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La vita può regalarci momenti di gioia così come può regalarci momenti di dolore. Darci in pasta ai lupi e dire: "adesso veditela da solo".
È questo quello che sto facendo ora. Sto cercando di uscirne viva, da sola.
È difficile perché quando si ama qualcuno non è facile dirgli addio, ma a volte è l'unica cosa da fare.
Freddy festeggia il compleanno, e ha invitato tutta l'azienda alla sua festa; non potevo dirgli di no.
Spero solo di non incontrare Daniel, e se lo incontrassi, spero solo che non si metta in testa di perseguitarmi tutto il tempo.
Non appena entro nel locale, vado nel panico. È pieno di gente ed io mi guardo intorno sperando di non ritrovarmi davanti Daniel.
Per la festa ho indossato un vestito blu elettrico, con le spalline di raso, scollo a V stretto in vita e corto fin sopra le cosce, ho indossato le mie belle décolleté e ho raccolto i capelli in uno chignon alto.
Ho bisogno di bere per calmarmi, così ordino una birra al bancone.
<< Prego, signorina. >> il barman mi passa la birra sfoderando il suo meraviglioso sorriso.
Lo ringrazio e comincio a bere.

La festa è bellissima e tutta l'azienda è qui per festeggiare Freddy.
Mi sento un po' fuori posto, un po' di malumore e quindi passo tutto il tempo  a bere seduta sullo sgabello di questo bancone.
<< Ciao. >> la voce è familiare e il cuore prende a martellarmi nel petto.
Trattengo il fiato.
<< Speravo di trovarti qui. Possiamo parlare? >>
Sospiro. Piano mi volto, bevo un altro sorso di birra e lui mi guarda confuso.
<< Da quando bevi? >>
<< Ti interessa? >> rispondo brusca. 
Annuisce: << Tutto ciò che ti riguarda mi interessa. >>
Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
<< Posso parlarti? >>
Mi allontano dal bancone e lui mi segue.
Mi prende la mano, ma io la tiro via e lo colpisco in volto, poi sulla spalla, lui fa per avvicinarsi ma lo spingo.
<< Non ti avvicinare! >> strillo.
Ho un nodo in gola, sento che a breve scoppierò a piangere.
<< Ti odio! >> gli urlo in faccia e vedo rabbia nei suoi occhi.
<< Daniel! Io ti odio! Ti odio! Ti
odio! >> ripeto.
Non sopporto questo forte dolore che ho nel petto, rischierò di sentirmi male.
Lo colpisco insistentemente sul petto, lui mi prende per i polsi bloccandomi. Guardo i suoi occhi con i miei lucidi e cerco invano di trattenere le lacrime.
Non ce la faccio e una sola lacrima mi scivola sulla guancia, poi tante altre la seguono a ruota. Scoppio in lacrime, davanti a lui. Mi volto.
<< Kristeen... Tesoro mio non piangere. >> mi prende il viso tra le sue mani e mi asciuga le lacrime con le labbra lasciandomi dolci baci sugli occhi, sugli zigomi, sulle guance, scende sul mento, poi sul collo e io reclino la testa all'indietro.
<< Daniel, ti prego. >> boccheggio. Mi manca il respiro. Ogni volta che mi sfiora mi succede.
<< Mi odi, Kristeen? >> chiede con voce roca.
<< Ti odio, Daniel. >>
Aggrotta la fronte, si allontana da me e si volta per andarsene.
<< Ma solo perché ti amo così tanto che potrei morire. >>
Si blocca all'istante e resta di spalle.
<< Ma tu mi hai fatto così tanto male. Mi hai promesso e ripromesso decine di volte che non lo avresti più fatto. E tu? L'hai rifatto. E non hai mai provato vergogna. Non hai mai pensato a
me? >> chiedo alla fine.
Guardo le sue spalle che si alzano e si abbassano velocemente ad ogni respiro che fa. Non si muove, resta fermo senza emettere fiato.
<< Potresti almeno voltarti, guardarmi negli occhi e dirmi cosa pensi? >>
Si volta e quello che vedo nei suoi occhi è malinconia.
<< Kristeen, mi odi, mi ami. Cosa provi? Io non capisco... >> la sua voce è un sussurro.
Trattengo il fiato, mi guardo intorno, poi torno a posare gli occhi su di lui.
<< Ti amo. Daniel, io ti amo da morire, ma non posso perdonarti. Non di nuovo. Non ancora. Mi dispiace ma io non posso continuare a farmi del
male. >>
Si volta di scatto e il mio corpo freme quando mi si avvicina prendendomi tra le sue braccia stringendomi forte al suo petto.
Cerco di divincolarmi, ma lui serra la presa impedendomelo.
