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Capitolo 6

Il giorno seguente ebbi un altro "attacco". Quella volta era più serio e a Julian ci vollero parecchi minuti per farmi tornare.
-Forse non dovrei andare al lavoro oggi, è meglio che ti faccia compagnia- disse Julian porgendomi una tazza di tè caldo ai mirtilli.
-No, non voglio che perdi una giornata di lavoro per stare apposta con me-.
-Sicura?-.
Annuii e lui sorrise, vestendosi e uscendo di casa.
Quando fui sola sospirai: non ne potevo più, volevo solo che tutto finisse. In bene possibilmente.
Sorseggiai il tè e accesi la televisione: il telegiornale parlava di alcuni incidenti stradali successi a Russel Square.
Passai la mattina a lavorare da casa, feci qualche ricerca per lavoro e mi riposai.
All'impegno però...
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POV Julian

Arrivai al lavoro in perfetto orario, come sempre. Alla mia scrivania trovai alcuni fascicoli inerenti al caso a cui stavo lavorando e iniziai a compilarli.
Lo ammetto, quella era la parte più noiosa del mio lavoro, ma qualcuno deve pur farlo.
-Ehy Julian! C'è qualcuno che vuole parlare con te- disse il mio collega, lasciandomi in compagnia di un ragazzo: era quello che aveva parlato con Cait la sera prima.
-Sì che c'è?- chiesi senza alzare la testa dall'ennesimo fascicolo.
-Mi conosci no? Sono Dan Denver-.
-Sì e quindi? Se non è niente di importante puoi anche andartene-.
Mamma mia che nervoso che mi dava quel ragazzo!
-Ascolta, te lo dirò solo una volta- disse chinandosi in avanti sulla scrivania -Caitlin è mia e non voglio avere nessuno che mi intralci. Sono stato chiaro?!-.
Ma stava scherzando?! Veramente credeva di venire da me e costringermi a stare lontano da lei?!
-Temo di non aver capito, che hai detto?- dissi alzando lo sguardo.
-Non fare il finto tonto, hai capito benissimo. Sta lontano da lei!-.
-Non venirmi a dire quello che devo fare!- urlai alzandomi in piedi.
-Posso invece, insignificante umano!-. I suoi occhi puntarono i miei e caddi a terra, in preda al dolore.
Lui si avvicinò a me e mi guardò dall'alto: -Il messaggio è chiaro no?-.
E se ne andò, lasciandomi lì. Pensava di avermi spaventato? Neanche per sogno.
Quel pomeriggio stavo uscendo dal lavoro quando sentii dei colleghi discutere su chi dovessero mandare nella zona industriale.
-Non capisci? I miei agenti hanno paura di quella cosa! Hanno paura che li congeli!-.
-Si trova alla IceCube, è normale che faccia freddo-.
-Non hai capito! Si tratta fi una creatura di ghiaccio!-.
A quelle parole il mio cervello si concentrò su una parola sola: Caitlin.
Corsi fuori e presi il primo taxi disponibile. In alcuni minuti ero arrivato alla fabbrica di cubetti di ghiaccio.
Entrai e alla mia destra comparve Dan. Ma che diavolo ci faceva lì?
-Che ci fai qui?!- chiesi.
-Voglio sconfiggere quel metaumano, non voglio che faccia male a delle persone!-.
Sentimmo un rumore e avanzammo nella fabbrica, arrivando nel cortile interno.
Una volta arrivati trovammo Caitlin al centro. O meglio, trovammo Killer Frost.
-Caitlin! Devi ribellarti, non devi farti controllare da lei!- urlai mentre Dan, al mio fianco, assumeva una faccia perplessa.
-Lei non c'è più. Vattene prima che decida di farti del male!- disse puntandomi la mano contro, dalla quale uscì un vapore ghiacciato.
-Coraggio, puoi farcela a ribellarti! Riprendi il controllo Caitlin!-.
-Hai avuto la tua occasione!- e mi colpì con un getto ghiacciato.
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POV Caitlin

Sentivo delle voci, quella di Julian e... Dan!
Ma che ci faceva lì anche lui?!
-Ehy! Se quello che dice è vero, Caitlin se puoi sentirmi ribellati! Non lasciarti soppiantare senza lottare!-.
E all'improvviso mi sentii più forte, in grado di reagire. E così feci.

Ritornai in me stessa: mi trovavo in una fabbrica, tutto intorno era congelato. In lontananza c'era un corpo a terra: oh mio Dio era Julian!
Ignorando Dan che si stava avvicinando corsi da lui. Evidentemente il mio ghiaccio lo aveva colpito in pieno, facendogli male.
-Julian! Mi spiace tantissimo, non immagini quanto!!- dissi buttandomi in ginocchio accanto a lui.
-Va tutto bene, non preoccuparti- disse alzandosi.
-No, non è vero. Io... potevo ucciderti!-.
-Tu no, lei poteva farlo. Va tutto bene Cait. Andiamo a casa-.
E mi incamminai con lui, sentendo lo sguardo ardente e furioso di Dan addosso.

Note:
Probabilmente questo capitolo sarà più corto degli altri, chiedo scusa in anticipo 😔
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye

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