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Valutazioni romance pt.1

Le nostre recensioni per i partecipanti al concorso! La pubblicazione avviene in ordine del tutto casuale.

La classifica con i voti arriverà non appena finiremo di leggere tutto =)

Bianca__Ferrari - Partita Doppia - scena del litigio

"Saresti uscita con me se te l'avessi chiesto?"

"No"

"Appunto. Bisogna ingegnarsi a volte"

"Sei un bugiardo"

"E tu sembri una bambina, quando fai così. Non è tutto bianco o nero nel mondo. Non c'è solo giusto o sbagliato. Non sei nelle favole, non sei Cappuccetto Rosso e io non sono il lupo cattivo. Svegliati, Ginger" disse lui alzando il tono.

"Mi chiamo Cinnamon" urlò lei alzandosi e barcollando verso di lui con l'indice puntato "Smettila di giocare con me"

Caleb le si avvicinò e con tono duro, gli occhi fissi nei suoi, le disse "Ti stai solo illudendo di non volere ciò che invece evidentemente desideri. Il fatto che non avessi preventivato di essere viva e lussuriosa e di avere il fuoco dentro non significa che puoi accusare me per questo. E io ti consiglio anche di non ignorare le tue pulsioni, perché so che quel bacio lo volevi anche tu, prima di attivare il cervello e fuggire"

"Tu non sai niente di me, non mi conosci, non sono come le altre" ribattè lei urlando.

"Libera? Felice? Disinibita? Non sei un angelo, Cinnamon, sei una donna, sei fatta di carne e desideri, anche se fingi di no. Cosa pensi? Che avere voglia di scopare significhi essere una zoccola? Beh allora, news del giorno, sei una zoccola anche tu"

Lo schiaffò lo colpì inaspettato, ma nonostante ciò lui non voltò il viso e rimase a fissare la ragazza di fronte a sé, in lacrime e tremante. Come erano arrivati a quel punto? La sua ingenuità, il suo candore, la sua innocenza... Non aveva diritto di sentirsi migliore di lui. Anche lei lo desiderava, era chiaro sulla pista da ballo, stava per lasciarsi andare ed era stato incredibilmente sensuale vederla così rilassata, sciolta, senza la sua solita rigidità frigida.

Quella ragazza nascondeva un lato conturbante e profondamente erotico che rimaneva ingabbiato dal personaggio da vecchia quacchera che si portava addosso. Ma era come tutte le altre. Voleva sesso, tanto, selvaggio, liberatorio. Eppure si sentiva superiore nel rifiutare lui e ciò che rappresentava. Basta, per quella sera aveva finito di fare la balia a quella bimbetta stupida. Era ora di trovarsi una vera donna, svuotarsi le palle e farsi una sonora dormita.

#GmS

Coinvolgimento emotivo: il litigio è interessante, è ben argomentato e vivo. È anche intelligente la scelta di far dire a Caleb l'unico insulto a cui una donna non può ribattere in egual modo se non con... beh, lo schiaffo successivo. Con questo estratto hai colto ciò intendevamo e hai anche saputo lasciare la tua impronta sentimentale ed energica. Si avverte, in modo tangibile ed evidente, la rabbia di Cinnamon, il suo orgoglio e la celata passione di Caleb verso questa piccola, grande donna che tenta di disprezzare. Nelle sue spicciole e velate parole è ben chiaro, invece, il suo reale interessamento verso di lei, ma qualcosa sembra bloccarlo dall'esprimere ciò che, veramente, ancora non sa di sentire e, forse, il fatto che Cinnamon sia così testarda e sicura del fatto suo, lo fa un po' retrocedere. Entrambi appaiono come due leoni inferociti pronti ad azzannarsi e nessuno dei due pare voler ritrarre gli artigli.

Grammatica e lessico: sembra esserci qualche piccola pecca nei segni di interpunzione come virgole, punti e virgola, punti ed esclamazioni.

Le disse "Ti stai solo illudendo di non... → prima di aprire il dialogo ci andrebbero i due punti.

[...] innocenza... Non → la maiuscola non va dopo i tre punti, a meno che non stia partendo una frase a sé.

