10. Party(1)
Venerdì 28 ottobre 2014
Caro diario,
Ho deciso che voglio cambiare scuola, o meglio, cambiare città.
Oggi ci sarà l'attesissimo festival, nella quale parteciperanno gli Astro. Poi il 31 ottobre ci sarà la festa di Halloween.
Ancora non ho deciso se mi trasferirò o meno, devo ancora parlarne con mio fratello, è diventato una tortura la scuola da quando è tornato Woobin, e peggio, hanno anche fissato la data di fidanzamento tra me e Bogum il 20 novembre, e io non ho intenzione di partecipare.
~Momo
Quella mattina all'interno della scuola c'era il casino più totale.
Chi provava, chi decorava e chi cercava cosa mettersi e come truccarsi.
Però questo riguardava gli altri, Momo era sul suo letto a dormire, quando qualcuno bussò alla sua porta.
Con malavoglia, la ragazza si alzò, e si trovò davanti a se un gruppo di ragazzi.
"Yah! Momo, come stiamo?" Chiese MoonBin mostrando il suo vestito.
"Carini" disse, per poi chiuderli la porta in faccia.
Tutti gli Astro quella mattina erano piuttosto agitati, sarebbero venuti tanti produttori famosi, e per loro sembrava un sogno.
Dopo un po', qualcun altro bussò.
La ragazza, e aspettandosi che fossero gli Astro, appena aperta la porta stava per urlarne quattro, ma quando vide chi fosse si prese un colpo.
"C-che vuoi?" Chiese lei.
"Ehi, principessa. È così che saluti il tuo oppa/fidanzato?" Chiese Woobin divertito.
La ragazza stava per chiudere la porta, ma il ragazzo la bloccò.
"Anche se la chiudi a chiave io posso buttarla giù, non ricordi?"
"Dimmi cosa vuoi"
"Niente, volevo un buongiorno e un bacino, ma a quanto pare non sembra possibile" disse avvicinandosi alla ragazza, facendola indietreggiare.
"Lasciami stare" disse lei.
Da quando era arrivato, non aveva avuto un giorno di pace, era diventato un vero inferno.
"Lasciala stare, non hai sentito?" si sentì dire da dietro, e prima che Woobin riuscisse a rispondere, un pugno gli arrivò in faccia, facendolo cadere.
Il ragazzo che l'aveva appena salvata, corse ad abbracciarla.
"Stai bene?"
La ragazza annuì spaventata, sembrava cambiata da quando era tornato, prima era la ragazza forte e di ghiaccio, ora sembrava una ragazza-vittima.
"Finalmente ci rivediamo eh?" Disse il ragazzo alzandosi.
"Cosa vuoi farle ancora?" Chiese lui.
"Yah, Jongsuk... calmati! Peace and love!" Disse lui ridendo.
"Peace and love un corno. Non vedi che le stai rendendo la vita un inferno?!"
"Beh, così impara a rifiutarmi" disse lui, per poi andarsene.
Jongsuk invece fece sedere Momo sul letto, per poi prenderle un po' d'acqua.
"Grazie" disse lei.
"Di nulla, comunque, oggi vieni al festival?"
Lei annuì, l'aveva promesso a MoonBin.
"Ho sentito dal tuo amico che vuoi trasferirti, è vero?"
"Non al 100%"
"Per colpa di Woobin?"
Lei annuì ancora.
"E il fidanzamento?"
"Non m'importa"
"E tuo fratello?"
"Glielo devo ancora chiedere"
"Capito, allora io vado, se hai bisogno chiamami, ok?" E lei annuì, per poi ringraziarlo di nuovo.
Era vero, era cambiata... di nuovo.
Erano le 4:15, quando tutti si riunirono nella sala teatro per vedere i spettacoli.
L'annunciatore iniziò con il solito discorso, per poi lasciare il posto ai partecipanti.
Erano tutti piuttosto bravi, erano al numero 7, quando arrivò Momo in sala, le era stato comunicato che gli Astro erano il numero 9.
