Alzare lo sguardo al cielo notturno è qualcosa di meraviglioso.
Le stelle impregnate di colori scuri e brillanti, giocano a splendere il più possibile per farsi notare.
Anche Asu amava tantissimo quella vista.
Gli ricordava che le persone stravaganti come lui avevano le stelle con cui poter sforgare tutte le loro preoccupazioni.
Eppure il ragazzo quel giorno era andato nel suo luogo speciale solo per chiedere consiglio, non per specchiere i suoi occhi color cenere nel mare raggiante che fissava da lontano.
Voleva una aiuto per chiederle di sposarlo.
Erano passati almeno cinque anni da quando si era innamorato follemente di una ragazza. O almeno fino a quando Tame aveva trafitto il suo cuore solitario con un solo sguardo.
Il ragazzo la prima volta aveva lasciato perdere. Le persone come lei erano irraggiungibili.
Volevano attenzioni che un tipo introverso come lui non avrebbe mai potuto mostrargli.
Così, quella notte di luna piena era uscito dalla città di Kyo per correre dai suoi amici fidati.
Sebbene i sandali sfilacciati dalla dura giornata di lavoro il suo unico pensiero era quello di arrampicarsi sul grande ciliegio ormai troppo vecchio per fiorire e parlare ore ed ore della sua musa.
A Tame piaceva il cielo al mattino.
Le nuvole chiare che passavano con le ore la facevano sempre divertire.
Glielo aveva rivelato la sera della processione, quando anche l'ultima candela era stata accesa lungo il fiume come da tradizione.
"Sai Asu, quando scende la notte ho sempre paura del buio che compare sopra di noi" le aveva detto ridacchiando mentre si issava sui ginocchi scoperti.
" Tame, il cielo notturno non è così diverso da quello al mattino, anche le stelle come le nuvole seguono il passaggio delle ore" ripetè fissando con attenzione le piccole karpe guizzare con armonia lungo la riva.
La ragazza dalla sua piccola corporatura alzò lo sguardo al cielo, i suoi occhi color nocciola bruciata scomparvero sotto il chiarore della notte.
" Le stelle sono molto lontane rispetto alle nuvole..." affermo' stringendo appena la mano callosa del ragazzo.
Asu non aveva detto nulla, aveva continuato a sperare che per un solo giorno la ragazza che amava potesse fissare il cielo notturno ed amarlo, così come sperava che avrebbe fatto con lui in qualche modo.
Eppure sapeva bene che non era possibile tutto questo.
Tame era una ragazza bella e di buona famiglia, mentre lui orfano di padre viveva alla giornata per guadagnare pochi yen.
Un amore come il suo non era realizzabile.
Neanche le sue amiche stelle potevano confortarlo in questo.
Fu però in un giorno d'estate che si decise.
In una notte senza stelle il giovane corse alla dimora della fanciulla con tutto il fiato che possedeva.
Arrivò privo di forze, ma il cuore in gola pulsava come il tubare delle tortore.
Tame uscì con il permesso del padre per qualche minuto sorpresa della visita.
" Asu?" chiese fissandolo con attenzione,
"Ho dimenticato qualcosa al mercato questa mattina?" domandò rimarcando la sua cattiva abitudine.
Il ragazzo scosse il capo deciso.
Doveva rivelargli ogni cosa, il suo amore per lei, il suo desiderio di sposarla, non poteva fallire adesso.
Eppure le parole non accennarono ad uscire dalle sue labbra.
Tame lo fissò ancora curiosa, il silenzio aveva sostituito le loro voci da troppo tempo.
" Tame..." inizio' lui deglutendo,
"Guarda il cielo questa sera! Non ci sono stelle!" le indicò la superficie sopra di loro, portando la ragazza dai capelli bruni a seguire il suo dito.
"Non ci sono stelle perché le nuvole le hanno coperte!" replicò accennando ad un sorriso.
"Sì, le tue nuvole e le mie stelle ora sono insieme" Asu arrosì leggermente in volto prima di distogliere lo sguardo dal manto celeste.
"Quindi..." disse prima di riprendere a parlare,
"Perché non esprimiamo un desiderio?" chiese goffamente alla ragazza.
Tame lo colpi' sulla testa con fare divertito,
"I desideri si esprimono con le stelle cadenti! Senza non si avvereranno" si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, distraendo l'attenzione da ciò che stavano fissando,
"Allora promettiamo che realizzaremo i nostri desideri!" sancì tendendo la mano alla ragazza,
"Va bene!" esclamò chiudendo gli occhi per esprimere il proprio desiderio.
Asu la fissò qualche secondo prima di fare altrettanto.
Se le sue parole non lo potevano aiutare in questo, allora lo avrebbero fatto le sue amiche stelle.
Strinse le mani davanti a sé prima di iniziare ad esprimere l'unico desiderio che aveva per la testa:

"Vorrei che Tame amasse il cielo stellato almeno per un giorno"

Poi la fissò ancora soddisfatto.
Gli bastava solo questo, per il resto avrebbe aspettato.
Fu in quel momento che oltre le nubi scure una piccola stella cadente si fece largo tra le sorelle luminose...

Shot ispirata dalla mia cara Vale-chanYume e dal suo amore per il cielo notturno :3

Alla prossima,

-Blue