All'inizio del litigio abbiamo uno scambio di battute non accompagnato da nessuna descrizione o reazione. Ti consigliamo sempre di aggiungere qualcosa, anche piccolo, intorno a ogni linea di dialogo per evitare di dare la sensazione di un freddo "botta e risposta". Inoltre, un altro piccolo accorgimento che vogliamo darti è quello di chiudere i dialoghi con il punto. Abbiamo notato che non lo fai mai. Per il resto lo stile è pulito e funziona, abbiamo apprezzato la lieve introspezione alla fine del dialogo che ci ha permesso di capire un po' meglio la situazione.

Originalità: la prima cosa che ci ha colpite è stato senza dubbio il nome Cinnamon. Particolare, nella sua accurata semplicità. Il litigio è ben strutturato, tanto da sembrare vero. Il fatto che lei non ceda e cada sin da subito nelle sue braccia è già un bel punto a favore. L'altro, è senza dubbio il fatto che la protagonista sia dotata di "attributi", quelli che donano fierezza e indipendenza a una donna e che invece potrebbero far scappare a gambe levate anche il più caparbio degli uomini. Si sa, una donna forte, a volte fa paura.

ArisFitzMaurice - One, Two... & One-Two-Three-Four... - scena del bacio


Quella calda, dolce, tenera e fresca notte di primavera ci cullò, mentre per la prima vera volta ci stavamo conoscendo, guardandoci negli occhi, con i nostri corpi che s'intrecciavano a forza di abbracci, di baci che, finalmente, ci scambiammo in santa pace, appollaiati al bancone del Whiskey a Go Go, con una pinta di birra davanti a ciascuno.

Non finimmo subito a letto quella sera e mi convinsi che fosse stato meglio in quel modo. Qualcosa in quelle ore da sobrio mi disse che ci sarebbe stato tutto il tempo per fare l'amore, in modo da poter assaporare per davvero quell'emozione bella e semplice che il tenerla stretta a me ci stava regalando, in attesa di poter essere finalmente l'uno dell'altra. Non c'era bisogno di correre quella notte, non con lei. In una parola: ero felice.

Martina, anche lei lo era, quasi euforica di starsene stretta stretta a me fra le mie braccia, con le mie labbra che le baciavano la bocca e che poi le scendevano lungo il collo; con i miei occhi su di lei che tenevo socchiusi, come a voler ricacciare dentro di me quei lampi di lussuria che, ne ero certo, avrebbero sciupato tutto.

L'accarezzai, la morsi, la feci ridere e divertire. Io, invece, mi sentii un qualcosa che non ero mai stato in vita mia, mentre sentivo i suoi baci, ora teneri, ora caldi oppure la sua mano scivolare fra i miei capelli per poi abbracciarmi stretto a sé. Era passionale la mia Martina. Avrei potuto provarci, portarla via di lì, andare a casa mia e scoparla tutta la notte, Dio solo sa quanto avrei voluto farlo; ero anche sicuro che ci sarei riuscito, perché era a un passo dal cedere, mi voleva anche lei senza farne mistero, ma decisi che tutto sarebbe stato lento quella volta, come il più bello dei blues.

Mi sarei avvicinato a lei come se stessi mangiando una prelibatezza di cui avrei potuto godere solo se fossi riuscito a dominarmi e ne avessi assaporato un solo boccone per volta, lasciandomi andare al gusto e a tutte le sfumature che portava con sé ogni singolo morso.

Ero sobrio, ero fantastico.

Così, ogni sguardo, ogni carezza, ogni bacio e ogni brivido ebbero il tempo per farsi sentire nella loro interezza, partendo dall'eccitazione dell'inizio, passando per il piacere della maturità e giungendo al dolore della fine di ogni sensazione e poi di nuovo ripartendo da capo, per tutta la sera.

Che peccato: ci interruppero!

