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Senza passato


Prompt n. 27 Pulling the other one towards them

OS Rating Giallo



7 Dicembre, ore 23:20


Il mercatino di Natale sembra un altro pianeta. La neve caduta durante la notte precedente è scarsa, imbianca i tetti delle bancarelle come zucchero a velo e scompare sotto i passi. È buffo, tra pochi giorni saranno dall'altra parte del mondo a godersi tutt'altro clima.

Il reticolato delle luminarie, composto di lampadine microscopiche ma fitte, si dirama scintillante di bianche stelline attraverso il cielo notturno, appare infinito e sospeso nell'aria.

La fragranza di leccornie calde e appena sfornate non ha un'origine precisa, è onnipresente, fonde al suo interno cioccolata, creme, vaniglia e marzapane. Le melodie natalizie piovono direttamente dal cielo; lo stesso, costante, brusio della folla risulta rilassante.

Il gigantesco albero di Natale torreggia al centro della piazza in attesa del beneplacito per l'accensione; nonostante sia ancora spento, non passa certo inosservato con le abbondanti decorazioni che ora brillano di luce riflessa.

Naruto, fremente di gioia, non riesce a trovare niente di negativo o fastidioso. L'unica nota stonata è l'impaccio del non sapere cosa fare, come comportarsi. Ogni tanto occhieggia di sottecchi Sasuke e Sakura, poi si volta furtivo verso Itachi che gli cammina accanto. Cerca in loro una risposta, analizza spasmodico le loro azioni, parole e sguardi.

Dovrebbe fare acquisti per il loro albero di Natale che, a casa, attende la tanto bramata autorizzazione? Proporre attività? Cosa si fa in posti come questo?

Naruto teme che la sua inesperienza possa rovinare tutto, che un gesto sbagliato distrugga il velo magico che li avvolge.

Non avendo mai avuto una famiglia, Naruto ha visto altri mercatini di Natale, sì, ma da lontano, se gli è capitato di attraversarli lo ha fatto immerso nel distacco, così ne conserva solo ricordi freddi e vuoti di significato. L'anno precedente lui e Itachi erano già insieme, ma uscivano da un funesto periodo e Itachi era ancora costretto a indossare una sempiterna sciarpa per nascondere gli agghiaccianti lividi sul collo.

Naruto non sa se Itachi e Sasuke abbiano visitato altri mercatini di Natale in passato, ma questo è il primo... senza passato. Nasconde un sorriso dietro il guanto di pelle marrone, abbinato alla giacca, e torna sbirciare Itachi, è bellissimo con le lampadine che gli si riflettono nell'ossidiana degli occhi. Naruto si chiede se anche il compagno sia in una sorta di rodaggio e abbia bisogno di rimparare le emozioni che la vita gli aveva vietato.

"Guardate queste palline, non sono incantevoli?" Naruto trema di felicità, non per le decorazioni in sé, piuttosto per avere qualcosa di adeguato da proporre. Finalmente.

"Tu pensi sempre con lo stomaco, Naruto" l'amichevole scappellotto di Sasuke gli si abbatte dietro la testa ovattato dall'elegante guanto nero "Stai tranquillo, abbiamo previsto anche un dopocena."

Sakura soffoca risate dietro i guanti rosa e rossi, rigorosamente intonati ai capelli. Le mani sul viso sono una mera proforma, in realtà non prova il minimo pentimento e continua a scapparle da ridere.

Anche Itachi sbuffa una piccola risata contagiato dall'ilarità, l'espressione gli coinvolge gli occhi.

"Ehm..." il biondo si massaggia la nuca, le guance paffute sono già in fiamme "Non userei mai una simile macchinazione per comunicare che ho fame. Io sono serio, non ho mai visto niente di simile, sul nostro albero di Natale donerebbero molto."

"Hai ragione, Naruto" Itachi sfiora le delicate palline di vetro con i polpastrelli "singolari e ben fatte."

"Beh, in effetti non è da tutti sfoggiare sushi appeso all'albero in salotto" Sasuke è costretto a capitolare, la qualità delle decorazioni è notevole.

