ASPE, ASPE... FOTTITI.
...
Una volta in camera Giuseppe mi butta sul letto.
Inizio a piangere evitando di guardalo.
Voglio solo morire.
Giuseppe mi obbliga a guardarlo.
Le lacrime continuano a scendere.
Non voglio guardarlo.
Si comporta così solo perché è ubriaco e forse anche sotto effetto di droga.
Per un attimo vedo come un istante di debolezza nei suoi occhi.
Vorrei dirgli tante cose adesso.
Mi ritornano in mente i flashback di quando eravamo piccoli e lui mi metteva sulle sue spalle mentre teneva anche la nostra sorellina in mano...
Di quando insieme ci occupavamo della piccola prima della malattia che la uccise.
Dell'annuncio della morte dei nostri genitori morti in guerra.
Delle volte che lui rimaneva a casa con me quando ero ammalato e perciò perdeva il giorno di paga.
Come può essere diventato così?
Il mio fratellone...
"Ti prego, non farmi...non farmi questo... "Dico tra singhiozzi.
Mi fissa dritto negli occhi.
Mi lascia il polso e si mette una mano sugli occhi.
Inizia a singhiozzare.
Mi siedo accanto a lui cercando ad asciugarmi le lacrime e lo abbraccio.
Lui piange sulla mia spalla mente continua a chiedermi perdono.
So che non sarebbe mai riuscito a toccarmi, non in quel modo...
Non lo vedevo piangere dalla morte di mamma e papà.
"È... È tutto okay, ti prego, smettila chi chiedermi scusa... "
Il livido che mi ha procurato ieri fa ancora male.
Lui mi guarda il braccio.
"Aspettami qua"
Annuisco mentre lo vedo uscire dalla stanza.
Ritorna con una pomata.
Mentre me la mette dice
"Sei liberissimo di denunciarmi, lo sai? "
Lo guardo.
PERCHÉ NO? QUESTO STRONZO MI HA ROVINATO LA VITA...
Eppure non trovo tutto questo risentimento verso di lui.
Sono strano, non criticatemi ma non voglio trovarmi da solo senza famigliari. La vita fa già abbastanza schifo.
"Non lo farò... "Dico deciso.
"Cosa? "Chiede.
"Hai capito bene "Dico.
"Ti fidi di me? "
"Anche se ti denunciassi non verresti arrestato... "
"Tu sei matto"
"Tu no? Malato psicopatico e adesso aggiungerò anche stupratore "
"Sono impazzito, okay lo ammetto, quando bevo non sono molto lucido..."
"Giura? Non l'ho mai notato..."
"Andiamo... Okay mi farò vedere da qualcuno... "
"E potrò tornare a casa quando voglio? "
"No"dice.
"Ma... "
"Se mi dici dove e con ci stai mi va benissimo "
"...Giuseppe, ho 19 anni... "
"Non mi importa, vivi sotto il mio stesso tetto e il maggiore sono io"
"Ma... Okay... "Dico.
Sospiro e lui mi pizzica affettuosamente la guancia.
"Andiamo Salvo... "Dice sorridendomi.
"Tu non puoi essere così tutti i giorni? Il fratello protettivo e dolce che sei sempre stato? Perché ti rovini con l'alcol e i stupefacenti? "Chiedo.
"...Cose private Salvatore, sono successe un sacco di cose durante la tua assenza e poi ti credevo morto..."Dice.
"Tutti ci credevano morti... Purtroppo, in ogni caso, ho una brutta sensazione... "Dico.
"In che senso? "
.
.
.
(Non lo saprete mai, o meglio, non adesso c:)
Sascha's pov
I miei corsi sono terminati per oggi grazie al cielo.
Voglio tornare a casa e vedere Stefano.
Mi manca troppo.
Salgo sull'autobus, sono le 17 e quindi non c'è molta gente.
Mi siedo al primo posto e inizio a controllare i miei appunti.
"Posso sedermi? "Mi chiede una ragazza "levo lo zaino e annuisco.
Continuo a leggere i miei appunti e ogni tanto guardo fuori il finestrino.
Stefano mi ha detto che cinque anni fa ,questa zona era un area militare.
Tante persone della fascia d'età oltre 30-50 È morta in questa guerra.
Quindi adesso non è raro vedere tanti orfani.
Il presidente che c'era allora era un idiota senza cervello.
Ha mandato alla morte un sacco di persone.
L'hanno ucciso.
Quando fui rapito i miei ancora non erano militari, mio padre era un operaio mia madre un impiegata.
Dopo di che nacque anche mio fratello minore a distanza di un anno.
Poi dopo cosa successe ai miei esattamente o A mio fratello è mistero per me...
"Ehi... Ehi"Inizia la ragazza accanto a me.
Ha i capelli rossi e gli occhi verdi.
È alta e magra.
"Sì? "Chiedo.
"Guardati attorno... "Dice.
Mi guardo attorno perplesso.
Un vecchietto sfoglia il giornale, c'è un bambino con la mamma probabilmente e alcuni alunni che hanno frequentato il mio stesso corso.
