Capitolo 1
-Non posso credere che tu l'abbia tenuto per te! Avresti dovuto condividere la notizia con tutti!-.
-Esattamente! È una cosa che riguarda anche noi!-.
Urla e ancora urla, mentre il mio cervello si focalizzava su una sola cosa: Julian se ne va.
Quella mattina era arrivato ai Laboratori Star e ci aveva detto che tra un paio di giorni sarebbe partito per Londra.
-Mi hanno offerto un posto che non potevo rifiutare, l'occasione della mia vita!- ribatté lui.
-Da quanto tempo lo sapevi?- chiese Cisco.
-Da qualche giorno...- ammise Julian.
Il mio cervello era totalmente in tilt, non sapevo più cosa pensare. Lui sapeva già da alcuni giorni che se ne sarebbe andato e aveva aspettato l'ultimo minuto per dircelo??
-E hai aspettato fino ad ora?! Pensavi di andartene senza dirci nulla?!- disse Barry.
-Ho dovuto dare una risposta al più presto... È il lavoro perfetto, quello per cui ho studiato tutta la mia vita!-.
-Io trovo che tu sia stato solo egoista- disse Barry e Cisco annuì.
-Ragazzi, non litighiamo, non risolve nulla- cercò di dire Iris, sperando di calmare così la situazione.
-Non preoccuparti, non litigheremo. Me ne vado- disse Julian avvicinandosi alla porta. In pochi minuti se n'era andato.
-Non posso crederci! Lo sapevo, non sarebbe mai cambiato- disse Barry. -E pensare che dopo me lo trovo pure al lavoro. Sarà un miracolo se non scoppieremo a litigare di nuovo. Ehy Cait, tutto ok?-.
Scossi la testa, riprendendomi: più tardi sarei andata da Julian, non volevo che partisse pensando che tutti eravamo contro di lui.
-Sì, mi ero persa un attimo- dissi sorridendo.
~~~~~~
Era ormai tardo pomeriggio quando uscii dai Laboratori Star.
Decisa a compiere ciò che mi ero prefissata quella mattina presi il cellulare e digitai il numero di Julian.
Lui rispose dopo pochi secondi.
-Julian Albert, chi parla?-
-Hey! Sono Caitlin. Ti sto disturbando?-
-Certo che no, che c'è?-
-Ti va di incontrarci? Vorrei parlarti-
-Se anche tu vuoi farmi la ramanzina sulla mia decisone di partire puoi anche risparmiare il tempo-
-No, non voglio parlare di quello. Solo fare due chiacchiere prima che tu parta, tutto qui-
-Va bene. Vediamoci da Spike's tra mezz'ora, va bene? Il tempo di uscire dal lavoro e arrivare-
-Perfetto, a dopo!-
-A dopo-
Chiusi la chiamata e sospirai di sollievo: il primo passo era fatto.
Mentre mi dirigevo verso il bar ero nervosa, sentivo una strana morsa nello stomaco. Una parte di me sapeva che sarebbe andata bene, ma un'altra aveva paura di peggiorare la situazione.
Nemmeno io capivo il perché di quella assurda agitazione, eravamo solo amici dopotutto. Forse era solo il fatto che mi dispiaceva dover tagliare i contatti con lui.
Arrivai da Spike's in anticipo di cinque minuti, così iniziai a prenotare un tavolo e mi sedetti. Quando varcò la porta la morsa nello stomaco si fece ancora più potente, ma al tempo stesso sentivo una sensazione piacevole.
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POV Julian
Varcai la porta di Spike's e la vidi, seduta al tavolo accanto alla finestra. Le sorrisi e mi avvicinai, sedendomi di fronte.
-Ciao, scusa il ritardo, il traffico qui è incredibile- dissi.
-Non importa, capisco bene. Al traffico non ci si abitua mai- disse ridacchiando. Era nervosismo quello che percepivo?
-Cosa ordini? Io prendo una birra bionda-.
-Pure io- disse lei.
In poco tempo arrivarono le nostre bevande. Tra di noi c'era un silenzio assordante, come se nessuno osasse parlare.
-Ecco io... non ti ho chiesto di incontrarci per urlarti contro sul fatto che stai per partire, ma perché voglio che tu sappia che...-.
Alzai lo sguardo: guardava in basso, si stringeva le mani, nervosa.
Poi i suoi occhi puntarono i miei e notai un velo lucido stendersi su di essi.
-Voglio che tu sappia che non la pensiamo tutti così... Io non penso che tu l'abbia fatto per egoismo...-.
Un singhiozzo scosse il suo corpo, mentre cercava invano di fermare le lacrime.
-Ehy, non piangere- dissi avvicinandomi. Istintivamente le asciugai le lacrime con la mano, sentendo una scarica elettrica percorrermi.
-Scusa, penserai che sono una piagnona-.
-Non importa, piangere non ci rende deboli-.
Sorrise, asciugandosi le ultime lacrime.
-Io non voglio che tu te ne vada, Julian. Non voglio dimenticarti, non vederti più quando ci raggiungi ai Laboratori-.
Sospirai e le presi una mano sul tavolo, stringendola leggermente.
Cosa potevo fare? Anche a me dispiaceva moltissimo lasciarla, era sempre stata l'unica a credere veramente che io potessi cambiare, a credere che io fossi un uomo diverso.
E allora decisi che non avevo niente da perdere.
-Vieni con me, a Londra?-.
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POV Caitlin
Rimasi a bocca aperta: a Londra? Con lui?
La parte di me che prima aveva paura ora stava facendo i salti di gioia. Ma era la cosa giusta da fare?
-Non vorrei essere di troppo... Insomma, dovrei trovare un lavoro, una casa...-.
-Beh l'appartamento che ho affittato è grande, ci sono due camere da letto. Una la potresti occupare tu. Per il lavoro, un medico bravo come te non avrà problemi a trovare un impiego. E no, non saresti di troppo-.
Sorrisi. In fondo, cosa avevo da perdere?
-D'accordo-.
Sorrise anche lui e uscimmo dal bar insieme, entrambi felici.
Note:
Lo so, lo so sto scrivendo una Dramione, ma non potevo non pubblicare anche questa storia ❤
Alcune brevi note: non seguo tutti i fatti della serie tv, alcuni personaggi saranno inventati. Si tratta di una Snowbert, una coppia, a mio parere, bellissima❤
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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