la felicità.
Che cos'è la felicità?
Possiamo essere felici?
Che domanda difficile. Eppure dovrebbe essere la più facile. Invece no.
C'è chi dice che la felicità è lo stato d'animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri, per me invece non é questo o almeno non proprio..Per me la felicità è un insieme di brevi attimi della vita quotidiana in cui dimentichiamo completamente la tristezza, grazie a eventi eccezionali o anche stupidi e banali.
La felicità sono gli abbracci, i baci, quelli dati però con sentimento e non così per fare.
Sono gli amici, i libri, la musica, le torte a ciocolata, i croissant alla nutella, il caffè.
E quel abbraccio della mamma dopo un litigio.
La felicitá sono anche un paio di cuffie nelle orecchie. É una telefonata, un messaggio o una frase inaspettata.
La felicità può essere trovata nei piccoli gesti.
la felicità è poter essere se stessi, piacersi.
Forse mi starò sbagliando, forse la felicità è sopravvalutata. A volte la felicità è soggettiva ciascuno di noi avrà le sue motivazioni per esserlo; è sorridere senza una vera e propria ragione, è essere spensierati e dimenticare i problemi, è un po' come dimenticare di pensare.
Ecco: dimenticare di pensare e ridere, sorridere, ridere, e sorridere ancora. E il più delle volte non ci rendiamo conto di questi dettagli piccoli e apparentemente insignificanti, finchè l'infelicità non torna a farsi sentire, di nuovo. Forse la felicità è semplicemente quel dettaglio che rende la giornata un po' meno uno schifo. E se non è tutto questo che cos'è? Perchè per quanto mi riguarda io non avrei bisogno di molto per essere felice. E son convinta di una cosa: non bisogna cercarla, la felicità. Arriva quando meno te lo aspetti. Non è una palla da rincorrere, ma una palla da prendere al volo.
E per voi cos'è la felicità?
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Ehi,
voglio essere sincera, questa é la seconda o la terza lettera che ti scrivo da quando io e te...insomma da quando non si può più parlare di 'io e te'.
Ho scritto di noi, questo non lo nego e ti ho cercato ovunque, in tutti i libri, nella barra di ricerca di tumblr, sul diario, sui quaderni di scuola, al posto di numeri e lettere scrivevo il tuo nome.
Un giorno addirittura ho preso un foglio protocollo nell'ora di francese e ci ho scritto tutto quello che vivevo in quel momento, lo so che starai pensando che io amavo il francese, ma non me ne frega più nulla della scuola da quando non ci sei tu.
Ho riempito qualcosa come 4 fogli per intero dove ho parlato solo ed esclusivamente di noi, di quel 'noi' che adesso mi sembra tanto il sogno di una ragazzina che si sentiva protetta perché aveva una sicurezza, sai in quella sicurezza, in te, ci avevo riposto tutte le mie speranze.
Non ho mai avuto il coraggio di scrivere di noi sulle note del telefono, perché i fogli li posso perdere, le frasi posso smettere di cercarle, i libri posso smettere di sottolinearli, ma il telefono lo tengo sempre in mano e forse per una sorta di difesa personale, o semplicemente perchè il telefono è buono per scrivere messaggi di 50 parole, non per parlare di ciò che va scritto con carta, penna e ANIMA.
E non a caratteri digitali, dove non posso fare disegni idioti sulle lettere o far fuoriuscire la mia anima appunto.
Ma stavolta ho deciso di scrivere sul cellulare, un po' perchè quando ho iniziato a scrivere non avevo carta e penna perchè ero in palestra e un po' perchè un giorno, anche per sbaglio, magari perché non ho nulla da fare o conoscendomi volontariamente 'troverò' questo promemoria e ricomincerò a pensare a te, anche se sicuramente non avrò ancora smesso e chissà quando smetterò.
