"Immaginiamo che io venga da te e ti dica 'ciao' tu cosa risponderesti?
-Ciao.
-Esatto. E Immaginiamo che me ne esco con una frase stupida che neanche un primate userebbe.
-Del tipo?
-Tipo che ne so, 'fa freschetto eh?'
-Ma siamo a luglio
-Per questo neanche un primate la userebbe.
-Non fa una piega
-Supponiamo che ti offra da bere, qualcosa di leggero sennó pensi male.
-Penso male?
-Tipo che vorrei farti ubriacare.
-Potrei pensarlo.
-Una coca-cola dunque.
-Con ghiaccio
-Se volessimo esagere, si
-E fetta di limone. E poi che suppomiamo?
-Supponiamo che parliamo tutta la sera e scopri che sono simpatico.
-Sì
-E che forse saresti disposta a uscire.
-Sì
-Supponiamo che ti porti in un piccolo locale in un vicoletto di Trastevere, con le sedie uno po' scricchiolanti e le porzioni di Carbonara abbondanti.
-E il vino in brocca scheggiate
-Con le piante rampicanti che salgono fino a gli appartamenti sopra di noi.
-Sì.
-Supponiamo che dopo facciamo una passeggiata e ci ritroviamo su un ponte, davanti a Castel Sant'Angelo con qualche tizio che canta 'We wish you were here' seduto per terra, l'aria un po' umida appiccicosa perché mi pare di avere capito che non può far freschetto, giusto?
-Giusto
-E stiamo lì, insomma si è mangiato bene, abbiamo riso, eri bellissima, la Grattachecca di Sora Lella ci ha ghiacciato il cervello e ci sono anche i grilli che fanno un live tipo il Circo Massimo.
-Sì?
-Eh metti caso che ti bacio.
-Mh?
-Quante probabilità ci sono che io abbia il profumo dei tuoi capelli riccissimi addosso?
-Non saprei. Qualcuna?
-Supponiamo che nei giorni seguenti io ti chiamo, tu mi chiami, insomma ci chiamiamo, e scopri che in fondo mi piace farti ridere perché quel sorriso é tipo la droga più pericolosa mai scoperta dagli scienziati premi Nobel.
-Sì?
-Quante probabilità ci sono che da lì in poi tu incominci a innamorarti di me?
-Più di qualcuna, direi.
- Bene, perché altrimenti eravamo davvero nella merda, sai?
-Perché?
-Perché io ho incominciato ad innamorarmi già dal "ciao."

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"Lui: Ciao
Lei: Ciao
Lui: Come stai?
Lei:bene,tu
Lui:male senza te qui
Lei:non hai mai avuto bisogno di me
Lui:hai un altro?
Lei:si
Lui:lo ami?
Lei:si
Lui: più di quanto amavi me?
Lei:credo di si
Lui: credi? E lui com'è?
Lei: dolce, avvolte stronzo
Lui: più dolce di me?
Lei: si
Lui: più stronzo di me?
Lei: no
Lui: mi ami?
Lei: no
Lui: non é vero
Lei: invece si
Lui: i tuoi occhi dicono altro
Lei: cosa? Ma che dici?
Lui: Non ho fatto altro che cercate il tuo sguardo tra quello dei passanti.
Lei: sei matto
Lui: non incontrerò mai occhi così
Lei: vaneggi
Lui: ti amo
Lei: io no
Lui: i tuoi occhi
Lei: cos'hanno?
Lui: parlano
Lei: smettila, cosa dicono?
Lui: che vogliono essere guardati solo dai miei.
Lei: e poi?
Lui: che il suo sguardo non sarà mai come il mio
Lei: sei matto
Lui: dicono che vogliono essere guardati solo dai miei di occhi
Lei: ma ti prego
Lui: ma ti amo
Lei: come mi amavi prima?
Lui: no, di più
Lei: menti
Lui: ti ho sempre amata l'errore più grande é stato non dimostrarlo
Lei: é tardi
Lui: le tue guance?
Lei: che?
Lui: sono diventate rosse
Lei: é il freddo
Lui: ma fa caldo
Lei: sento freddo
Lui: vuoi che ti abbracci?
Lei: no
Lui: stai sorridendo
Lei: perché sono cazzate
Lui: perché mi ami
Lei: no
Lui: con lui arrossisci così?
Lei: non ci ho mai fatto caso
Lui: quando arrossivi con me te ne accorgevi e come, sentivi il viso andare a fuoco, ne facevi caso prima di me...
Lei:..
Lui: ti amo
Lei: anche io."

