Music (Sasuke & Itachi Song fic Modern AU)
Prompt: Music
Sasuke & Itachi
Song fic Modern AU
Rating: Verde
Canzone citata: Any way you want it di Journey
Sasuke aveva finito di prepararsi in dieci minuti. Ora era lì, a fissarsi pensoso nello specchio del camerino maledicendosi per avere accettato la challenge Incontro al buio. Che poi, già dal nome non prometteva niente di buono. Ma il suo manager aveva insistito nemmeno fosse una questione di vita o di morte.
"Ti serve una sferzata di novità, Sasuke" aveva detto "Ogni cantante sta partecipando alla challenge, il pubblico muore sempre dalla voglia di scoprire il duetto improvvisato e la reazione dei due artisti quando si incontrano."
E non prometteva niente di buono nemmeno il brano scelto: Any way you want it di Journey.
Un pezzo rock, e Sasuke era una pop star.
La challenge Incontro al buio prevedeva che i due cantanti studiassero il brano scelto in sedi separate, per poi incontrasi sul palco per la prima volta pochi secondi prima del duetto. La reaction dei due era il pasto preferito del pubblico.
Ma cosa c'entrava un rocker? Glielo avevano appioppato giusto per rovinargli l'immagine, probabilmente era l'altro che aveva bisogno di emergere sfruttando lui. A scapito suo, bella roba!
Sasuke aveva passato la vita per essere al meglio di sé. Sobrio, pulito, senza contrasti o difetti. Era sempre stato l'orgoglio della sua famiglia e degli amici. Una vita lineare, senza intoppi, e il successo era arrivato sulla stessa lunghezza d'onda.
Sasuke era colui che la gente voleva vedere, le sue canzoni avevano le parole che tutti volevano ascoltare. Le melodie non si schieravano mai con un genere estremo. Niente donne, nessun legame, niente alcol o droga. Insomma, il fidanzato ideale. Non era stato proprio il suo manager a dirgli che niente appartiene più all'autore se vuole conquistarsi il pubblico?
Aveva lanciato un'occhiata bieca alla chitarra elettrica che stava per impugnare, come avrebbe potuto adattarsi alla sua camicia di seta grigio scuro, alla catenina d'argento e al suo viso semplice e senza un filo di trucco?
Lui e Itachi avevano scoperto il loro talento musicale praticamente in fasce, avevano preso dal padre che dava loro lezioni personalizzate, entrambi avevano iniziato con canto e pianoforte. Ma poi Itachi si era fatto stregare dal fascino delle corde, quelle peggiori, che il padre non considerava neanche degne di essere uno strumento. Si era fatto crescere il capelli, tornava a casa con rossetti di tutti i colori, smalto nero e spunzoni su scarpe e vestiti che sembravano armi. Non usciva senza chili di mascara, cipria e lenti posticce di tutti i colori.
"Itachi, questo è l'ultimo avvertimento" lo aveva minacciato il padre durante l'ultima lezione che i due fratelli avevano seguito insieme "Metti la testa a posto entro stasera o non sarai più mio figlio. Stai rovinando l'immagine della famiglia."
L'ultima volta che Sasuke lo aveva visto, tre anni fa.
Beh, Sasuke avrebbe dovuto immaginarselo che sarebbe finita così. Itachi era sempre stato diverso, difettoso, con le idee diverse da tutto il resto del mondo. Era arrivato a diciott'anni senza essersi fatto uno straccio di amico, ma sembrava non interessagli. Fino a una certa età, la mamma aveva cercato di spingerlo a uscire e a partecipare a eventi e feste, ma niente; Itachi restava la solita mummia sempre con la testa nei libri e nella sua idea di musica.
Dopo aver preso tutti dieci a scuola e aver curato il suo stile da artista fuori di testa, a Itachi non serviva altro. Se il mondo fosse saltato per aria non se ne sarebbe neanche accorto.
"Secondo me è anche gay" aveva commentato il papà disgustato mentre guardavano un'esibizione di Itachi in tivù.
"No, tesoro, io credo sia autistico" la mamma sempre accondiscendente "Se me ne fossi accorta in tempo lo avrei fatto curare."
Sasuke era balzato infastidito dal divano stufo di questi discorsi. Itachi aveva una voce anche meglio della sua e nessuno ci aveva speso una parola.
Ma tant'è, da quella sera Itachi non era stato più nominato o seguito in tivù.
ON AIR.
Era il momento di farsi sbranare dal pubblico. Sasuke aveva afferrato la chitarra e infilato la porta, continuare a rimuginare non lo avrebbe aiutato. Aveva studiato il pezzo alla perfezione, non serviva altro. La famiglia e gli amici lo stavano seguendo da casa, come sempre. Ora doveva procedere a testa alta.
Artista numero uno: Sasuke Uchiha!
Come da accordi, era entrato dalla parte sinistra del palco. Sasuke non aveva visto l'origine dello scroscio di applausi che lo aveva accolto, mai come quella volta aveva ringraziato le luci puntate in faccia che non lo facevano vedere più in là del suo naso.
Artista numero due...
Il presentatore si era arrestato per tenere il pubblico sulle spine. Anche Sasuke non era tranquillo, stavolta non procedeva come sempre, era previsto un colpo di scena. Sasuke aveva deglutito mentre il tremito gli si impadroniva delle gambe. Non sapeva dove guardare.