<< No. Se questa è l'ultima volta che posso tenerti stretta a me, ti prego... Lasciati abbracciare. >>
Lo lascio fare e mi sciolgo fra le sue braccia.
Il tempo scorre lento, o sembra non scorrere affatto. Amo così tanto questo uomo maledetto, ma non posso continuare. Perdonargli di nuovo tutto come ho sempre fatto sarebbe dare un calcio alla mia dignità. Voglio rispettare me stessa, e per farlo devo lasciarlo andare, che lo voglia o no devo farlo. Per me stessa.
Restiamo abbracciati per più di dieci minuti, poi sciolgo l'abbraccio.
<< Daniel... >> dico singhiozzando.
Mi asciuga di nuovo le lacrime, questa volta con i pollici.
<< Ti lascio andare vita mia... >>
Mi si mozza il fiato.
<< Solo... Ho un'ultima cosa da chiederti. >>
I suoi occhi sono nei miei e mi stanno implorando di accettare ogni sua richiesta.
Faccio un profondo respiro:
<< Dimmi, Daniel. >>
Mi accarezza la guancia e io chiudo gli occhi assaporandomi il momento.
<< Passa la notte con me, Kristeen. >> la sua richiesta mi spiazza.
<< Non puoi chiedermi questo
Daniel. >>
Lui mi prende le mani e se le porta sul suo petto. Sento il battito del suo cuore accelerato.
Guardo le mie mani che sfiorano il suo petto, poi guardo lui dritto negli occhi. Mi sta implorando e io non so se riuscirò a dirgli di no.
<< Un'ultima volta ti prego. Voglio che tu sia mia ancora una volta. >>
Scuoto la testa e scoppio di nuovo in lacrime: << Daniel, se ora passassi la notte con te, non so se domani riuscirò a dirti addio per sempre. >>
Mi sfiora la guancia e a me cominciano a cedere le gambe.
<< Non devi dirmi addio per forza se non lo vuoi. >>
<< Devo. Per il mio bene. >> dico con tono convinto.
Mi porta una mano dietro la nuca per tenermi ferma, con l'altra mi attira a se stringendomi più forte.
Mi bacia dolcemente. Mi posa prima un bacio a stampo, poi con le labbra sfiora appena le mie, mi bacia agli angoli della bocca e ritorna sulle labbra, questa volta con la lingua chiede l'accesso alla mia bocca.
Schiudo le labbra e subito la passione ci travolge.
Mi abbandono a quel bacio meraviglioso. Ce ne sono stati tanti, migliori di questo. Ma questo credo sia il migliore in assoluto. Sarà perché è il nostro bacio d'addio.
Gli porto le braccia al collo, e quando vede che non ho intenzione di andare via, la mano che aveva dietro la mia nuca la fa lentamente scivolare lungo la mia schiena provocandomi piccoli brividi.
<< Daniel... >> mugolo nella sua bocca.
<< Voglio che tu sia mia ancora una volta, tesoro. Ho bisogno di te. >>
<< Voglio essere tua, ma poi devi lasciarmi andare via per sempre. >> dico.
Annuisce.
<< Promettimelo. >>
<< Non so mantenere le promesse. >> fa per baciarmi di nuovo ma mi tiro indietro.
Sono ancora appoggiata a lui, con le braccia dietro il suo collo e il mio petto premuto contro il suo addome.
<< Daniel, devi promettermelo. Promettimi che non mi penserai, che non mi chiamerai, che non mi cercherai fra la gente.Promettimelo, Daniel. Promettimi questo e... >> mi interrompe con un altro magnifico bacio.
<< Te lo prometto. Ma sappi che non è quello che voglio. >> Occhi dentro occhi. Ancora non gli ho detto addio e già mi manca da impazzire.
Insieme usciamo dal locale, mi fa salire in auto e insieme ci dirigiamo a casa sua. Tutto il tragitto lo facciamo in silenzio, nessuno dei due apre bocca. L'unica cosa che mi ha chiesto è stata quale musica volessi ascoltare e io gli ho risposto che non aveva importanza.
Quando arriviamo all'appartamento è tutto buio.
Accende le luci nel soggiorno, poi si dirige in cucina, lo sento aprire il frigorifero e poi un cassetto.
Io nel frattempo mi sono sistemata sul divano. La gamba destra accavallata sulla sinistra.
Sistemo il vestito per bene, in modo da non lasciare niente in mostra.
Ritorna da me con uno spumante e due bicchieri.
Sorrido, << A cosa vuoi brindare? Non c'è niente a cui brindare. >> dico cupa.
Non voglio brindare al nostro addio se è questo che vuole fare.