"Questo non è un mondo normale, qua tutti siamo obbligati a sottostare a regole su regole... "Mi sussurra.
"Devo scendere"Dico schiacciando il campanello per la fermata.
"Sappi solo che tutto ciò che conosci non esisterà più, unisciti al nostro Clan e ti salverai dalla distruzione... "
Mi consegna un volantino e io scendo.
Il Clan della Salvezza,
Unisciti alla nostra causa!
PER LA LIBERTÀ!!!!!
...
Loro non sanno cosa vuol dire prigionia.
Essere comandato a bacchetta senza poter dire nulla.
Essere legato e lavorare come degli schiavi da mattina a sera.
Arrivo casa e la apro.
Sul tavolino nel salotto c'è un mazzo di rose.
"Per Sascha,
Ti amo.
Stefano. "
Sorrido e accarezzo quei fiori che ho visto solo in foto.
Sono rosse.
Sono magnifiche.
Cerco un vaso vuoto e ci metto l'acqua.
Poi ci infilo le rose.
Stefano deve essere a corso.
Sento la porta aprirsi ed entra la sorella di Stefano, Elisa.
"Ehilà, sei appena tornato? "Mi chiede.
Annuisco.
Arriva in salotto..
"Dio che belle, per chi sono? "Chiede.
"Per me..."Dico arrossendo.
"Che romantico ...chi è stato? "
"Stefano... "Elisa ride.
"Checcarino, è ai corsi, no? "annuisco.
Lei poggia la borsa sul tavolo e mi aiuta a infilare le rose nel vaso.
"Elisa, posso chiederti una cosa?"chiedo.
"Dimmi "Dice.
"Pensi di trovarti rinchiusa o obbligata a seguire qualcosa in qualche modo? "Ci pensa prima di rispondermi.
"No, siamo liberi di fare quello che vogliamo, le leggi esistono, se le segui bene, se non le segui ne paghi le conseguenze, uccidere per esempio è eticamente inaccettabile, nessuno ha il dritto di finire la vita di qualcun'altro, guarda la guerra mondiale che abbiamo affrontato qualche anno fa, per quale stupido motivo? Delle teste di cazzo che volevano la loro cosidetta libertà... Sono scoppiate guerre interne in vari paesi del mondo, mezza Europa è letteralmente deceduta, è morta la metà della popolazione terrestre, incredibile... "
In poche parole quella ragazza vuole riproporre una guerra.
"Se qualcuno volesse di nuovo distrugge quello che già è stato distrutto non può essere che un mostro... Le cose stanno cambiando, adesso anche ai bambini insegnano il lottare conto le pazzie... "
"Tipo? "
"Auto-difesa è una materia disciplinare... È meglio così... I bambini devono sapere come difendersi, tanti sono orfani affidati ad altri orfani, insomma un casino... "
"Orfani affidati ad altri orfani? "
"Stefano ti avrà detto che 1 bambino su due é orfano, ma anche noi ragazzi, 6 ragazzi su 10 sono cresciuti senza genitori, hanno sterminato i nostri genitori... Federico, un amico di Stefano, insieme a suo cugino si occupano di alcuni bambini orfani insieme ad altri, il governo aiuta grazie al cielo nonostante i grandi squilibri economici e sociali che ci sono... Chi vuole ribaltare tutto ciò è un matto, ci vuole tempo, tutto qui..."dice.
Guardo la foto di Elisa e Stefano quando erano piccoli.
"È bello vedere che Stefano si sia innamorato, è fantastico... Sono felicissima per entrambi "Dice.
Le sorrido.
Se Stefano è quello che è in gran parte è grazie a sua sorella.
"Non ti ringrazierò mai abbastanza per avermi accolto come uno di famiglia... "Dico.
"Beh, sei un essere umano come noi, e poi se Stefano ti ha regalato addirittura delle rose vuol dire che davvero ci tiene a te"Dice.
Prendo l'opuscolo e lo taglio in mille pezzi per buttarli via nel cestino.
*giorno dopo*
Calvin's pov
Sono le 7 di mattina e io mi sto lavando i denti.
Sento la porta di casa suonare.
Mentre spazzolo ancora i denti vado ad aprire la porta.
"Sì? "Chiedo.
Sono due tizi in giacca e cravatta, polizia.
"Lei è Calvin Vail? "Annuisco.
"abbiamo trovato un corpo che potrebbe essere di-"Lo blocco subito.
Vado in bagno e mi lavo la faccia. Ritorno all'ingresso.
"Di chi scusate ?"Chiedo.
"Darren Mattew Smith"
No.
No.
Non è lui.
"Impossibile... "Dico.
"Venga con noi"Dice quasi dispiaciuto.
Indosso i pantaloni della tuta, una maglietta enorme e i miei capelli sono inguardabili.
Mi faccio un mini codino e indosso le prime scarpe che trovo.
"Andiamo "Dico.
Non è lui.
Impossibile.
Quello stronzo è immortale.
CONTINUA...
OHOH È ENTRATA SABRINA.
PER CHI NON LO AVESSE CAPITO.
HIHIHIH.
Ora vadu.
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