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15

<< Tesoro... Kristeen. >> si corregge.
<< Daniel. >> incrocio le braccia al petto.
<< Mi dispiace. >>
Sospiro e gli rivolgo un sorriso: << Ma Daniel, guarda che non ce l'ho con
te. >>
Raddrizza le spalle e i suoi occhi tornano a sorridere: << Ne sei
sicura? >>
Annuisco e lui mi prende per i fianchi e mi solleva da terra.
<< Daniel! >> strillo per la sorpresa.
Mi posa a terra e per un attimo mi pare di aver sentito le sue labbra sulle mie guance.
Allibita lo guardo in volto.
<< Che c'è? >> chiede come se niente fosse.
<< Mi hai baciato sulla guancia? >>
Annuisce senza esitazione.
<< Si, e allora? >>
Sospiro e faccio un paso indietro, mi guardo intorno: << Allora... >>
<< Scusami ma noi non siamo
amici? >> mi interrompe.
Annuisco e mi si avvicina: << E non posso baciare sulla guancia una mia amica? >> chiede con un sussurro.
Faccio spallucce e annuisco leggermente.
<< Allora non stupirti più se dovessi baciarti di nuovo. >>
La sua risposta mi lascia di sasso.
<< Va bene. Che ne dici di metterci a lavoro? >> cambio argomento.
Daniel annuisce e si affretta a prendere la macchina fotografica per poi sistemarla al suo solito posto, mentre io corro ok camerino per cambiarmi.
Indosso un abito a fiori, corto fin sopra le cosce a fascia e scollo a cuore con il corpetto a incrocio.
<< Tesoro, puoi uscire un attimo? >> sento Daniel chiamarmi e io esco subito dal camerino per raggiungerlo.
<< Dimmi. >> dico raggiungendolo.
<< È appena venuto Freddy per dirmi che saranno le ultime foto e che per il momento avremmo finito. >>
<< Abbiamo finito? >> chiedo un po' dispiaciuta.
Daniel mi si avvicina e mi prende tra le sue braccia, mi accarezza dolcemente la schiena con una mano, mentre con l'altra mi accarezza da sopra i capelli.
<< So perfettamente che non vuoi che questo lavoro termini perché vuoi passare ancora il tuo tempo con me. >>
Dice in modo teatrale. Schiocco la lingua e lo spingo leggermente indietro per guardarlo in volto. Gli scoppio a ridere in faccia e gli do un leggero colpo sul petto: << Quanto sei stupido. >>
<< Grazie, ne sono onorato. >> fissa per un po' i miei occhi , poi distoglie lo sguardo, poi però ritorna a fissarli.
<< Ti dispiace? >> chiede serio questa volta.
<< Se mi avessi fatto questa domanda più di un mese fa, ti avrei risposto di no, ma ora posso solo dirti che mi dispiace, quindi se la tua offerta del rimanere amici dopo la fine del nostro lavoro è ancora valida, accetterei volentieri. >>
Daniel mi sorride soddisfatto.
<< Te la rifarei milioni di altre volte ancora quella proposta. >>
<< Grazie. >>
Si passa una mano tra i capelli:
<< Prego. >>
Il mio sguardo cade al suo collo. Vedo una collana. Un bellissimo ciondolo che raffigura un fulmine.
<< Daniel, non avevo mai visto questa collana, l'hai sempre portata? >> chiedo indicandola.
Daniel scuote la testa e mi dice di averla trovata in una scatola delle cose di famiglia.
<< Mi è piaciuta e l'ho messa. >>
<< E scommetto che non la toglierai più. >>
Incrocia le braccia al petto : << Sai indovinare su certe cose. >> dice ammiccando.
Ridacchio e gli dico di smetterla.
<< Okay, allora io ti ho detto tutto quello che dovevo dirti. >>
<< Cioè tu mi hai fatto correre qui solo per dirmi questo? Non potevi aspettare che mi cambiassi e uscissi fuori? >>
Scuote la testa: << Non potevo aspettare. >>
Alzo gli occhi al cielo. << Adesso posso a vestirmi? >>
Mi squadra da capo a piedi: << Non credo tu sia nuda. Me ne accorgerei di sicuro. >> mi fa l'occhiolino e io avvampo.
