due
Sono passati due giorni dal fatto dei capelli tagliati e i miei genitori continuano a rimproverarmi. Io non li ascolto, come sempre.
"ELISA?! Ascoltami! Ti rendi conto di cosa hai fatto?!"
Mi urla contro mia madre mentre scrollo la home di tik tok. Sobbalzò quando vedo la mano di lei prendere il cellulare e scrutarne lo schermo.
"Ancora con questa stupida app? Lo sai cos'è successo ad un bambino? È stato-"
La interrompo mettendole il palmo della mano davanti alla faccia.
"Sì, mamma. Me l'hai detto 6 volte in tutto questo mese e ci terrei a informarti che NON HO L'ALZHEIMER."
Dico alzando il tono di voce, riprendendomi il cellulare e tornandomene in camera.
Chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto. Ho una voglia matta di dormire, evidentemente il piccolo discorsetto di mia madre si è tramutato in una ninna nanna per le mie orecchie.
*BOOM*
Mi sveglio di soprassalto sentendo un enorme rumore venire dalla cucina.
"Regola numero 1:
Non investigare"
Dico tra me e me.
Cammino fino alla porta e ci poggio un orecchio sopra.
Silenzio.
Poi svelti passi si dirigono verso....verso di me...
E ancora silenzio.
Mi chino e guardo con un occhio attraverso la fessura della serratura.
Vedo un occhio identico al mio scrutarmi dall'altro lato della porta. Sobbalzo e apro di scatto quell'enorme pezzo di legno marrone scuro per trovarmi davanti...un'identica, forse anche migliore, versione di me. Ha una coroncina di fiori in testa e una vestaglia bianca lunga fino a sotto le ginocchia. Allungo la mano come per toccarla e lei fa lo stesso. Anzi, sembra che mi copi in tutto ciò che faccio. Appena le nostre mani combaciano sento il calore della sua pelle. Ci stringiamo i palmi a vicenda e pian piano le viene verso di me a piccoli passi fino a ritrovarsi nel buio di camera mia. Ci guardiamo negli occhi.
"Ma tu..."
"Chi sei..?"
Lei finisce la mia frase.
"Sei così colorata..."
"E tu così buia.."
Un rumore meccanico attira la nostra attenzione.
"Oh cazzo..."
Guardo la sveglia che suona. Sono già le sei e mezza.
Ad un tratto mi sento come spinta verso il luogo in cui poco fa stava l'altra me. È come se delle mani stessero cercando di trascinarmici dentro.
"NO!" Urliamo entrambe per poi separarci.
Buio.
E nulla,
spero che questo capitolo vi sia piaciuto e se trovate errori grammaticali ditemelo.
Bazi ❤️
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