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• Compagno di viaggio •

Hanzo fissò con fare annoiato il finestrino.
Ci aveva messo tanto a trovare un sedile decente ai primi posti.
Soffriva terribilmente il tram ma per studiare non aveva avuto altra scelta se non quella di utilizzarlo ogni giorno della settimana.
Tendeva sempre a sedersi vicino al finestrino in modo che nessuno potesse disturbare lui o la sua musica.
Amava ascoltare la sua playlist mentre gli alberi viaggiavano veloci lontano da lui.
Lo faceva per passare il tempo.
Eppure un giorno una figura snella e alta gli si paro' davanti sorridendo.
"Posso sedermi vicino a te?" chiese un ragazzo castano dagli occhi azzurri.
Hanzo non rispose spostando però lo zaino per farlo accomodare.
"Grazie mille" sorrise quello non esitando un attimo.
"Io sono Kame studio economia qui a Kyoto, tu invece di dove sei?" inizio' quello colto da una parlantina improvvisa.
Hanzo fece finta di nulla, quel ragazzo era davvero una pentola a pressione. Non sapeva neanche chi fosse e già si era messo a parlare senza mai finire una frase.
"Oh! Cosa stai ascoltando? Sembra divertente!"fece per togliergli uno degli auricolari, ma il moro scosto' la sua mano rudemente,
"Non hai nulla da fare?"chiese cercando di sottolineare la sua voglia di comunicare pari a zero. Kame lo fissò ancora confuso prima di riporre l'attenzione altrove. Non aveva mai incontrato quel ragazzo prima di allora. Conosceva il gruppo di liceali che la mattina salivano vicino all'uscita, ma la faccia tondeggiante del castano non sembrava ricondurlo ad uno di loro. "Come ti chiami?" domandò quello senza mollare la presa, "Hanzo...adesso puoi stare un po' zitto?" chiese alzando il volume della musica fin sopra le norme di sicurezza. Non era mai stato un tipo paziente, sopratutto se di mezzo vi era un logorroico come Kame. "Oh! Non sarai per caso quel famoso Hanzo!" sussultò il ragazzo avvicinandosi di colpo a lui. Il moro indietreggiò preso alla sprovvista, cosa stava cercando di fare? Ammazzarlo forse? "Il mio nome è molto comune, potrebbero esserci centinaia di Hanzo a Kyoto" proferì quello annoiato. Odiava quel viaggio, aveva parlato più di quanto era abituato a fare. "Parlo di Hanzo Shiraki, il famoso studente della facoltà di giurisprudenza che da poco si è iscritto a Kyoto! Devi essere tu! Mi hanno detto che ha un carattere molto brusco e distaccato!" sorrise l'altro prendendogli la mano con decisione, "Sei il mio idolo sai? Siamo entrambi matricole ma non sono certo al tuo livello!" esclamò con tono più acuto, sembrava divertirsi nel farlo. Lo fissò scocciato più che mai, chi era quello svitato? Che il cielo avesse voluto mandarglielo per punirlo della sua bravura? Cercò di trovare qualche scusa per chiudere quella discussione in qualche modo. Qualunque cosa sarebbe andata bene. Gli indirizzò uno sguardo torvo prima di iniziare a parlare, "Cosa devo fare per farti stare zitto?" chiese strappandosi gli auricolari dalle orecchie, "Non saprei parlami un po' di te, io adoro parlare quando sono in viaggio!" esordì fissando gli occhi scuri di Hanzo, era proprio un osso duro quel ragazzo. "Non hai amici con cui parlare di ritorno a casa? Invece che importunare me?" gli domandò serio e coinciso, "Non proprio...vedi le persone fanno molta fatica a diventare miei amici..." disse abbassando leggermente lo sguardo, "Non capisco come possa essere il contrario, sei molto invadente sai? Dovresti stare più sulle tue..." sospirò riportando il suo sguardo sugli aceri di passaggio, "Ma non è triste? Le persone sono felici quando parlano no?" la voce squillante ritornò tra i due più energica di prima, "Sai, ti vedo tutti i giorni salire su questo tram sempre da solo, chiuso nel tuo mondo lontano da tutti...cosi oggi ho deciso di venirti a parlare!" rivelò aprendo le mani davanti a lui. "Non ti ho mai visto salire su questo tram non mentirmi!" gridò l'altro visibilmente stanco di parlargli, "Hai ragione, solitamente prendo quello del pomeriggio, ma oggi volevo venirti a parlare quindi sono uscito prima da lezione!" strinse la mano di Hanzo velocemente senza permettergli di reagire a quel gesto. " Parla con me d'ora in poi! Prenderò con te tutti i giorni questo tram se necessario!" chiese con tono supplichevole all'amico. "Perchè sei cosi ostinato Kame?" la domanda fu secca e rapida, "Odio vederti triste Hanzo...anche se sono io adesso a renderti cosi" il moro lo fissò ancora un poco prima di sussurrare poche semplici parole, "Prova a vincere il mio cuore allora e ti perdonerò per avermi rovinato questa giornata" rivelò prima di posare le labbra socchiuse su quelle del compagno di viaggio. Aveva trovato il modo di farlo stare zitto. Un semplice bacio gli aveva permesso di riposare le orecchie per gli ultimi chilometri...


Prima Shot yaoi scritta dall'autrice, spero vi piaccia! :3

- Blue

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