#GmS

Coinvolgimento emotivo:  il fatto che la scena sia accompagnata da una lunga e continua introspezione ci aiuta sicuramente a cogliere più profondamente ciò che sente il protagonista. È un susseguirsi di sensazioni che scivolano sul corpo dei due protagonisti e penetrano nel loro animo colmo di euforico sentimento. Un amore che è stato a lungo atteso ma che allo stesso tempo ha ancora bisogno di attendere l'attimo giusto. Il fugace e intrepido desiderio dei due si ferma così a un bacio accompagnato da lievi e dolci carezze che fanno palpitare il cuore. 

Grammatica e lessico: a volte i periodi diventano un po' lunghi e verso la fine si perde il discorso per via di alcune virgole o punti mancanti:

Io invece, mi sentii un qualcosa che non ero mai stato in vita mia, mentre sentivo i suoi baci, ora teneri, ora caldi oppure la sua mano scivolare fra i miei capelli per poi abbracciarmi stretto a sé.

Il lessico è semplice, tuttavia le parole sono usate per formare frasi piene di sentimento che traboccano di dolcezza.

Un'ultima cosa: in una parola: ero felice → ti facciamo semplicemente notare che "in una parola" non funziona quando le parole che seguono sono due. Potresti invece mettere "in poche parole".

Originalità: ci è piaciuto il fatto che la descrizione in questo caso non fosse quella di un singolo bacio, magari del primo, ma di quella che sembra invece essere una danza sensuale tra due corpi in armonia, e il fatto che sia narrata da un lui, rende il tutto ancora più interessante. Si avverte la suadente malizia nei gesti di entrambi, soprattutto nel protagonista, che narra con impeto quel momento tanto atteso. Abbiamo apprezzato il fatto che lui riesca a controllarsi pur avendo aspettato a lungo, che non voglia bruciare subito tutte le tappe ma insiste nel volersi godere con calma ogni singolo attimo e avere rispetto per la sua amata.

Dovesivola - Due cuori sull'asfalto - scena del bacio

Le ore passarono, insieme ai minuti e ai secondi, in una totale agonia. La notte trascorse nel buio e nel silenzio e il sole all'alba portò con sé l'inizio di un nuovo giorno da vivere.

Vivere era la parola giusta.

Non bisognava più abbattersi, restare sconfitti. Era necessario che Michelle restasse accanto a suo padre lungo tutto il suo ultimo periodo di vita, poi avrebbe dovuto sorridergli felice di avere avuto un genitore fantastico al duo fianco e tuffarsi tra le braccia di qualcun altro.

Ryan, le suggerì la sua mente. Ma il cuore la portava in tutt'altra direzione. Il cuore le diceva che non era lui la persona con cui si sentiva davvero bene, grazie alla quale riusciva a trovare il suo posto nel mondo. Ma chi, allora?

-Guarda- esclamò Jared, interrompendo il contatto con i suoi capelli.

-Cosa?-

-L'alba fuori dalla finestra. É bellissima.-

Michelle si alzò, seguì il punto indicato dal suo dito con lo sguardo e si perse nei colori pastello che il cielo le stava offrendo.

Inconsapevolmente sorrise.

Senza dire nulla intrecciò le loro dita in una morsa da cui era impossibile sfuggire e lo trascinò dal lato opposto del corridoio, verso la porta vetro che li avrebbe accolti sul grande terrazzo.

Conosceva quel posto, ci era già stata con suo padre proprio mentre sua madre era ricoverata lì dentro. E conosceva anche quell'alba, già vista proprio con suo padre la notte in cui rimasero a vegliare sulla donna più importante della loro vita. Ma adesso le sembrava molto più bella, forse dettata dalle emozioni che il cuore, accanto a quel ragazzo, scaturiva.

Una volta fuori strinse più forte la mano del ragazzo e poggiò la testa sulla sua spalla. Aveva bisogno di un áncora a cui aggrapparsi e Jared sembrava molto più presente di Ryan, per certi versi.

Ryan.

Che fine aveva fatto? Era scomparso e non si era degnato di farsi vivo neanche una volta durante tutta la giornata precedente.

In fondo, nemmeno lei lo aveva telefonato quando aveva bisogno di lui.

E allora sorsero i dubbi. Era davvero lui colui che desiderava? Perché stare con lui se poi non c'era nemmeno a consolarla quando ne aveva bisogno?

-Michelle.-

-Sì?-

-Che cosa provi per Ryan?-

Lei continuò ad osservare il sole risalire lungo le montagne, trasformando il cielo da rosa tenue ad un rossastro sempre più scuro, tendente al viola, per poi trasformarsi in blu cobalto.

-Non lo so.-

E poi il silenzio giunse su di loro, avvolgendo i loro corpi ardenti.

Trascorsero minuti indecifrabili osservando l'orizzonte dipingersi di blu, poi entrambi si voltarono l'uno verso l'altra, ma nessuno dei due aveva calcolato la distanza quasi nulla tra i loro corpi.

Quel movimento, infatti, li portò ad unire le loro anime in una sola. Le labbra di Jared premute su quelle di Michelle in un bacio sbagliato, ma che ben presto divenne insaziabile. Un bacio che per sempre avrebbe marchiato le loro anime.

Era chiaro a tutti tranne che ai loro occhi che non avrebbero mai potuto fare a meno l'uno dell'altra e forse questa era la cosa peggiore da dover sopportare per i loro cuori.

Nemmeno Michelle seppe ben definire le sensazioni che avvolsero il suo corpo durante quel bacio.

Fu qualcosa di incredibilmente delicato e al contempo potente, che si espanse lungo ogni millimetro del suo corpo, provocandole brividi inspiegabili e facendole sembrare di essere a casa.

Perché, in fondo, era così. Tra le braccia di Jared era a casa. Quello era il suo posto, doveva soltanto capirlo.

Coinvolgimento emotivo: lo stile appare un po' immaturo, lineare e diretto ma privo di costruzioni più particolari o terminologia più alta. Ad ogni modo, nonostante questo piccolo impedimento, riusciamo a immedesimarci abbastanza bene nella scena, anche se le introspezioni non sono così approfondite come una situazione del genere probabilmente richiedeva.

Grammatica e lessico: abbiamo notato che ci sono poche virgole in generale e questo a volte infastidisce un po' la lettura, anche se la maggior parte dei periodi sono corti. 

Oltre a questo, ci sono alcune cose che vorremmo farti notare!

un àncora → (l'accento non è necessario perché tonico) manca l'apostrofo: un'ancora.

Nemmeno lei lo aveva telefonato → Nemmeno lei gli aveva telefonato. Oppure: nemmeno lei l'aveva chiamato.

Originalità: Il fatto che la ragazza si renda conto di non amare più Ryan e voler invece stare con l'altro ragazzo in un momento del genere è abbastanza originale, così come il fatto che arrivi da sola a questa conclusione.

Mag_David - Sad eyes never lie... - scena del bacio

Avete presente quei momenti che vorreste non finissero mai?
Ecco, quello del mio ballo con Matteo è stato uno di quelli. Non mi ero mai sentita viva come quella sera, se ci ripenso ancora ora arrossisco. Sembrerà una cosa stupida ma è così.
Alla fine le cose belle arrivano quando non te le aspetti ed io lui non me lo aspettavo proprio. E anche se alla fine le cose potrebbero andare in una direzione che non è quella che vorrei, i momenti, quelli belli, purtroppo o per fortuna, non li dimentichi. E i suoi occhi e il modo in cui mi guardavano quella sera, sarà uno di quei momenti belli che non vorrò mai dimenticare. Mi ricordo quando ballando stretti mi sussurrò: "Chiudi gli occhi" ed io anche se confusa lo feci e li chiusi.

Fu un attimo e le sue labbra si poggiarono piano sulle mie. Inizialmente mi irrigidii, forse ero sorpresa o semplicemente impaurita, ma Matteo mi strinse più forte. Le sue labbra che si muovevano delicate fecero schiudere anche le mie e quando le nostre lingue si intrecciarono credetti il cuore volesse smettere di battere, le gambe continuavano a tremare e le mie braccia si strinsero più forte a lui.
Il mio primo bacio, il nostro primo bacio, sapeva di birra e di coca cola, due gusti diversi ma ora uniti, sapeva delle bollicine che scoppiano in bocca e te lo fanno sentire che sapore hanno. Il nostro primo bacio era dolce, era delle sue labbra morbide e delle mie ancora inesperte, era dei nostri respiri, diventati ormai uno solo. Il nostro primo bacio era dei suoi occhi, dei miei, delle emozioni provate e di quelle ancora da scoprire. Il nostro primo bacio eravamo noi, ragazzi lontani e mai così vicini.

Quando le nostre labbra si staccarono non riuscii a respirare, mi mancava l'aria e non mi accorsi di niente.
Non mi accorsi della musica che era cambiata, degli sguardi, di Riccardo e Vanessa che da lontano ci osservavano, vidi solo Matteo che mi prese per mano e mi portò via con lui.
Salimmo sul suo motorino senza dire una sola parola e per tutta la durata del tragitto mi tenni stretta a lui, come se avessi paura che da un momento all'altro tutto questo potesse finire.

Ci fermammo davanti al cancello di un parco, era tutto illuminato. Le luci erano messe anche sugli alberi e quando entrammo mi portò lungo un corridoio di terra a cui lati si trovavano delle panchine, camminammo fin quando non raggiungemmo una struttura in legno, sembrava quasi un tetto solo che era formato da delle luci. Matteo si fermò e si girò verso di me e quei suoi occhi meravigliosi sembravano più chiari ora, avevano uno sguardo dolce e guardavano me.

"Sei bellissima" mi disse.
Abbassai lo sguardo imbarazzata, non ero abituata ai complimenti, non mi piacevano, avevo sempre paura sapessero di falso.
"Non è vero" risposi guardando a terra.
Matteo mi prese il volto tra le mani e portò i nostri occhi ad osservarsi ancora.
"Tu sei bellissima, ti ho portata qui perché ti potessi guardare davvero, per poter ammirare i tuoi occhi limpidi come il mare illuminarsi, per poter osservare i tuoi capelli appoggiarsi alle tue spalle così piccole ma così forti.
Sei bellissima Alexandria. La tua semplicità, la tua spontaneità lo sono. E il fatto che tu non te ne accorga ti rende ancora più bella e più vera."
Non seppi davvero cosa dire. Non potetti credere che qualcuno mi vedesse davvero così. Io ero piena di difetti e ormai vedevo solo quelli, ma scoprire che c'era qualcuno che aveva visto il bello in me, laddove neanche io l'avevo visto mai, mi fece sentire, almeno per quella sera, come se fossi importante, come se il buio che avevo addosso e dietro cui mi nascondevo si stesse un po' dissolvendo.

#GmS

Coinvolgimento emotivo: ci sono dei passaggi in cui appare poca profondità: Avete presente quei momenti che vorreste non finissero mai? Parlare direttamente con il lettore, se non fatto con una tecnica affinata e attenta, finisce per far cogliere questi passaggi particolarmente fuori posto.

Il discorso che fa il ragazzo alla fine ci è sembrato un po' poco verosimile, difficilmente qualcuno riuscirebbe a tirare fuori dei complimenti così elaborati senza aver costruito prima questa battuta. Noi non possiamo sapere se il ragazzo lo ha fatto o meno, ma ad ogni modo è questo che ci è saltato all'occhio.

Grammatica e lessico: ci sono diverse imprecisioni: sapeva delle bollicine che scoppiano in bocca e te lo fanno sentire che sapore hanno. → e ti fanno sentire. Altrimenti crei una ripetizione.

Molti passaggi in questo estratto presentano questo tipo di problema, piccoli errori che rovinano la costruzione del periodo e di conseguenza la fluidità della lettura.

Ci sono alcune ripetizioni del tipo: Alla fine le cose belle arrivano quando non te le aspetti ed io lui non me lo aspettavo proprio. E anche se alla fine le cose[...].

Per il resto, in generale manca della terminologia specifica: corridoio di terra → vialetto

Originalità: scarsa. Non abbiamo molto se non il primo bacio, il solito discorso del ragazzo che cerca di convincerla che lei effettivamente è bella. Questa parte è anche priva di un'introspezione che avrebbe potuto spiegare e illustrare più ampiamente la situazione, abbellendola con sentimenti e sensazioni importanti.

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