<< Vado. >> gli volto le spalle e vado di nuovo in camerino, e quando esco sono pronta per lavorare.
<< Questo vestito mi piace! >> dice ammiccando.
Porto le mani dietro la schiena e raddrizzo le spalle, << Allora, dove devo mettermi? >>
Punta il dito sull'amaca e io alzo gli occhi al cielo.
<< Ti prego no. >> frigno e lui gira la testa ignorando la mia supplica.
Ogni volta che mi fa mettere su quella stupida amaca, ho paura di cadere.
<< Daniel... >>
<< Professionalità, tesoro. >> dice e fa spallucce.
<< Si, ho capito. >> sbotto e faccio come dice.
Mi siedo sull'amaca e poi facendo attenzione a non cadere, piano mi stendo su di essa.
<< Stessa posizione dell'ultima volta, tesoro. >>
<< Okay. >>
<< Suvvia tesoro, fammi un sorriso. >>
Lo guardo in cagnesco e lui mi fa la linguaccia e a me scappa un sorriso.
<< Ti si fa la fossetta sulla guancia destra quando sorridi. >> dice d'un tratto e io resto a guardarlo allibita.
<< È carina. >>
Arrossisco e lo ringrazio per il complimento.
<< Ora non discutere e ascolta quello che ti dico. >> ed eccolo di nuovo odioso.
Lavoriamo fino alla fine, fino all'ora di pranzo, poi usciamo per andare a mangiare insieme e con noi viene anche Freddy.
<< Sono felice che questa volta tu non abbia un altro impegno. >> dice Daniel infastidito.
<< La cosa ti ha turbato tanto? >>
Scuote la testa con noncuranza.
<< Allora perché mi sembri
infastidito? >> dico ridacchiando.
<< Fatti gli affari tuoi, ragazzina. >>
Incrocio le braccia al petto fingendomi offesa: << Non ero tesoro? >>
Mi guarda di sbieco e io ridacchio.
<< Andiamo. >> mi fa segno di passare avanti e poi mi segue.
<< Freddy ci raggiunge li? >> chiedo una volta fuori l'edificio.
<< Si. >> improvvisamente Daniel è serio.
Una volta in auto, mette in moto e parte, e Daniel non ha più aperto bocca.
<< Daniel... >>
Si volta verso di me per una frazione di secondi, poi torna a guardare la strada.
<< Dimmi. >> dice con un filo di voce.
<< Questa sera ti va di venire con me e... Dan, ci sarà anche un'altra
amica. >>
Sussulta: << E dove ve ne andate? >>
<< Karaoke. >>
Scoppia a ridere e io lo guardo male.
<< Scusa, ma mi ha fatto ridere e non so il perché. >>
Mi rabbuio, e lui porta una mano sotto il mio mento facendomi voltare verso di lui. << Tesoro, certo che ci vengo. >>
Il suo tono è minaccioso ma al tempo stesso dolce.
<< Okay. >>
Passano due minuti in un interminabile silenzio.
<< E questo Dan sarebbe il tuo amico, giusto? >>
<< Si, ti ho già detto... >>
<< Va bene. Ci sarò lo stesso. >> mi interrompe.

<< Kristeen perché lo hai invitato? >> mi rivolge un'occhiatina furba.
Ridacchio e poi lo guardo di traverso: << A cosa stai pensando Dan? >>
Mi da una leggera gomitata.
<< Che forse ti piace? >>
Scuoto la testa: << No! Assolutamente no! >>
<< Ti sei agitata quando te l'ho detto e ora neghi l'evidenza urlando. Sei
cotta. >>
<< Alla brace? >> interviene Mary.
Scoppio a ridere. << Mary! >>
Ultimamente è più simpatica del solito.
Dan mi guarda divertito.
<< Mary le tue battute non fanno ridere. >> dice Dan rivolgendosi a Mary.
<< Invece si. E ora basta con l'interrogatorio, andiamo. Daniel ci starà aspettando li. >>
Dan annuisce e si avvia all'ingresso di casa mia seguito da me e Mary.
<< Dovresti dargli una possibilità. >> borbotta una volta saliti in auto.
Scuoto la testa portandomi una mano alla testa: << Parli a vanvera Dan. Siamo due colleghi, amici. Non c'è attrazione tra noi. Per nessuno dei
due. >>

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