Giovedì 29 settembre 2014

Caro diario,
È da due giorni che sono rinchiusa in stanza senza mangiare e uscire dalla stanza, cosa dovrei fare?

~Momo

Momo non usciva più da quella stanza, era diventata depressa.

Aveva chiamato l'infermeria per farsi dare la giustifica, ed era così da due giorni.

Era sempre sul letto a dormire, non aveva voglia di incontrare nessuno.

All'improvviso il cellulare suonò, stava per spegnere il cellulare, quando vide chi fosse.

"Ahn Jae Hyeon"

E ora cosa voleva lui? Pensava lei, era arrabbiata con tutto il mondo in quell'istante, ma decise di rispondere.

"Pronto?"

"Momo~~!! Sono appena tornato dall'America, hai tempo oggi pomeriggio?"

"Oppa, non mi sento bene, facciamo la prossima volta, okay?"

"Peccato che sono già davanti alla tua scuola, ho già ottenuto il permesso di tuo fratello, e il permesso della tua scuola, di non farti frequentare le lezioni di oggi pomeriggio, sono fuori dalla tua stanza, esci"

"Sei impazzito?! Non uscirò manco morta!" Disse, chiudendogli la chiamata in faccia.

A quel punto sentì bussare la porta fortemente.

"Momo, apri!"

"No!"

"Yah! Chiamo tua cognata eh!"

"Cos- NO!"

E si alzò ad aprirgli la porta.

"Non pensavo che avrebbe funzionato di nuovo" disse scherzando.

Dopo essere entrato le disse la verità.

"Non potrei chiamarla comunque, lei è ancora in America" scherzò lui.

"Muori!" Disse lanciandogli un cuscino in faccia.

"Ok ok, vai a prepararti che ti porto in un bel posticino"

"Prossima volta ti uccido veramente"

Lei uscì dal bagno con una maglietta bianca e dei pantaloncini.

"Mettiti qualcosa di elegante, ti porto in un posto molto lussuoso"

E finalmente dopo essersi preparata, uscirono dalla scuola per dirigersi verso l'auto.

Aveva un vestito rosso semplice e non troppo elegante con fuori una spallina nera.

Tutte le ragazze si avvicinarono a lui, dicendo del fatto che fosse bellissimo, fighissimo e molto sexy, senza dando attenzione a Momo.

"Loro si che hanno gusti" disse lui, mentre la fece salire in auto.

"Certo"

In auto Jae-Hyeon chiese "hai ancora questa fobia? Come fai ad andare allora in una scuola con così tante belle ragazze?"

"Si, e sono a-sociale quindi non c'è bisogno di preoccuparsi"

"Ok"

"Ma dove stiamo andando, perché mi hai fatto vestire così?"

"Alla festa dell'agenzia di tuo fratello" disse lui sorridendo.

"Ma cos- Non ci voglio andare!"

"Troppo tardi" disse, parcheggiando davanti all'edificio.

Dopo essere uscito, come un gentiluomo andò ad aprire a Momo.

Che uscì senza accettare la sua mano.

"Ti odio" disse ancora una volta, ed insieme entrarono nel grandissimo edificio.

C'era tantissima gente, tutte persone ricche e grandi imprenditori, chi si congratulava con suo fratello per il bel lavoro che aveva fatto da solo senza il padre, e chi chiacchierava per fare nuove conoscenze.

Era una festa dove partecipavano tutte le persone con cui suo fratello aveva collaborato, e c'era inoltre l'invito ai loro famigliari, infatti c'erano anche le mogli e i figli.

La ragazza si avvicinò al fratello, il quale dopo aver salutato le persona con cui parlava, rivolse lo sguardo a lei.

"La mia sister oggi è davvero bella"

"Mi dici perché hai dato il permesso a Ahn Jae Hyeon di rapirmi?"

"Ci è riuscito? E io che avevo intenzione di chiamare tua cognata"

"Ah. Ah. Ah. Non farmi ridere, so che si trova ancora in America"

"Eh già!" Disse Jae Hyeon avvicinandosi a loro con un drink.

"Dai che ti faccio conoscere i figli di queste persone, dimmi, quali sono i tuoi gusti?"

"No, grazie. Odio i matrimoni combinati" disse, per poi alzare le mani in segno di difesa, per poi avvicinarsi a un tavolo per prendere un drink analcolico.

