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17

<< Buon compleanno! >>
Non appena apro la porta di casa, mio padre e mio fratello mi vengono incontro prendendomi uno un braccio e uno l'altro.
<< Grazie ragazzi. >> dico rivolgendo un sorriso a Dan e Mary.
Mi volto verso mio padre e poi verso mio fratello: << Scommetto che avete organizzato tutto voi. >>
Vincent e mio padre mi sorridono tutto denti e annuiscono.
<< Siete incorreggibili. >> dico divertita.
<< Sapevamo che non avresti fatto nulla, esattamente come l'anno precedente, e ci abbiamo pensato
noi. >> dice mio padre.
Mio fratello mi abbraccia e li ringrazio ancora.
<< Vieni, ti abbiamo comprato la torta, vieni a spegnere le candeline. >>
Mi porto le mani alla testa: << Dan, le candeline? Non ho mica tre anni? >>
Detesto spegnere le candeline.
Dan fa spallucce e mi sorride innocentemente.
<< Dai, vieni... >>
Alzo gli occhi al cielo e mi dirigo in cucina seguita da tutti.
Vincent prende la torta dal frigo.
Poggia sul tavolo una bellissima torta ricoperta di panna, con sopra tanti frutti di bosco.
<< Dentro è esattamente come piace a te, un piano con la crema e un piano con la Nutella. >>
Guardo mio padre con gli occhi a cuoricino e mi passo la lingua sui cosiddetti "baffi", esattamente come farebbe un cagnolino quando si trova davanti il suo cibo preferito.
<< Aspetta! >> mio padre mi ferma e io ho solo toccato la confezione delle candeline. Mi fermo all'istante.
<< Che succede? >> chiedo confusa.
<< Stiamo aspettando il tuo capo. >>
Inarco un sopracciglio: << Freddy? >>
<< Si, esatto. Freddy. Non ricordavo il nome. Si, comunque dovrebbe essere qui a momenti. >>
Agito le braccia in aria: << Perché lo avete chiamato? >>
<< È stato lui a chiamare chiedendo se avevamo in mente di fare qualcosa per il tuo compleanno. >>
Incrocio le braccia al petto incredula a ciò che le mie orecchie stanno ascoltando.
<< Lui ha chiesto di organizzare
tutto. >>
Scuoto la testa ancora incredula. Ma cosa gli ha preso a Freddy?
<< Non ci credo... >> borbotto.
Mio padre annuisce: << Be', dovresti. È la verità. >>
Il campanello suona e io sussulto.
<< Deve essere lui. >> mio padre si avvia e va ad aprire la porta d'ingresso.
<< Prego signor... Lei chi è? >> lo sento dire e mi precipito subito fuori dalla cucina per raggiungerlo.
<< Non mi avevi detto che oggi era il tuo compleanno. >> Daniel mi si avvicina e mi bacia sulla guancia.
<< Buon compleanno. >> dice, poi al mio orecchio mi sussurra:
<< Tesoro. >>
Spalanco gli occhi e lo fisso sconvolta.
<< Daniel... >> sussurro del tutto sorpresa, sconvolta, ancora non so come mi sento.
<< Chi è? >> chiede mio padre.
Mi volto verso mio padre: << Papà, lui è Daniel Martin, il fotografo. Abbiamo lavorato insieme. >> spiego.
<< Capito. >> gli rivolge un'occhiata studiandolo attentamente. << Bene, ragazzo. Spero tu abbia fatto un ottimo lavoro. >> gli da una pacca affettuosa sulla spalla. << Mia figlia è bellissima, non trovi? >>
Daniel mi guarda attentamente da capo a piedi e mi sorride: << Si, trovo. >>
Guardo la porta ancora spalancata:
<< Freddy è con te? >>
Annuisce e dice che doveva prendere una cosa in auto.
<< Che cosa? >> chiedo curiosa.
<< Ti piacerà. >> dice facendomi l'occhiolino.
<< Non so tu di cosa stia parlando, ma in ogni caso vieni. >> lo prendo per mano e lo conduco fino in cucina.
<< Vogliono che spenga le
candeline. >> dico per niente entusiasta.
Daniel scoppia a ridere: << Quanti anni sono? >>
Lo guardo in cagnesco e lui continua a ridersela: << Venticinque. >> borbotto incrociando le braccia al petto.
<< Eccomi! >> sento.
Freddy fa il suo ingresso in salotto e subito lo raggiungo seguita da Daniel che sta alle mie spalle.
<< Cos'è? >> chiedo guardando un enorme pacco ricoperto da carta regalo.
<< Per te da parte nostra. >>
Lo poggia sul divano con il permesso di mio padre e mi avvicino.
<< Ma è enorme, cos'è? >> mi porto le mani alla bocca. << Non dovevate. >>
Mi rivolgo a entrambi che mi fanno l'occhiolino, << Ti piacerà. >> dice Freddy confermando ciò che aveva detto prima Daniel.
Comincio a scartare il pacco e quando lo apro non riesco a credere ai miei occhi.
<< Ragazzi ma cos'è? >> mi porto le mani alla bocca sorpresa, ma felice.
<< Un vestito. >> dice divertito Daniel.
Lo guardo ridendo: << Lo so. Intendo dire, perché? >>
<< Perché te lo meriti. >> interviene Freddy.
Il vestito che ho davanti agli occhi è lo stesso che ho indossato per posare per le foto: l'abito nero, lungo, con le spalline di Swarovski.
<< È bellissimo. >> lo guardo incantata e non posso credere di averlo tra le mie mani. << Ancora mille grazie. >>
<< Su, le candeline attendono, e poi voglio mangiare la torta. >> mio fratello batte le mani attirando la nostra attenzione.
Sbuffo alzando gli occhi al cielo e mi dirigo ancora una volta - controvoglia - in cucina per spegnere le candeline sulla torta, e Daniel dietro le mie spalle che se la ride.
Ancora non capisco perché mio padre abbia questa fissa di farmi spegnere le candeline, neanche avessi cinque anni.