La vernice di cui è ricoperto il vetro riflettente è brillante, i due uramaki sono dotati di piccolissime sferette per imitare, all'esterno, il rivestimento di caviale. Il pezzo di nigiri ha la parte superiore dorata e c'è persino un cuore fatto, per metà, di riso. Ma il vero tocco di classe è rappresentato dalle bacchette e la bottiglietta di salsa di soia.

"Vorrei tutto il set, Naruto. Come regalo di Natale mi basta" Itachi dice sul serio, Naruto si scioglie nel pozzo notturno del suo sguardo.

"Lo prendiamo sicuramente, me ne sono innamorato. Però, Itachi, avevo in mente ben altri doni per te."

"Non avevo dubbi, testa quadra" stavolta Sasuke gli molla uno spintone "Ma ti affido mio fratello volentieri."

"Vorrei donarti qualcosa anche io, Naruto. Qui, subito."

Naruto è incantato, Itachi lo afferra per le spalle e lo costringe a guardarlo. Poi lo trascina, risoluto, qualche bancarella più avanti.

Naruto osserva, estasiato, il compagno acquistare un bouquet di vischio tenuto insieme da un fiocco rosso da cui pende una piccola pigna. Una delle piante preferite di Naruto, la promessa di amore eterno a dispetto degli ostacoli.

Itachi gli afferra di nuovo la mano per trascinarlo in mezzo alla piazza, Naruto lo lascia fare ebbro di stupore e gioia. Itachi lo conduce fino sotto l'abete, al centro della scena.

Al moro basta un salto per appendere il bouquet a uno dei rami. Poi Itachi si ferma, trapassa Naruto con l'intenso sguardo prima di arpionarlo dal davanti della giacca e appiccicarselo al corpo con un ultimo strattone. Arrivano anche le sue labbra, bollenti, morbide, succhiamo e divorano la bocca dello sbigottito Naruto. Il respiro di Itachi è una soffice carezza che, Naruto lo sa, durerà per sempre; le inevitabili difficoltà che si pareranno loro davanti nel corso della vita, stasera sembrano insignificanti e liquidabili avvalendosi del solo amore reciproco.

Dieci... nove... otto...

La mezzanotte sta arrivando, Naruto vuole che l'accensione dell'albero lì congeli così, nel fermo immagine sognato da sempre. Senza scollare la bocca da quella di Itachi, si abbassa per agguantargli le gambe e sollevarlo tra le braccia, il moro è così morbido e caldo avvolto nell'elegante cappotto verde scuro con inserti di pelle.

Sette... sei... cinque...

Naruto sale la scaletta di legno della piattaforma dell'albero, il bacio non si esaurisce, Itachi non si contraria all'ulteriore immersione al centro dell'attenzione, sotto gli occhi attoniti dell'intera piazza. Naruto avverte il suo abbraccio farsi più intenso e il suo respiro più affannoso.

Tre... due... uno...

Le fontane pirotecniche li illuminano a giorno, scintille piovono su di loro, un tripudio di luci e colori si riversa sulle due figure ancora avvinghiate, la musica aumenta di volume.

L'applauso è per l'albero, ma anche per loro, Naruto capta l'inconfondibile suono dei guanti di pelle di Sasuke. Se si stacca dalla bocca di Itachi non è solo per riprendere fiato, ma anche per guardarlo negli occhi, quello sguardo dolce e colmo d'amore che desidera conservare per sé.

Naruto non molla il compagno, se lo assesta meglio tra le braccia e il bacio riparte. Così, senza un programma di scadenza. Applausi ed esclamazioni si intensificano in una seconda ondata, sì, sono dedicati a loro. Addirittura alcuni flash si fanno strada tra le palpebre serrate di Naruto.

L'ammirazione di tutte le coppie che non sono mai arrivate così lontano, sale simile a volute di calore. Ma a Naruto non importa ora che un nuovo e persistente chiodo gli si è piantato nel cervello. Vuole le abili labbra di Itachi posate altrove, il prima possibile. 

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