare un sedia davanti al nostro banco e poi accomodarsi.

Alzo la testa di scatto e mi ritrovo Salvatore davanti, così sbuffo, senza riuscire a trattenermi.

- Sono felice anche io di vederti.- ironizza lui - Comunque devo farti una domanda, ieri, quando sono arrivato, hai detto che il mio banco era di Luca, quindi suppongo che, per aver preso le sue, diciamo, difese, tu debba conoscerlo piuttosto bene, lui è tutto il giorno che si comporta in modo strafottente con me, sai dirmi il perché?-.

- Non lo so, sono Ellie, non Luca, perciò puoi pure chiedere a lui.- gli regalo un sorriso falso, per poi fulminarlo con lo sguardo - E ora: fuori dai piedi-.

- Avanti, so che lo sai.- insiste il moro, continuando a sorridermi - Dimmelo, per favore-.

Faccio per ribattere, ma Luca appare al fianco di Salvatore e mi anticipa sul tempo, rispondendogli al mio posto. - Ti ha detto di andartene, perciò, sparisci-.

Salvatore si gira infastidito verso Luca e gli lancia un'occhiata fulminea. - Sennò?- chiede con aria di sfida - Continui a trattarmi male per il resto dell'anno!?-.

- Stai lontano da Ellie, o per te non ci sarà un " resto dell'anno "- Luca improvvisa delle virgolette in aria con le dita, minacciandolo.

- Dovrei avere paura?- gli chiede lui, di rimando, ridendo con nervosismo - Sappi che non mi fanno paura i pivellini come te-.

Luca stringe nervosamente i pugni e si avvicina a lui pericolosamente, così Salvatore scatta in piedi e si fulminano con lo sguardo a vicenda, come se fossero pronti a sbranarvi.

Giulio si gira verso di noi, per un attimo, e vedendo cosa sta succedendo si avvicina al nostro banco e porta via un Salvatore molto contrariato. Sono sicura che questo gesto non sia stato fatto senza uno scopo.

Luca segue Salvatore con lo sguardo, poi calcia nervosamente la sedia ed esce dall'aula imprecando.

Faccio il suo nome, per fermarlo, ma lui mi ignora alla grande, così faccio per seguirlo, ma stavolta Aria me lo impedisce.

- Ellie, non credo sia una buona idea- scruto, per un attimo, attentamente, i suoi occhi chiari, poi annuisco dandole ragione e mi rimetto a sedere.

Tutto questo è troppo assurdo. Sto rischiando di impazzire seriamente.

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