Capitolo 12
L’ansia era alle stelle, persino i muri potevano percepirlo. Forse avevamo trovato il modo di far tornare Barry da noi, ma non eravamo certi al 100% che funzionasse.
-Forse è meglio che il Dottor Wells e Cisco lavorino in pace- disse Iris .
Annuimmo e lasciammo il laboratorio. Julian e Caitlin andarono in hotel a sistemare i loro bagagli, Joe e Iris andarono a casa, mentre io e Wally andammo in camera sua.
(Nota autrice: durante questa scena vi consiglio di ascoltare la canzone “How Does a Moment Last Forever” di Céline Dion, è assolutamente perfetta)
-Tutto questo è incredibilmente frustrante- disse Wally sedendosi sul letto.
-Beh- dissi sedendomi a mia volta -non posso immaginare neanche lontanamente come tu ti senta in questo momento, ma posso assicurarti che andrà tutto bene, mio padre sa quello che fa-.
Sorrise, prendendo la mia mano. -Come fai a rendere tutto così facile?-.
-Sto solo cercando di pensare positivo-. Lo guardai negli occhi: vi leggevo tutta la sua frustrazione, tutta la sua ansia, tutta la sua preoccupazione.
-Beh alla fine ci siamo rivisti di persona, anche se avrei preferito una circostanza migliore-.
-Sì effettivamente… Jesse, pensi mai a quante cose siano successe ultimamente?-.
Annuii. -Sempre, in qualsiasi momento. Ma soprattutto penso che se Zoom non mi avesse mai presa non ti avrei mai conosciuto-.
Mi sorrise e mi diede un dolce e lieve bacio. Nessuno sapeva ancora della nostra relazione e immaginavo che se mio padre lo avesse saputo mi avrebbe rinchiusa in casa.
Ricambiai il bacio e posai le mani sulle sue spalle, spingendolo all’indietro e cadendo su di lui.
Scoppiò a ridere e mi baciò la fronte.
All’improvviso si fece serio; prese la mia mano destra tra le sue e prese a muovere le dita sul polso. Immaginavo cosa poteva aver notato su di esso: su quel polso mi erano rimasti i segni della mia prigionia con Zoom e li avrei portati con me per sempre.
-Ehy, è passato. Sono qui. Quei segni mi ricordano ogni giorno che non devo mai arrendermi, che ogni cosa andrà bene- dissi guardandolo negli occhi.
-Tutto questo… perché noi?-.
-Non lo so, ma sicuramente deve esserci un motivo-.
Posai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi, mentre lui mi stringeva dolcemente con le sue braccia facendomi sentire protetta.
POV Caitlin
Io e Julian tornammo in hotel per sistemare le nostre cose mentre ai Laboratori Star Wells e Cisco stavano cercando di far tornare Barry da noi.
-Certo che mentre siamo stati via ne sono successe di cose- disse Julian ridestandomi dai miei pensieri.
-Sì, è vero…-.
Si sedette sul letto accanto a me.
-Ehy, che c’è? Vedrai che andrà bene, sanno quello che stanno facendo-.
-Questo non lo metto in dubbio, però… - sospirai – Stavo pensando a Dan, a quello che ha detto riguardo al fatto che l’ho rifiutato-.
Mi abbracciò, dandomi un amorevole bacio. -Non pensarci, non riuscirà mai ad avere quello che vuole, né tantomeno te-.
Ricambiai il bacio, mentre una lacrima solitaria scendeva lungo la mia guancia.
-È solo colpa mia, sono stata io ad aiutare a costruire l’acceleratore che poi è esploso, tutto questo è solo causa mia-.
-Caitlin, non puoi addossarti tutta la colpa, non potevi sapere cosa sarebbe successo-.
-Non ho pensato alle conseguenze…-.
-Esattamente-.
Ci voltammo: alla finestra c’era Dan.
-Scusate , non volevo interrompere questo momento, ma tu- indicò Julian- hai qualcosa che mi appartiene-.
Julian, in risposta, si parò davanti a me. -Lei non è qualcosa di tua proprietà-.
Dan ghignò, avvicinandosi. -Povero illuso, credi di riuscire a fermarmi? Sai qual è l’umiliazione peggiore per un uomo? Non riuscire a proteggere la sua femmina-.
E lo colpì con il suo potere. Julian cadde a terra urlando dal dolore, contorcendosi in tutte le posizioni possibili.
-Fermati! Basta ti prego!- urlai mentre le lacrime scendevano copiose dai miei occhi.
-Libera i tuoi poteri Caitlin, difendi il tuo amato-.
Scossi la testa. -No, non posso farlo!-.
Si bloccò e Julian rimase a terra, talmente debole da non riuscire a muoversi.
-Vieni con me, ti aiuterò a controllare il tuo potere. E lui potrà vivere-.
Mi porse la mano. Se l’avessi afferrata sapevo bene che mi avrebbe fatto passare il periodo che avrei etichettato come il peggiore della mia vita… ma almeno Julian si sarebbe salvato e avrebbe avvertito gli altri.
Titubante allungai la mano verso la sua e lui la afferrò immediatamente, sorridendo.
-Lo sapevo che avresti fatto la scelta migliore-.
-C…Cait…- disse Julian provando a muoversi.
-Mi dispiace- dissi con gli occhi velati di lacrime.
POV Julian
Corsi ai Laboratori Star appena possibile, dovevo avvertire immediatamente gli altri. Su una cosa Dan aveva ragione e dovevo ammetterlo: la più grande umiliazione per un uomo è non riuscire a proteggere la sua donna.
-Ragazzi! Ehy!-.
-Finalmente Julian! Barry è appena tornato!-.
E in effetti in mezzo a tutti c’era un ragazzo con la tuta rossa e dorata.
-C’è un problema: Dan ci ha raggiunto in hotel. Ha preso Caitlin.-.
Sussultarono tutti, mentre Iris spiegava brevemente a Barry cos’era successo negli ultimi momenti.
-Dobbiamo salvarla, non possiamo abbandonarla nelle sue mani-.
-Barry, non possiamo affrontare degli alieni da soli!-.
-Hai ragione Cisco. Infatti non saremo da soli-.
Cisco sorrise, capendo a cosa si riferiva Flash.
-Stai pensando a quello che penso io?-.
-Sì. Ci servirà l’aiuto di un uomo verde e amante dell’azione e di una donna che sa trovare chiunque ovunque sia-.
Note:
Ho voluto inserire un momento tra Jesse e Wally in questo capitolo perché secondo me viene dato poco spazio a loro due nella serie tv.
Le cose si stanno facendo interessanti!
Chi sono le due persone che aiuteranno il Team Flash a salvare Caitlin?
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va😊
Bye
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