Untitled Part 104
Non sapevo cosa fosse più inquietante, se il carillon e la filastrocca che non mi davano pace o le premure di Andrew perché non morissi prima del previsto.
Sentivo il fuoco della rabbia corrodermi i polmoni e assorbire la paura di una sua eventuale reazione. Non temevo una punizione, volevo soltanto colpire il suo orgoglio, in un modo o nell'altro. La situazione non poteva peggiorare, arrivati a quel punto.
«Nel giro di pochi giorni saremo tutte pazze, Sarah. Cominceremo ad accusarci a vicenda, a sospettare di ognuna di noi finché ci uccideremo a vicenda. Succede sempre così, succede sempre...»
Era sadico, sì, e incredibilmente fuori di testa, ma non stupido.
Non vedo l'ora di vederti, alla mezzanotte del settimo giorno. Sento già la sensazione inebriante del tuo sangue sulle mie dita.
-Slow non l'avrà vinta, anche a costo di dovermi togliere la vita autonomamente.»
-la paura ti ha fatto diventare scema?-
Vivere così,sotto il controllo di un pazzo,non è comunque vivere.
Noi umani, piccole creature animate dalla speranza. Non eravamo altro che marionette nelle mani delle nostre emozioni.
«Ascoltami bene, perché non lo ripeterò» le sussurrai, sottolineando la frase con un dito alzato. «Quel pazzo sta facendo tutto questo per distruggermi la vita. Non so se lo faccia per farmi un favore, nel suo modo contorto e malato di pensare, o perché la cosa lo diverta. Probabilmente entrambe. Ma in ogni caso non vedo perché avrei dovuto aiutarlo a uccidere mio padre, l'unica persona che mi fosse rimasta, e a farmi incastrare in questo gioco maledetto. Quindi vedi di tenere le tue accuse per te. Quando sarai morta smetteranno di tomentarti.»
«So che mi senti» sibilai fra i denti. «Ascoltami bene, Slow. Forse tu sarai superiore a tutte noi mentalmente, forse hai più risorse e forse non hai niente da perdere, ma non dimenticare che nemmeno io ce l'ho. Hai fatto male a uccidere l'unico parente che mi fosse rimasto, perché ora non avrò rimpianti. Sono pronta a tutto. Forse morirò, ma stai pure certo che ti porterò a fondo con me, costi quel che costi.»
«Io posso vedervi anche senza telecamere. Io sono ovunque e da nessuna parte. Io sono il buio e la luce, sono i pavimenti e le pareti. Io sento e vedo ogni vostra mossa.»
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