<< A noi, tesoro mio. A questa sera, alla notte fantastica che passeremo insieme, a te, a me. Alla speranza che tu possa cambiare idea e decida di restare con me. >>
Sospiro e mi sistemo meglio sul divano. Questo divano dove tante volte abbiamo fatto l'amore.
<< Non brinderemo a noi. >> dico.
Lui sospira, mi prende la mano e mi conduce in camera.
Le sue mani mi sfiorano le spalle e il mio corpo avvampa. Abbassa lentamente le spalline, poi piano fa scivolare il vestito a terra.
Mi spinge lentamente sul letto e io mi faccio indietro salendo su fino alla testiera del letto.
Lo osservo mentre si spoglia, lentamente, prima la camicia, poi i pantaloni.
Sale sul letto e avanza verso di me, fino a salirmi sopra, mi fa distendere e di piazza tra le mie gambe.
Mi sfila le mutandine e poi si sfila i boxer.
Mi bacia sul collo e io ansimo, scende sulle clavicole per poi scendere sulle spalle.
<< Sei bellissima. >> sussurra.
Mi penetra lentamente e io inarco la schiena. Comincia a muoversi lentamente baciandomi sulle guance, poi sulle labbra.
Ad ogni spinta il piacere aumenta sempre di più, intreccia le nostre dita e mi porta le braccia sopra la testa.
Si spinge più a fondo ed io emetto un gridolino.
Gli passo le mani tra i capelli e lui fissa i suoi occhi nei miei.
<< Ti amo. >> sussurra e una lacrima mi scorre sul viso.
Non può dirmi di amarmi ora che è tutto finito tra noi. Perché ha voluto rovinare tutto?
Mi volto di lato e chiudo gli occhi mentre lui continua a spingersi ancora dentro di me finché non raggiungiamo il culmine insieme.
Mi posa un bacio sulla fronte e poi ricade sul letto al mio fianco.
Mi prende tra le sue braccia e io chiudo gli occhi godendomi questi ultimi momenti insieme.

Apro gli occhi e il braccio di Daniel mi cinge in vita. Mi volto verso di lui e lo trovo ancora addormento. Se vado via ora sarà più facile. Per me e per lui.
Piano mi tolgo il suo braccio di dosso e mi alzo dal letto. Raccolgo la mia roba che è a terra ed esco dalla camera, ma prima di chiudere la porta, mi volto per guardarlo un ultima volta dormire.
Mi volto e vado via.
Prendo la borsa che è sul divano, e proprio quando sto per andare via, vedo la copia delle chiavi di casa mia che gli avevo fatto sulla mensola della parete attrezzata. Le prendo e le infilo nella mia borsa, poi vado via.
Esco da questa casa che per un po' è stata il mio rifugio. Esco per non rimetterci più piede.
Vado alla fermata dell'autobus e torno alla mia di casa. La prima cosa che faccio, è fare una lunga doccia per togliermi di dosso l'odore di Daniel. Così mi sarà più facile dirgli addio.
Sto per mettermi sotto la doccia quando sento il cellulare vibrare.
È un messaggio di Daniel:
"So che te lo avevo promesso, ma non posso smettere di amarti."
Il mio cuore cade in mille pezzi.
Lui mi ama. Io lo amo. Ma questo è sbagliato. Noi siamo sbagliati.
Mi ha fatto troppo male troppe volte, e io non posso restare con lui.
Questa notte è stata fantastica, lui è fantastico.
Mi siedo sulla panca di fianco la doccia, poggio i gomiti sulle ginocchia e mi prendo il viso in lacrime tra le mani.
<< Ho sbagliato. Ho sbagliato
tutto! >>
Non dovevo concedergli questa notte. Non dovevo ne a lui, ne a me. Ho sbagliato tutto.
Soffro così tanto all'idea di non rivederlo più, di non poterlo più accarezzare, di non poterlo più baciare. Sono appena andata via da casa sua e già mi manca da morire.
Quanto fa male...
So che è la scelta giusta da fare, lo faccio per me stessa, perché se non penso a salvarmi da sola, chi lo farà al posto mio?
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Ebbene anche con questa storia siamo arrivati alla fine.
Cosa posso dire? Grazie di tutto. Spero che vi sia piaciuta.
Una domanda: secondo voi Kristeen ha fatto bene? Ha scelto bene? O secondo voi doveva dare un'altra possibilità a Daniel?
E secondo voi ha sbagliato a concedergli l'ultima notte insieme? Lei ha ceduto perché lo ama, ma secondo voi ha sbagliato?
Fatemi sapere😃 sono curiosa! 😇
Be'! Vi auguro una buona notte e alla prossima storia! 😘

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