L'anno più bello
Prompt n. 13 Nudging the other one
Flashfic rating Verde
Quell'orario è magico in città. Le rondini tracciano ghirigori nel cielo; il firmamento è ingrigito, ma non è il cattivo tempo, è solo il tramonto.
I suoni, per un motivo da sempre sconosciuto a Naruto, sono attenuati, persino il rombo dei motori.
La giornata muore senza portare con sé malinconia, anzi.
Naruto allunga distratto le dita dentro il sacchettino di caramelle che Itachi ha in mano; come sempre, quando hanno l'opportunità di uscire insieme a quell'ora, fanno tappa fissa a un piccolo emporio per fare incetta di piccoli dolciumi e gommine. La bottiglietta di soda è l'accompagnamento ideale per le squisitezze. Pochi metri li separano dalla piazza in cui si trova il loro bar preferito per l'aperitivo, per allora caramelle e soda saranno già finite. Naruto non capisce mai chi, tra lui e Itachi, sia il più goloso.
Naruto sospira di inquietudine, si passa veloce le dita tra i capelli biondi. Il futuro è alle porte e ha urgente bisogno di un consiglio di Itachi. Anche solo una parola, uno sguardo. Naruto sa che dopo sarà più tranquillo.
"Senti, Itachi, so che sei impegnato e che anche tu devi studiare" Naruto guarda di sottecchi il compagno che mastica lento una caramella "Però vorrei fare una prova della maturità con te. Insomma, tu ci sei già passato, una sorta di studio del copione, capisci? Se lo facessi con Sasuke sarebbe inutile. Ha la mia età e non sa di cosa si tratta."
"Sasuke andrà benissimo" Itachi si caccia in bocca una gommina a forma di ciliegia , ride, "o per te è stroppo severo?" Itachi arresta la camminata per stropicciargli i capelli "Non essere nervoso, Naruto. La richiesta mi lusinga, ma non ne hai bisogno. Sei già molto più avanti di quello che credi, non sminuirti."
"Dannazione, Itachi. Parli bene tu, i professori universitari non sono piattole come quelli che ho io" Naruto serra i pugni, si inalbera al punto di farsi sfuggire frammenti verdi di qualcosa che stava mangiando, poi si calma e si massaggia la nuca "Forse hai dimenticato di quando Iruka mi stava alle calcagna persino durante le gare di Gato. Insomma, è stato capace di piazzarsi in mezzo alla strada per recuperare me e Konohamaru. Lo ha fatto pur sapendo che i sicari sarebbero andati a cercarlo."
"Lo ricordo perfettamente" Itachi gli si accosta per prenderlo a braccetto "Iruka ha lottato fino alla fine, senza mai demordere per strapparti dai guai. Ha aiutato me e Sasuke, i figli dell'assassino di Kakashi. Ne abbiamo passate tante io e te, Naruto. Il futuro non può farci paura proprio ora che il buio è alle spalle."
Naruto è sollevato, il potere calmante di Itachi fa centro come previsto. Il biondo appoggia rilassato la testa sulla spalla del compagno.
Raggiungono il bar sereni e avvinghiati. Naruto si fruga nelle tasche e poi ciondola con lo sguardo basso, rosso di imbarazzo.
"Itachi, non capisco come possa essere successo. Ho dimenticato sia il telefono che il portafogli."
"Te l'ho detto, sei troppo agitato."
Naruto fissa Itachi con la bocca spalancata, non capisce come faccia Itachi a essere così positivo ora che dovrà rinunciare al suo vino dolce e ai crostini con la cioccolata, il moro ha già pagato caramelle e gommine. Chissà tra quanto saranno liberi entrambi a quell'ora.
"Naruto, Itachi" una voce gioviale li chiama da uno dei tavoli esterni. Naruto sa benissimo di chi si tratta "Sedetevi con noi."
Iruka li raggiunge, cinge le spalle di entrambi per indurli a voltarsi verso il fratello Mizuki che li saluta con la mano. Naruto avvampa, il professore ha certamente sentito le sue ultime parole. Maledizione, che figura.
Intanto Iruka scorta lui e Itachi al suo tavolo, non c'è via di fuga. Mizuki si alza per salutare i nuovi arrivati. L'ex rivale di Naruto nelle gare clandestine, a causa sua Naruto ha rischiato un frontale con un mezzo pesante. Colui che ha sfigurato il volto del fratello spaccandogli una bottiglia sul naso quando erano ancora bambini. Iruka, aborrito poi da lui e dal padre perché gay. Ora Mizuki è lì, con il viso sereno e pieno, non più avvizzito dalla collera.
"Allora, cosa prendete?" Iruka non li molla, il sorriso non lo abbandona.
"Ehm... una birra e un vino dolce" Naruto si guarda ancora le scarpe "anche crostini con la cioccolata, Itachi li adora."
Appena Iruka si allontana per ordinare, una gomitata raggiunge il costato di Naruto. Tuttavia, questa è dolce, persino gradevole, non sgraziata e pungente come quelle di Konohamaru.
"Lui sarebbe il professore tanto temuto?" Itachi gli sussurra all'orecchio, poi inclina il capo e gli fa un occhiolino "A me sembra più un angelo."
A Naruto non resta che massaggiarsi la nuca finché Itachi non gli afferra il braccio per guidarlo su una sedia. Mizuki è in mezzo a loro.
"Prendete pure quello che desiderate" Mizuki indica il tavolo colmo di stuzzichini.
Naruto divorerebbe volentieri tutte quelle prelibatezze, ma le mani gli restano abbandonate in grembo.
"Naruto, io non ti ho mai ringraziato" una terza mano si posa sulle gambe di Naruto, quella di Mizuki "E non l'ho fatto neanche con Madara. Mi avete fatto ritrovare il rapporto con mio fratello che rischiavo di perdere. È tardi per rimediare?"
"Oh, no" rincuorato, Naruto solleva lo sguardo sull'ex rivale "Madara tornerà per la nostra festa del diploma."
"Non vedo l'ora" Mizuki è sincero, versa parte della sua birra a Naruto "Non preoccuparti per la maturità. Mio fratello è un testone, ma non fa altro che parlare di te."
"Davvero?"
"Sicuro."
L'allegria di un tavolo di amici.
Naruto si gode l'abbraccio di Itachi. Sa che il compagno lo sta ringraziando, un altro successo di vita raggiunto. L'anno più bello.
Parole, 945
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