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"Ti ho lasciata sola chissà se ti manco, ora che passo non mi guardi manco, ora che a spasso ti ci porta un altro.
Giurami che sei guarita e non fai notti in bianco. Non é colpa dei ti amo detti subiti. Non é che non ti amavo, la paura mi ha reso stupido. E se ti ho mandata via é perché non ero lucido, ma non chiamarmi stronzo, stronza,senti da che pulpito.
Inserirti o no dentro i miei progetti.
Sai che ti cercherò solo se mi cerchi, sai che ci sarò se me lo prometti. Ci faccio un falò con i tuoi lamenti.
Sempre avuto più di una tipa ma tutto sommato ti accorgi che a che serve se vedo più di una tipa, se tutte sommate non fanno la metà di te? Stasera mi faccio, mi ubriaco chiediti il perché.
Finisco che picchio il tuo ragazzo, finisce che vado a letto con lei e poi finisco per perdere te. La tua bocca mi urla ti odio, i tuoi occhi mi dicono ti amo.
Mi spieghi perché vuoi che vado se più siamo soli più ci manchiamo?. Avevamo superato tante di quelle litigate insieme che gli altri ci chiedevano come facevamo a sopportarci ancora.
Ci siamo mandati a quel paese tante di quelle volte che poi alla fine tornavamo a tenerci per mano.
Testardi, orgogliosi, stronzi, gelosi.
Eravamo di tutto, ma nonostante ciò eravamo insieme.
Ci siamo urlati contro tante cose, tante brutte parole.
Ma bastava un bacio per far si che tutto sparisse, per tornare a volerci più di prima.
Io credo nell'amore che affronta tutto, nelle persone che sanno perdonare, negli errori che vanno cancellati e nel tenersi per mano più forti di prima.
Ma come dicono tutti, come bisognerebbe fosse:
Bisogna solo e soltanto crederci ma in due."

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La verità è che amare qualcuno è una delle cose più difficili e contemporaneamente belle che succede nella vita.
Quando ami qualcuno non hai sicurezze o garanzie ti affidi al caso.
E per una come me che odia di affidarsi al caso perché rimane sempre fregata o si frega da sola é doppiamente dura amare una persona ma più che altro è dura non lasciarsi sopraffare delle insicurezze o dalle paure che si tramutano in paranoie mentali.
Amare é essere felici quando si è insieme e sentirsi sicuri, ma il punto difficile è l'altra faccia della medaglia ovvero, che quando non si è insieme e si è fisicamente lontani ci si sente persi insicuri e si ha costantemente paura di poter perdere la propria gioia da un momento all'altro, paura di essere sostituiti.
'Amare è per i coraggiosi' si dice ma a parer mio non c'è frase più sbagliata.
Amare e per tutti. Tutti amano perché nessuno può decidere una mattina di non innamorarsi perché non si è abbastanza forti.
L'amore capita e la cruda realtà è che in assenza o in presenza porta con sè dolore ma anche tanta gioia...perciò amate e lasciatevi amare.
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"Guarda le tue mani hanno accarezzato molti animali carino e asciugato le tue lacrime.
Guarda i tuoi piedi ti hanno portato in posti bellissimi e hanno camminato via con te lontano dai posti in cui non ti trovavi bene.
Guarda la tua pancia: pensa a quando hai mangiato il tuo cibo preferito.
Guarda i tuoi occhi ti hanno permessa di vedere grandi cose.
Guarda le tue orecchie hanno sentito le ferite più laceranti e le carezze più dolci.
Guarda le tua game ti hanno retto anche quando non avevi la forza.
Guarda la tua bocca ha detto così tante belle parole.
Il tuo corpo é stato con te dal primo momento. Il tuo corpo ti ama, così come dovresti fare tu.

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Mi sono soffermata un po' di più allo specchio oggi, solitamente mi guardo distrattamente, giusto il tempo di lavarmi il viso e di truccarmi, o di vedere come mi cade un abito che indosso.

