Elia's pov

Parcheggio il booster davanti al palazzo di Luca e scendo velocemente. È da sabato sera che non faccio altro che pensare a ciò che Ellie mi ha raccontato, non riesco a credere a tutto quello che ha dovuto subirsi. E ora, come se non bastasse, il suo ex è tornato nella sua vita.

Ellie cerca sempre di apparire forte, ma ormai la conosco bene e so quando sta per crollare a pezzi. L'ho vista cadere in mille brandelli quando Luca è stato sparato, nonostante fingesse che non stesse poi così male, la vedo distrutta da quando Luca l'ha mollata dandole della bugiarda e della traditrice e ho visto il terrore nei suoi occhi sabato sera e stamattina. Quando alla seconda ora mi ha raggiunto dove sempre, sulla nostra pietra nascosta da un oleandro, per fumare la nostra canna, ho capito immediatamente che non era tranquilla, era nervosa, non smetteva di tirare il maglioncino blu verso il basso, rischiando di slabbrarlo. Quando le ho chiesto cosa le fosse successo è scoppiata a piangere tra le mie braccia, disperatamente, dicendomi che era tornato nella sua vita. Inizialmente credetti stesse parlando di Luca, ma non aveva senso la sua disperazione, perciò ho fatto due più due e ho inteso stesse parlando di Salvatore.

Sapendo tutto quello che quel verme le ha fatto passare, non posso stare con le mani in mano. Devo assolutamente parlarne con Luca, perché è l'unico che può proteggerla e perché sono sicuro che vorrebbe essere messo al corrente di tutto ciò.

Sarà testardo, stupidamente orgoglioso, ma so quanto ama Ellie e quanto anche lui stia soffrendo, nonostante metta sempre su sull'atteggiamento da strafottente.

Scendo dal mio motorino ed entro velocemente nel palazzo di Luca, per poi salire su, fino al suo appartamento, non vedendo l'ora di parlargli di tutto.

Suono al campanello insistentemente, sapendo così di farlo innervosire, infatti lo sento imprecare da dentro in tempo record, scatenando una mia risata.

La porta si apre immediatamente e alza gli occhi al cielo, reprimendo un sorriso spontaneo, appena vede che sono io.

- Lo so che ormai litighiamo sempre, ma sei mio fratello e ho bisogno di parlarti- esordisco sorridendo, passandomi la mano tra i dreads colorati.

Si sposta dalla porta e mi fa segno di accomodarmi. - Entra, scemo- non me lo faccio ripetere due volte e faccio come mi ha detto.

L'odore di erba mi si insinua immediatamente nelle narici e questo mi fa capire che Luca ha passato tutta la mattina a casa da solo.

- Qual buon vento ti porta?- si siede sulla poltrona e io mi accomodo nel divano, accanto a lui.

- Luca, è successa una cosa ad Ellie- sussulta sentendo le mie parole e smette di girare la cartina che ha tra le mani, alzando lo sguardo verso il mio.

- Cosa le è successo?- quasi urla - Sta male?-.

Sorrido inconsciamente davanti al suo atteggiamento preoccupato e scuoto la testa in segno di diniego. - Non fisicamente... Luca, devo parlarti del suo passato. Lo so, forse toccherebbe a lei, ma in questo momento non vi parlate e io sono seriamente in pensiero perché il suo passato è tornato nella sua vita-.

Lui annuisce completamente rapito e si accede la canna, aspirando. - Ti ascolto, Dref-.

Un sorriso spunta sulla mie labbra automaticamente sentendolo chiamarmi con il mio nome d'arte, so che per lui è un modo per mettere una pietra sopra ai litigi che abbiamo affrontato ultimamente, perché sa quanto io tenga al sogno di diventare un rapper, proprio come lui.

- Allora Luca, l'ex di Ellie è tornato nella sua vita...- torno serio e noto che lo sguardo del mio migliore amico è diventato di ghiaccio - Lui le ha fatto del male e ora è in classe vostra, lei è terrorizzata-.

- Cosa significa che le ha fatto del male?- si siede meglio sulla poltrona, mettendosi dritto - Mi aveva detto che era stata male per lui, ma non mi ha mai raccontato cosa fosse successo-.

Sospiro debolmente e gli racconta tutto, dall'inizio. Questo è l'unico modo per salvare Ellie, ne sono certo.

*
Ellie's pov 

- Quindi ora stai meglio?- annuisco davanti alla domanda di Elia e aspiro dalla canna, per poi ripassargliela.

Siamo in camera mia, sistemati sul pavimento. Elia ha la schiena appoggiata al muro, mentre io sono coricata per terra con la testa appoggiata sulle sue gambe.

- Sto benissimo, sto fumando erba con il mio migliore amico. - gli sorrido dolcemente e lui mi manda un bacio volante - Hai studiato per la verifica di domani?-.

- In realtà no, ho avuto da fare questo pomeriggio- scrolla le spalle con fare vago e avvicina la canna alle mie labbra, permettendomi di fare un tiro, per poi aspirare lui.

Annuisco capendo che non vuole sicuramente parlarne e decido così di cambiare discorso. - Quindi Aria ti piace?-.

Sgrana gli occhi davanti alla mia domanda e scuote freneticamente la testa. - Ma come ti vengono in mente certe cose?- chiede fingendo che io abbia detto una cosa che non sta né in cielo né in terra - Ovvio che no-.

- No?- chiedo con un tono malizioso - Io invece credo proprio che lei ti piaccia e anche che tu piaccia tantissimo a lei-.

Lui sorride senza riuscire a trattenersi, ma continua a scuotere la testa, volendosi nascondere dietro un dito.

- Tieni- mi passa lo spinello - fuma e zitta, l'erba sta iniziando a fare il suo effetto e per questo stai dicendo un sacco di stronzate-.

Scoppia a ridere e io gli faccio la linguaccia per poi ridere con lui. - Se mia madre tornasse prima da lavoro e sentisse che odore c'è qua mi ammazzerebbe.- sorrido, ma stavolta amaramente - Non tollera nessuna droga da quando è successo tutto il casino con Salvatore-.

- Piccola, tu non sarai mai più sola. Lui sarà pure tornato nella tua vita, l'ordine di restrizione non avrà più valore, ma ci sono io al tuo fianco, non gli permetterò nemmeno di passarti vicino, sarò meglio di uno sbirro.- mi guarda intensamente negli occhi e sento il cuore scaldarsi davanti alle sue parole, così mi alzo e lo stringo forte, volendolo ringraziare per tutto quello che fa per me.

Senza lui ed Aria sarebbe tutto di gran lunga più difficile.