-... Jeff... -
Lui si ferma sul viale e si volta verso di me.
-Ha ragione. - gli dico asciugandomi le lacrime -Lui ha ragione, sono solo un mostro... -
Mi rialzo a fatica, ma appena mi rimetto in piedi le mie gambe smettono di tremare, e il mio sguardo dapprima offuscato si fa via via più lucido.
-E quello che fanno i mostri... È uccidere... - le lacrime si fermano. -Lui mi crede troppo debole, e io gli dimostrerò che non si deve stuzzicare una macchina da guerra. Perché se viene risvegliata, fa una strage.- cassandra

-Ciao Nyal... -
Gli cadde il bicchiere di mano, frantumandosi a terra.
Davanti a lui una ragazza vestita con una gonna e una maglia nera gli sorrise in modo dolce.
I capelli castani si muovevano dolcemente come accarezzati da una leggera brezza.
Sarebbe stata un'immagine piacevole, ma la lunga cicatrice che le attraversava la guancia, e la pistola che lei gli teneva puntata contro cambiava tutto.
Gli occhi scuri di Cassandra lo attaversano da parte a parte.
-Mi aspettavi? -
Nyal rimase in silenzio.
Lei assunse un'espressione falsamente triste.
-Perché non mi rispondi?- lei iniziò ad avvicinarsi - Sei arrabbiato? Ho fatto qualcosa di male? Oppure... Non sono stata una brava ragazza? -
Nyal si accasciò a terra, tremando.
-No, non può essere questo, perché io ti ho solo amato! E, da quel che so, amare non è un peccato, giusto? -
Silenzio.
-Nyal, ora dimmi, com'è sapere che stai per morire? Com'è? Te lo chiedo perché io non sono mai stata così vicina alla fine come lo sei tu ora. Rispondi, cosa si prova?-
Dalla sua gola uscì solo un gemito, seguito poi da una parola.
-...R-rimorso... -
Lei scoppiò a ridere.
-A davvero? Rimorso? Nel senso che ti penti di ciò che mi hai detto, oppure mi stai dicendo che speri di farmi rimpiangere ciò che ti farò? Beh, come mi avevi detto tu prima: sono un mostro, solo un orribile mostro, e sai cosa fanno i mostri?-
Fece una pausa.
-Uccidono.-