“Imparerò ad abituarmi. Mi abituerò alle sere in cui devo andare a letto presto, senza la compagnia dei tuoi messaggi. Mi abituerò alle volte in cui ci vedremo e i nostri occhi si eviteranno. Mi abituerò alle mattine di sole in cui mi sveglio e sul telefono non c’è il tuo nome, e non ci sono canzoni che qualcuno mi dedica più. Mi abituerò a non ricevere più tue foto, quelle foto che tanto mi facevano ridere, e io ridevo sola, come una cogliona. Il sorriso sulle labbra più vero di tutti. Mi abituerò a non avere le tue mani intrecciate alle mie, quando faceva freddo. Mi abituerò a quando uno dei tuoi freddi “ciao” sarà peggio di una lama di un coltello, mi abituerò a guardarti di nascosto mentre parli con altre ragazze. Mi abituerò all’idea di non mancarti, non quanto tu manchi a me. Mi abituerò a non rileggere vecchie conversazioni di whatsapp senza pensare che eri ciò che di meglio mi poteva capitare. Mi abituerò a non pensare alle volte in cui mi dicevi mi manchi, perché sapevo che era vero. Mi abituerò a non cambiare di umore quando sento il tuo nome. Mi abituerò alla visione che ti ritrae insieme ad altre, fra le braccia di altre, mentre io sono sola in casa mia, a piangere per te fra una sigaretta e un’altra. Mi abituerò a non farci caso alla tua presenza, alla tua assenza. Alla tua insensata indifferenza. Mi abituerò a pensare ai ricordi senza che essi mi brucino la pelle e ogni organismo interno come fanno ora, perché si, i ricordi belli bruciano come fuochi artificiali. Che senza di te si sta come senza cuffie sull’autobus. La mia vita fa schifo, da quando tu non ci sei. Ma va bene così. Imparerò ad abituarmi.