La morte di Salvatore...
[TERRA, ANNO 2104]
(NON FATEMI TROPPE DOMANDE SULLA SHIP OK? OK.)
MikeShowsha's pov
DIO SANTO. cosa sto facendo della mia vita?
Tutto il giorno a sistemare documenti in un ufficio polveroso.
Da quando è finita la guerra questo mondo sembra essersi dimenticato di tutti.
Mi chiamo Federico, ho 24 anni e sgobbo da mattina a sera per potermi pagare la tassa universitaria.
Il presidente Denaro è un grand figlio di puttana.
Lì tutto felice negli sponsor e sulle pubblicità nelle pubblicità mentre saluta noi poveri.
Altro che Hunger Games.
<<Votatemi e tutti saranno ricompensati >>
Certo, certo, e io ci credo, infatti ne stiamo pagando le conseguenze.
"Oh cugino, muoviti, abbiamo un corso tra poco"Mi risveglia dai pensieri Matteo, mio cugino della mia stessa età.
"Aiutami, Non ho ancora finito!!!"Dico mentre riordino in ordine alfabetico le scartoffie.
"Ma cazzo te ne frega, andiamo Fede"Mi prende per il braccio e mi trascina via dall'ufficio.
Arriviamo davanti l'ascensore già occupato.
Matteo sbuffa guardando l'ora.
Sono distrutto, ho bisogno di aria...
L'ascensore arriva al nostro piano fa quel suono TINNN.
Che giuro odio da morire.
Cosa farei per sbarazzarmi di quel suono.
L'ascensore si apre e davanti a noi ci appare un uomo accompagnato da due tizi palestrati.
Molto più basso di me e indossa gli occhiali.
Lo guardo male, VIP del cazzo.
"Scusate, possiamo parlare con qualcuno? "Ci chiede il tizio.
"No, è che il nostro turno è finito e -"Inizia Matteo ma viene subito interrotto dallo sguardo assassino di uno dei due tizi.
Mamma mia...
"Chi cercate? "Chiedo mentre reggo la mia tracolla.
"Il responsabile... "
Mi guardo in giro.
"Come vede ci siamo solo io e lui, non siamo responsabili e non possiamo aiutarla "Dico diretto.
Sono davvero stanco.
Voglio bere da Starbucks okay?
Il nano si toglie gli occhiali.
Rimango pietrificato.
È... È il presidente.
Ho appena preso per il culo il presidente.
"Mi piace la tua grinta, qual'è il tuo lavoro? "Mi chiede.
"...impiegato part time... "
"Signor presidente, se non ci sono i responsabili possiamo anche andare"Dice uno dei tizi.
"No no, voglio farmi fare il tour da questo ragazzo, sempre se non ti dispiace"
Matteo mi guarda e io scuoto la testa.
"Va bene, come preferisce..."Dico.
"Federico, ci sentiamo, okay?"
Annuisco mentre Matteo scende insieme ai Tizi.
Da solo con... Con lui.
'Sta testa di cazzo.
"Cosa vuole... Vuole vedere?"Chiedo.
"Dove lavori? "Chiede.
Cerco la chiave del mio disgustoso ufficio.
Apro la porta.
Merda mi sono dimenticato di documenti messi a caso.
"Mi perdoni il disordine ero di... Di fretta"dico. Non so perché sto balbettando di fronte a sto coglione.
"Tranquillo, hai una famiglia da mantenere? "Mi chiede.
Stringo i pugni.
"No, ho perso i miei genitori tre anni fa, erano due militari che hanno combattuto e sono caduti in battaglia, l'unico famigliare che mi rimane è mio cugino..."Dico freddo.
"Mi dispiace per la tua perdità... Federico"dice leggendo il cartellino attaccato al taschino della camicia.
"Dispiace anche a me "Dico.
Il presidente è sposato, ha una bella vita é giovane ma ha già una bella vita.
Che merda.
Ha troppi soldi.
Se solo li distribuisse sarebbe meglio.