Testa alta. Si era voltato verso il muro di luce che aveva davanti.
Fischi, urla. Un branco di animali famelici in attesa della preda.
Sasuke si era spinto l'auricolare più in profondità con la speranza di smorzarli. Tutto inutile.
Artista numero due... Itachi Uchiha!
Delirio. Il pubblico sapeva che erano fratelli e che non andavano d'accordo. Non avevano iniziato e già volava di tutto, addirittura un reggiseno era atterrato vicino ai piedi di Sasuke. Gente come Itachi ammaestrava il pubblico a essere così scostumato.
Reaction assicurata, maledetti! Oggigiorno per fare spettacolo serviva per forza il sangue.
Sasuke si era sentito sbiancare, non aveva il coraggio di guardare il fenomeno da baraccone che gli si avvicinava da destra. Con la coda dell'occhio vedeva luccicare qualcosa e non era buon segno.
"Otouto, che sorpresa!"
Sasuke lo aveva dovuto guardare per forza. Itachi gli sorrideva, aveva un rossetto verde ripassato con la matita nera, la maglia aderente dello stesso colore. Giacca e pantaloni di pelle, punte di tre centimetri su scarpe, guanti e collare. Come diavolo avrebbe fatto a cantare senza conficcarsele in gola? Occhi truccati e lenti rosso fuoco. La chitarra di Itachi era uno strato di lustrini argentati.
Sasuke sapeva che Itachi si sarebbe monopolizzato tutta l'attenzione, come sempre.
"Itachi" Sasuke aveva sibilato tra i denti, gli occhi ridotti a due fessure "Ti sei messo in testa di rovinare anche la mia di reputazione? Sei invidioso del mio successo e mi devi affossare?"
Sasuke stringeva i pugni, ma Any way you want it era partita all'improvviso per soffocare le loro parole trasmesse a microfoni aperti. Non si poteva rischiare una scazzottata in diretta.
L'introduzione era da fare insieme. A Sasuke non era rimasto che svuotare la mente e raggiungere il microfono.
Any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
Il brano partiva in quarta, attacco perfetto, note a tempo, contralto riuscito. Gli effetti delle luci erano strani ma suggestivi, Sasuke ne era colpito. Lui era stato illuminato di viola, Itachi di arancione.
Ora toccava a lui, Sasuke fingeva che alla sua destra non ci fosse nessuno. Il cuore aveva finalmente smesso di martellargli.
She loves to laugh
She loves to sing
She does everything
She loves to move
She loves to groove
She loves the lovin' things
Ooh, all night, all night
Oh, every night
So hold tight, hold tight
Ooh baby, hold tight
Itachi lo aveva accompagnato in modo impeccabile con lo strumento tanto odiato dal padre. Chissà cosa stavano pensando a casa?
Di nuovo insieme.
Oh, she said
Any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
She said, any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
Sasuke continuava a guardare avanti, ma si era sentito addosso lo sguardo di Itachi. Un boato dal pubblico, le strofe in contemporanea erano quelle più apprezzate.
Ma ora toccava a Itachi, Sasuke si preparava a scomparire nella sua ombra.
I was alone
I never knew
What good love could do
Ooh, then we touched
Then we sang
About the lovin' things
Ooh, all night, all night
Oh, every night
So hold tight, hold tight
Ooh baby, hold tight
Due voci e due stili diversi, ma il pubblico non aveva preferenze. Seguiva la musica trascinato da quei due fratelli che non avevano mai condiviso un momento di successo. Nessuno offuscava l'altro, le due melodie di prendevano per mano.
Ancora insieme, Sasuke si era girato verso Itachi. Uno sguardo d'intesa prima di attaccare il ritornello.
Oh, she said
Any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
I said, any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
Si erano sorrisi, quella canzone non sarebbe mai stata interpretata meglio. Mai più. Era la loro. Mani alle corde, ora era arrivato ilo momento di salire in alto. Insieme.
She said ohh, hold on, hold on, hold on
Sasuke adorava quello strumentale, lui e Itachi erano diventati una cosa sola. Gli effetti luminosi avevano seguito le loro sensazioni, viola e arancione di erano uniti per diventare blu. Il colore aveva inondato il pubblico, il muro di luce era abbattuto e Sasuke li vedeva per la prima volta.
Nessun predatore pronto scannarli, facce felici di vedere due fratelli finalmente insieme. Molti ballavano, coppie si baciavano. Bambini e genitori che seguivano il tempo con le mani.
Oh, she said any way you want it
That's the way you need it
Any way you want it
X 8
Otto volte per stare insieme, in barba a chi non li apprezzava. Otto volte per dimostrare a tutti che le differenze possono andare d'accordo e completarsi per creare qualcosa di unico.
Otto volte per fregarsene di chi non fosse stato d'accordo.
Sasuke piangeva di gioia, quanto gli era mancato il suo Nii – san!
Come in tutti i brani degli anni Ottanta, il volume si abbassava lentamente fino a sparire, loro non avevano dovuto fare niente, ci aveva pensato il fonico.
Si erano abbracciati, il manager di Sasuke era arrivato per consegnare loro un mazzo di calendule, i fiori del perdono.
"Ti voglio bene, Nii – san."
"Anche io, Otouto."
"Non andartene mai più."
"Scherzi? Abbiamo appena iniziato a esibirci insieme. Questo è quello che ci serve."
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro