TERRA
I: FUNZIONALE (STRATO CULTURALE)
Sovrastrutture strutte in ossidi binari
Subducono assiomi prismatici secondo
L'assecondarsi di collassi singolari
Orizzonti funzionali questionano moti
Disossati di qualunque qualunquismo
Dissodando l'integrità causale del
Successivo quanto, quanto precedente
Sottostare, emerso, per mezzo, per verso
Pervaso, inviso all'incolto interrato
Fra il più sottile strato, dapprima perso,
E poi solcato, in contumace costituzione
L'epistemica supponenza, supposta ad un
sudario di liquida disgregazione, posta a
rinforzo autoreferenziale, per differente ideale
OVVERO: Culturali aggregazioni di dubio gregario nel vasto campo, un pascolo di pastori dagli zoppi bastoni, seguitando l'orma d'una cinica semplificazione destrutturata da poetiche liriche.
II: FUNZIONANTE (STRATO NATURALE)
L'echeggio scheggiato, d'una massa gravida
Di gravità, affonda in ondeggianti mosse
E di sollevata leggiadria, una rifulgenza
Rivoltatasi contro sé stessa, collimò
In un collasso di opposte pressioni
Secessioni di cipressi intraterreni
Intrattenendo, curve sospensioni
Cupe attrazioni, così dispersive
Che il discontinuo deplorare
D'un vuotato eccesso di
Accentramento, cessò
D'elevarsi ventralmente
OVVERO: La recisa indecisione sottocutanea, come un carcinoma consumante, si lacerò in sanguinolente necessità, frammiste a frammentarie memorie d'impropria identificazione.
III: FUNZIONE (STRATO DIVINO)
E più l'irrequietezza di un'urente mortificazione
Instava nell'istanze dell'istante, da lunga fiata
Lo spiro di meccanico causalismo, stridente
Si dilatava nel ventre iridescente d'incertezze
Crepando in onde concrepanti, come accalcate
Gocce calcaree, su cuspidi di rocciose assenze
OVVERO: Il colonnato, eviscerato di qualunque ragione per sopportare ancora il peso dei cieli e di tutte le loro drenanti diramazioni, gettò ogni sensibilità fra la polvere della infante ecumene, infibulata affinché non venisse stuprata. Eppur la Terra non fu più vergine.
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