Capitolo 47.
Mi sono svegliata con la sensazione di avere un macigno sopra il petto, ricordandomi immediatamente che avrei affrontato una nuova giornata con Salvatore in classe.
Mi sono lavata, vestita e sono uscita in tempo record per far sì che mia madre non notasse il mio strano comportamento, non ho avuto ancora il coraggio di parlarle di niente.
Il pullman ferma la sua corsa e io entro dentro il giardino, avvisto immediatamente Elia ed Aria, mi avvicino a loro e li saluto con un bacio sulla guancia.
- Di che parlavate?- scrollono entrambi le spalle davanti alla mia domanda, facendomi capire che non vogliono parlarne, per un attimo mi balena in mente l'idea che stessero parlando di qualcosa che riguarda me, ma caccio via questa idea dalla mente.
Nello stesso momento Salvatore fa il suo ingresso in cortile e sgrano gli occhi vedendo che è accompagnato da Giulio, hanno seriamente fatto amicizia? Beh, che mi aspettavo. Entro nel campo visivo del mio ex e vedo che sta venendo nella la mia direzione, così io stringo d'istinto la mano di Elia, che prontamente si gira verso loro, capendo cosa sta succedendo.
- Ciao Ellie- Salvatore mi sorride dolcemente, mentre Giulio rimane abbastanza dietro, in disparte, a guardarsi il telefonino.
- Cosa vuoi da me?- chiedo acida, non voglio che mi parli, non abbiamo nulla da dirci.
- Puoi smetterla solo per un attimo di essere così ostile con me?!- chiede sospirando debolmente - Io non voglio farti nulla di male-.
- No? Dovrei fidarmi di te, scusa?- rido senza umorismo - Dopo tutto quello che mi hai fatto? Non esiste!-.
- Sono cambiato, Ellie.- sbuffa - Non sono lo stesso di allora. Ho superato quel periodo, ora sono un ragazzo nuovo e mi piacerebbe dimostrartelo-.
- Non sembrerebbe che sei cambiato, visto la gente che frequenti- indico Giulio con un cenno della testa, nessuna persona con la testa sulle spalle frequenterebbe gente come il biondo.
- Perché? Giulio mi sembra a posto, mi ha subito accolto nella vostra classe.- risponde prontamente il mio ex, con un calma disarmante - Forza Ellie, dammi l'opportunità di conoscerti nuovamente, come amici-.
Ma che sta dicendo? Come crede di cancellare tutto quello che è successo tra noi, così? Come crede che sia possibile che io creda che lui sia cambiato e gli dia un'altra possibilità di starmi accanto senza nemmeno una prova che non sia lo stesso di allora? Pensa davvero che sia tutto così semplice?
Faccio per rispondere, ma Elia al mio fianco interviene anticipandomi sul tempo. - Sentimi bene, non ci conosciamo e nemmeno mi interessa farlo, ma devi stare lontano da Ellie. Quello che le hai fatto non si può cancellare con delle stupide scuse che le vuoi rifilare dopo anni. So quanto male le hai fatto e ti giuro che non ti permetterò più che accada. Mi hai capito?-.
Credo di non aver mai visto Elia così freddo e minaccioso. Nasconde un lato fortissimo del suo carattere.
- Tu saresti?- chiede Salvatore al mio amico, inarcando un sopracciglio - Non mi sembra di star parlando con te-.
- Lui è il mio migliore amico e non usare quel tono da superiore con lui, Salvatore.- digrigno i denti per l'urto - Ti conosco abbastanza bene, conosco ogni tua mossa-.
La campanella suona annunciando l'inizio delle lezioni e Salvatore, senza aggiungere altro, raggiunge Giulio ed entra dentro scuola, velocemente, mentre io rimango a fissare un punto indefinito per alcuni secondi, finché Aria ed Elia mi stringono in un abbraccio, cercando di consolarmi.
Sarà dura con Salvatore in classe.
*
Luca's pov
Impreco varie volte e suono il clacson contro chiunque rischia di farmi fare troppo tardi.
Ho pensato molto alle parole di Elia e ho deciso di tornare a scuola per monitorare la situazione. Il fatto che io ed Ellie non stiamo più insieme non significa che voglio le succeda qualcosa di male, voglio stia bene, nonostante mi abbia tradito.
Ci ho provato a dimenticare le foto di lei e Giulio, ma non ce l'ho fatta, è più forte di me. Non riesco a fidarmi delle persone, per me è complicato. A lei ho dato il mio cuore e lei non l'ha custodito, ora so che non la perdonerò mai.
Parcheggio la macchina davanti scuola e corro velocemente dentro. Sono in ritardo di dieci minuti. Per fortuna non abbiamo la Palena alla prima ora, altrimenti mi potevo scordare di entrare.
Saluto velocemente il bidello e arrivo davanti alla mia classe. Prendo un bel respiro e busso forte, facendo così tacere la spiegazione della prof, la quale invita subito ad entrare.
Spalanco la porta e poso immediatamente il mio sguardo su Ellie che, appena vede che sono io, sgrana gli occhi e si sposta i capelli in modo nervoso, tipico di lei. Con un'occhiata rapida vedo che il mio posto è occupato, mi basta poco per capire che dev'essere Salvatore, così gli lancio un'occhiata di fuoco e poi poso lo sguardo sulla prof.
- D'Orso pensavamo si fosse ritirato!- bell'accoglienza. Reprimo una risata sentendo il suo tono sbalordito e scuoto la testa.
- Ho avuto dei problemi. - sto sul vago - Ma ora sono qui-.
Le regalo uno dei miei miglior sorrisi sbilenchi e lei alza gli occhi al cielo.
- Hai il certificato medico?- chiede, abbassandossi gli occhiali sul naso.
- Glielo porto domani, l'ho dimenticato a casa.- mento - Ma comunque non sono stato malato-.
- Per oggi ti faccio entrare, ma domani porta il certificato. Siediti, forza- annuisco gentilmente, nonostante abbia voglia di mandarla a quel paese, non posso farmi sbattere fuori, devo stare qua e controllare 'sto bastardo dell'ex di Ellie.
Mi dirigo al mio banco e Salvatore mi sorride, per poi farmi spazio, levando le sue luride cose dalla mia metà del banco.
- Piacere, io sono Salvatore- mi tende la mano, ma io non gliela stringo, così lui la ritrae.
- Non mi interessa fare amicizia- mi siedo con la mia solita poca grazia e sposto leggermente la sedia indietro, cercando di sentire i commenti di Ellie sul mio ritorno, ma rimane zitta, ed Aria fa lo stesso.
Non si fidano a parlare ora, sanno bene che le sentirei.
È complicato stare accanto a Salvatore senza pensare a quello che ha fatto ad Ellie. Nessuna donna va trattata così, ma che uomo è?
Stringo i pugni nervosamente e cerco di pensare ad altro, cerco di ignorare i movimenti della persona accanto a me.
Devo stare calmo, sono qua per proteggere Ellie, non posso mandare tutto a monte.
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