"Da quanto è sposato? "Chiedo mentre guardo che gioca con la sua fede.
"Da qualche mesetto"Dice vago.
Wow.
"Bene, vuole vedere altro? "
"Sì, certo... "Dice mentre sposto tutto in un raccoglitore.
Strano ma vorrei essere in qualunque posto in questo momento, per fino all'Università piuttosto di stare con 'sto nano che non posso ne anche neanche mandare a fanculo perché.... Indovinate????? È il presidente.
Gli apro la porta e gli mostro l'ufficio del responsabile, l'area svago e minchiate.
Guardo l'ora.
Perfetto ho perso il mio primo corso in tutti questi anni.
Vabbè.
"Domani mattina ritornerò qua, spero ci sarai "Dice.
"Domani... Sono occupato, non lavoro, lavoro il pomeriggio "Annuisce.
"Bene, piacere Federico, io sono Il presidente Dexter o Denaro ma è uguale"Sorrido e gli stringo la mano.
"Federico Betti"Dico.
Inizio ad incamminarmi verso l'ascensore.
Chiamo l'ascensore e attendo quel rumoroso ascensore.
Entriamo nell'ascensore.
<<GARA DI NUOTO, VENITE IN TANTI AD ASSISTERVI >>Dice la radio.
"Ci andrai? "Mi chiede.
Certo che sì ma non come spettatore...
"Sì... "dico.
"Ci sarò anche io, è bello vedere giovani che gareggiano... "
Sono ancora in tempo per cambiare idea, vero?????
Pultroppo no.
Rimaniamo in silenzio a guardarci le scarpe.
Diciamo che non mi aspettavo che il presidente portasse le Vans a lavoro.
Io indosso le Jordan e in teoria non dovrei nemmeno.
Ormai avrete già capito come sono fatto un pochino.
"Le Vans? "Chiedo.
Mi guarda e poi si guarda le scarpe.
"Ahh... Queste dici? Non mi piacciono i mocassini, sono troppo fastidiosi "dice ridendo.
Che risata psicopatica.
Mi trattengo dal ridere.
La mia è peggio.
Quando arriviamo all'atrio ci sono i tizi che lo attendono.
"Arrivederci... "Dico al presidente.
"Arrivederla Federico "Vado da Ambra che è una mia amica che lavora come segreteria.
"È... È il presidente, Tu hai parlato con il presidente!! "Dice Ambra.
"Sai che roba... "
Mi guarda a bocca aperta e io gliela chiudo delicatamente.
"Le zanzare potrebbero entrare"Dico.
Alza gli occhi al cielo.
Il presidente ci raggiunge.
"Volevo prendere un appuntamento con i vostri responsabili, se è possibile "
Ambra si mette al computer.
"Subito"Dice.
Lascio le chiavi dell'ufficio ad Ambra e mi dirigo fuori dal palazzo.
Finalmente.
[MARTE, ANNO 2104]
Giuseppe's pov
Dopo ore d'agonia passate a subire test ne sono uscito vivo...
Mi siedo sul pavimento pregando che gli altri ne escano vivi.
"DETENUTO VEGAS"Mi alzo e guardo la guardia aliena.
"Mi dica"
Un alieno porta in spalle Salvatore .
Entrano nella cella e poggiano Salvatore privo di sensi, pallidissimo.
Il mio cuore perde un colpo.
Mi inginocchio per vedere se il suo cuore batte ancora.
Nulla.
Controllo il polso.
Nulla.
Ha i capelli biondi.
Lo scuoto.
"Salvatore... SALVATORE!! "Niente.
Gli pratico il massaggio cardiaco.
Nulla.
Non può lasciarmi.
Non adesso.
Inizio a piangere.
Gli accarezzo la guancia.
Non voglio minimamente pensare a fatto che non potrò più sentire la sua voce.
Promisi a sua madre che mi sarei occupato di lui.
Inizio a fare la respirazione bocca a bocca.
Nessun risultato.
Non può morire.
Non può essere morto.
CONTINUA...
...
....
.....
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