<< Grazie mille ragazzi. >> saluto Dan e Mary.
Entrambi mi abbracciano facendomi ancora una volta gli auguri, poi vanno via e dopo è il turno di Freddy e di Daniel.
<< Buonanotte. >> dico a entrambi.
Daniel mi prende la mano, << A domani. >>
Annuisco e gli sorrido, poi vanno via anche loro.
<< Kristeen... >>
<< Papà... >> mi volto verso lui e lo trovo con le lacrime agli occhi.
Corro verso lui e lo prendo tra le mie braccia.
<< Sono molto orgoglioso di te, di quello che sei diventata, sei fantastica e io sono orgoglioso di te. Molto orgoglioso, tesoro. >>
Mi vengono le lacrime agli occhi ma le trattengo. Un giorno ho promesso a me stessa che non avrei mai più pianto davanti a mio padre e non lo farò.
<< Papà, ti aiuto a mettere in
ordine. >>
<< No, vai a dormire. Qui ci penso
io. >> mi dice con voce strozzata. Anche lui tenta di trattenere le lacrime.
Annuisco e gli sorrido, poi mi avvicino e lo bacio sulla guancia.
<< Ti voglio bene, papà. >>
Mi accarezza la guancia: << Anche io, tesoro mio. >>
Cammino e attraverso il corridoio, poi mi chiudo in bagno, ho bisogno di fare una doccia e poi andrò a letto.
È stata una giornata pesante oggi, e quest'ultima sorpresa mi ha lasciata di sasso; non me l'aspettavo.
Fatta la doccia mi metto a letto, domani devo alzarmi presto e andare in ufficio da Freddy, prima di andare via me lo ha chiesto.
Daniel è sempre strano, lo è da un po', mi guarda in modo davvero strano.

<< Freddy sono arriv... >> guardo la sedia dietro la scrivania e non ci trovo Freddy, ma Daniel.
<< Daniel... >>
Si alza e viene verso di me e mi prende per mano: << Buongiorno, tesoro. Vieni. Andiamo a festeggiare il tuo compleanno come si deve. >> dice e mi trascina fuori l'ufficio senza darmi il tempo di aprire bocca.

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