Forse è vero, la nostra storia non era destinata a durare, forse tu sei cambiato e io sono rimasta la stessa, forse sei rimasto lo stesso tu e sono cambiata io, o forse niente di tutto questo.
Sono le 19.47, la batteria del telefono è al 13%, i miei pensieri sono focalizzati su di te al 100%. "Come se fosse possibile dimenticarsi di noi", questa è la frase che mi tormenta da quando non ci sei più, da quando io ho tanto bisogno di te e invece tu sei andato avanti per la tua strada, lasciandomi alla fermata dell'autobus,ad aspettare un bus che non tornerà mai indietro a prendermi perché non ho fatto il biglietto di ritorno.
Tu intanto sei salito su tanti altri pullman,magari più belli del nostro, che di speciale aveva poco, ma che per me era tutto, peccato però che me ne sono resa conto troppo tardi, forse non ho fatto in tempo a fermarti per farti stare con me e di questo non me ne farò mai una ragione, di questo non potrò mai perdonarmi, perché mi sono resa conto troppo tardi di tutto quanto, quando ormai non potevo sistemare le cose che io stessa avevo rovinato, ma io si sa, rovino sempre tutto.
Mi manchi. Mi manca tutto di te, mi mancano le persone che non capivano il nostro rapporto. Mi manca il 'buongiorno principessa'.
Mi mancano i tuoi abbracci, forti, stretti, rassicuranti. Mi manca vederti sorridere, con quel sorriso meraviglioso che amavo ancora di più quando era provocato da me, mentre ora di me in quel sorriso non c'è neanche l'ombra.
Mi ricordo che da subito io rimasi colpita da te, quasi un anno fa...e pensare che adesso per colpa mia è tutto finito mi fa stare peggio di quanto tu possa immaginare, ma perché non puoi perdonarmi? Tornare anche solo a salutarci? Tornare a parlare...magari ad abbracciarci, io ho bisogno di te ed egoisticamente spero tanto che tu abbia bisogno di me, perché non posso e non voglio credere che tutto quello che siamo stari se ne sia andato via, per sempre.
E sono le 20.22 e la batteria è al 5% e le lacrime stanno scendendo. E i caratteri sono finiti. Un po' come siamo finiti noi.
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Io penso che le persone non si dimenticano. Non puoi dimenticare chi un giorno ti faceva sorridere, chi ti faceva battere il cuore, chi ti faceva piangere per ore intere. Le persone non si dimenticano. Cambia il modo in cui noi le vediamo, cambia il posto che occupano nel cuore, il posto che occupano nella nostra vita. Ci sono persone che hanno tirato fuori il meglio di me, eppure adesso tra noi, c'è solamente un semplice "ciao". Ci sono persone che hanno preso il mio cuore e lo hanno ridotto in mille pezzi, senza nemmeno pensarci due volte. Ci sono persone che sono entrate nella mia vita in punta di piedi e ne sono uscite esattamente nello stesso modo. Ci sono persone che hanno creato un gran casino, che hanno sconvolto i miei piani, che hanno confuso le mie idee. Ci sono persone che nonostante tutto, fanno ancora parte della mia vita. Ci sono persone che sono arrivate e non sono più andate via. Ci sono persone che, anche se io non le ho mai sentite, ci sono sempre state E poi ci sono persone che non fanno ancora parte della mia vita, ma che tra qualche anno forse, saranno le persone più importanti per me. Ci sono persone che nonostante mi abbiano fatto versare lacrime, mi abbiano stravolto la vita mi hanno insegnato a vivere. Mi hanno insegnato a diventare quello che sono. E anche se oggi non le saluto, anche se oggi tra noi resta solamente un sorriso o un semplice ciao, faranno per sempre parte della mia vita. Io non dimentico nessuno. Non dimentico chi ha toccato con mano, almeno per una volta la mia vita. Perché se lo hanno fatto, significa che il destino ha voluto che mi scontrassi anche con loro prima di andare avanti.
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