Dopodiché si avvicinò di nuovo a suo fratello, e lo trovò a parlare con un signore sulla quarantina.

"Chi è questa bella ragazza? La tua fidanzata?" Chiese il signore a Chanyeol.

"Fortunatamente no, haha. È mia sorella Momo, Momo lui è il signor Park"

"Piacere" disse facendo un piccolo inchino.

"Oltre ad essere bella, ha anche una buona educazione, dimmi un po', hai il ragazzo?"

Lei scosse la testa, sorridendo leggermente, poteva essere anche maleducata, ma davanti ai ajusshi (signori) sapeva essere educata.

"Che ne dici se ti presento mio figlio? Credo che abbia più o meno la tua stessa età" e dopo di che, si rivolse verso un ragazzo e lo chiamò.

Arrivato da loro, Momo capì chi era.

"Momo questo è mio figlio Park-"

"Bogum?!" Disse lei, prima che il signor Park potesse finire.

"Momo? Vedo che il tuo ragazzo è anche un imprenditore, bei gusti" disse lui scherzando.

"Non essere maleducato, e poi non è il ragazzo" disse il padre al figlio, per poi scusarsi con loro per il loro comportamento.

"Credo che ci sia stato un malinteso" disse Chanyeol.

"Io sono suo fratello maggiore Park Chan Yeol"

"Ah" disse lui.

"Quindi Jongsuk si è ingelosito per nulla?"

"Cos-" prima che potesse finire, arrivò Jae Hyeon.

"Momo~~!!" Disse lui abbracciandola.

"Oh ciaoo" disse lui vedendo la presenza delle altre persone.

"Yah! Ma sei già ubriaco!" Disse lei sentendo la puzza dell'alcol.

"Scusatemi" disse Chanyeol allontanandosi insieme a Jaehyeon e Momo.

Lo accompagnarono in auto, e Chanyeol chiese al suo autista di accompagnarlo a casa.

"Grazie mille signor Choi" disse, per poi rientrare con sua sorella.

"Non poteva dare un passaggio anche a me?" Chiese lei arrabbiata.

"Eh, no! Oggi è l'anniversario dell'agenzia di papà, quindi devi esserci"

"Ok ok, però non lasciarmi sola, mi annoio"

"Ehm, va bene. Andiamo a salutare le persone" disse facendole l'occhiolino.

Dopo una mezz'ora fu stanca di seguirlo ovunque.

E così si allontanò per andare in bagno, dove incontrò Eun Chan.

La ignorò semplicemente, e dopo essere uscita si avviò al tavolo dove c'erano i soliti drink analcolici.

Dopo una decina di minuti si avvicinò Bogum.

"La brava sorellina non è ancora abbastanza grande per bere le bevande alcoliche?" Chiese lui prendendola in giro.

"Solo che non mi va ubriacarmi come quello lì" disse, riferendosi a JaeHyeon.

"Il tuo ragazzo? Sinceramente non capisco, perché tu non abbia detto a Jongsuk che lui era tuo fratello, volevi farlo ingelosire? Provi qualcosa per lui?" Chiese, dopo aver sorseggiato il suo drink.

"Uno: quello di prima se è il mio ragazzo o meno non sono affari tuoi; due: se mi piaccia o meno Jongsuk non sono neanche questi affar tuoi"

"Io credo che il ragazzo di prima non sia il tuo ragazzo e che a te piace Jongsuk"

"Pensala come vuoi"

"Allora, ti va una sfida? Vediamo che regge meglio l'alcol?"

"Perché dovrei?"

"Perché hai paura di perdere"

Lei odiava le sfide, e odiava ancor di più essere definita fifona, e così accettò la sfida.

Dopo due bicchieri era già ubriaca, e Bogum avendo bevuto già in precedenza 4 bicchieri, anche lui al sesto era per metà ubriaco.

"Uhhhh! Ci sono due stupidi davanti a me!" Disse indicandolo mentre cercava di reggersi in piedi.

"Yah! Io non sono stupido! Guarda che davanti a me ci sono due stupide che mi indicando!" Disse, mentre beveva il settimo bicchiere.

"Non è vero!" Disse avvicinandosi a lui a zig-zag, di certo non si aspettava di inciampare sui propri piedi per poi cadergli addosso.

E neanche fosse tutto calcolato, le loro labbra si unirono, in un semplice bacio.

Allora, non abituatevi a questi doppi aggiornamenti in una settimana ahahha