Il mio corpo oggi mi è sembrato totalmente diverso, mi sono resa conto che il mio volto ha dei lineamenti così diversi da quelli che ricordavo, lineamenti più maturi, più marcati.
Mi sono trovata una leggera cicatrice che non mi ero mai accorta di avere e che mia madre mi ha confessato risalire al parto cesareo con cui sono venuta al mondo, il medico ha inciso troppo in profondità e mi ha tagliata all'altezza dello zigomo.
Mi sono soffermata a guardarmi il busto per intero, che solitamente nascondo sotto maglie troppo larghe per insicurezza.
L'ho riscoperto più snello, non così orribile come credevo, via.
Ho potuto perfino contare le costole.
{Forse ho perso più chili di quanti ne immaginassi}
Così poi mi son decisa a guardarmi completamente, ogni minima parte di me era sotto i riflettori, il mio sguardo attento a cogliere ogni più impercettibile cambiamento.
Ho passato una guancia sulla spalla come per accarezzarmi, era così morbida, così liscia... solitamente era ricoperta di piccole bolle per chissà quale allergia... ma non oggi...

Oggi per la prima volta in venti anni, guardandomi allo specchio mi sono piaciuta.
Sì, nonostante le imperfezioni che comunque ci stanno, mi sono piaciuta.
Può sembrare stupido ma mi sono detta "Sei proprio bella, Martina, proprio bella...", sono scoppiata subito a ridere, mi sentivo idiota, ma non ne potevo fare a meno.

Ridevo, mi guardavo, mi elogiavo, mi sorridevo, mi sfioravo la pelle, mi gratificavo,
E mi ha dato più soddisfazione questa mia stupida attenzione, che i commenti di quel ragazzo o di quell'altro su Facebook, mi ha dato più soddisfazione di qualsiasi altra cosa.

Stavo bene nel mio corpo, amavo il mio corpo, e non c'era cosa che più importasse.
Imparate a piacervi, imparate ad apprezzarvi, non buttate via il vostro corpo, fatene un tempio, fatene un qualcosa di meravigliosamente sacro, perché ne avete uno soltanto.
Amatevi e sarete amati per ciò che siete.

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Un anno fa, non eri la persona che sei oggi.
Sei cambiata, maturata, cresciuta.
E devi essere fiera di ciò che sei diventata.
Hai perso pezzi di cuore in questa parte del tuo cammino, ma hai trovato altre persone che sono riuscite a far sbocciare fiori anche nelle tue parti più tristi.
Hai affrontato il dolore.
Ti sei alzata da quel letto persino quando credevi di non essere in grado nemmeno di aprire gli occhi.
Hai fatto delle decisioni, preso delle scelte; alcune saranno state sbagliate, forse ti sarei pentita. Ma altre erano perfette, e ti sei perfino sentita fortunata di aver escluso "l'altra opzione."
Ma in definitiva, hai imparato che devi fare qualcosa o completamente con tutta te stessa, oppure no. Hai capito che sulle cose devi gettarti, devi andarci con tutta te stessa.
Perché solo così, dai tuoi sbagli imparerai e potrai ricavarne insegnamenti che si tramuteranno in felicità.
Hai scoperto che tutto è temporaneo.
Così come le margherite sbocciano ogni primavera per poi sfiorire a fine estate, appassire e morire in inverno e ricominciare, più forti e rigogliose di prima, allo stesso modo puoi fare tu.
Hai accettato il fatto che non potranno mai piacere a tutti quelle scarpe o quel vestito, e va bene così, perché siamo tutti differenti.
Stai costruendo te stessa; non fermarti, sii affamata di scoprire chi sei, fai degli errori, prendi il treno sbagliato, sii anticonformista, vai sotto la pioggia senza ombrello e canta la tua canzone preferita, rimani sveglia a vedere le stelle fino all'alba, esprimi desideri mentre il sole muore all'orizzonte, indossa il tuo abito preferito, dipingiti le unghie di un colore fluo, vai ad una festa e divertiti come non mai. Ma soprattutto NON TEMERE le tue emozioni, anzi, vivile a pieno.
Innamorati, lascia che le farfalle dimorino e danzino nel tuo stomaco, lascia che la tua mente immagini scenari paradossali in cui ci siete soltanto tu e lui.
Spera. Non perdere mai la speranza. Credi in qualcosa, che sia il karma, il fato, un Dio, un talismano. Perché abbiamo tutti bisogno di sapere che prima o poi, alla fine le cose andranno bene. E se ora vanno male, significa che non è ancora la fine.

Sii grata di te stessa, amati, ama il tuo corpo, dai tuoi capelli ai tuoi piedi. Vogliti bene, accettati per il tuo aspetto, per il tuo carattere e il tuo modo di essere.
Sei bellissima quando sei te stessa; e quando lo sei, non esistono specchi per immortalarli.