Si andò a sedere vicino a Jongsuk che le aveva tenuto posto.
Finalmente toccarono agli Astro, e si esibirono con una canzone loro, Cat's Eye.
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Tutti applaudirono fortissimo, e i produttori furono molto stupiti da loro, erano pieni di talento.
La giornata finì, presentando i nomi dei vincitori, e ovviamente i primi furono gli Astro, ricevettero un contratto, e quella sera decisero di festeggiare.
Invitarono ovviamente Momo, e insieme si diressero verso il ristorante coreano.
Ordinarono tutti i pasti più buoni, e insieme chiacchierarono per tutto il tempo.
"Credo che Seul mi mancherà" disse Sanha.
"Anche a me" sospirò Eunwoo.
"Io avrei detto che mi mancherà Momo, ma forse verrà con noi!" Disse Moonbin tutto contento.
"Infatti... forse" disse lei.
"Davvero?! Sarebbe bellissimo!" Disse MJ applaudendo.
La ragazza sospirò, e continuò a mangiare.
Sabato 29 ottobre 2014
Caro diario,
Mi sono fatta coraggio, finalmente...
[Quella mattina Momo si era svegliata presto, non sapeva come chiederlo.
Il fratello si svegliò un po' più tardi, e vedendola sveglia, si avvicinò a lei.
"C'è qualche problema?"
"Vorrei cambiare scuola" disse.
"Ehm... dimmi, quale scuola di Seoul vuoi andare?"
"Non Seoul, ma Pusan"
"Cosa?! Perché tutto così ad un tratto?"
"Hai presente il tipo del cinema?" Il fratello annuì.
"Lui mi sta rendendo la vita impossibile... non riesco avere un solo momento di tranquillità..."
"Cosa?! E me lo dici solo adesso?! Come si chiama?!"
"Perché?"
"Mi sembra ovvio, vado a parlare col preside!"
"Non servirebbe a niente" disse lei sospirando.
"È davvero così grave?"
"Più o meno"
"Va bene, e per il matrimonio non preoccuparti, ci penserò io" disse il fratello abbracciandola.]
...e ce l'ho fatta.
~Momo
Era arrivato il giorno di Halloween, erano tutti felici di saltare un altro giorno di scuola e ovviamente di avere un altro giorno di festa.
Tutti i studenti oggi erano mascherati, chi da vampiri, chi da zombie, chi da streghe e così via.
Oggi sarebbe stato l'ultimo giorno di Momo a Seoul, domani mattina presto sarebbe partita per Pusan, insieme agli Astro.
Ma quello che lei non sapeva, era che gli Astro l'avrebbero abbandonata presto, a causa del contratto che li impedivano di avere contatti oltre ai famigliari.
La ragazza quel giorno stava facendo le valigie nella sua stanza del dormitorio, aveva messo tutto apposto, però dimenticandosi del suo diario sotto il letto.
Dato che la festa stava per iniziare, e lei aveva finito anche di fare le valigie, si avviò verso la palestra, la pista della festa.
Subito trovò lo sguardo di Lee Jongsuk, e si avvicinò a lui, che era travestito da non sa cosa, però agli occhi di Momo era comunque bellissimo.
Forse era un vestito normale e semplice, ma a Momo sembrava di vedere il suo principe azzurro.
I due ballarono un po', e all'improvviso Jongsuk si avvicinò a lei, ma lei non si mosse, il ragazzo si avvicinò sempre di più, e lei d'istinto chiuse gli occhi, come se lui la volesse baciare.
Infatti così fu, Jongsuk appoggiò delicatamente le sue labbra su quelle di Momo, e stettero così per secondo, che per loro sembravano ore o forse giorni.
Quando si staccarono, Jongsuk aveva le lacrime sulle guancia, stava piangendo.
"Ti amo Momo, mi mancherai"
[non so se sentite i miei scleri, però sto impazzendo! arielcarterlawliet questo capitolo spero che sia di tuo gradimento ahahha]
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