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Capitolo 1

Marlene*
"Dovrei dirti l'orario di uscita un'ora indietro rispetto a quello vero, così forse per una volta arriveresti in orario!".

Mi mordo il labbro, imbarazzata per il mio ritardo cronico.
"Scusa Leight, sarei arrivata anche un po' prima, se non fosse stato per Chris". Anche se non del tutto vero, è sempre meglio tentare di scaricare parte della colpa su qualcun'altro. Lei solleva subito un sopracciglio.

"Chris eh? Allora ci credo che sei arrivata in ritardo! Sarai svenuta non appena l'avrai visto e ti avrà risvegliata con un bel bacio!".
La guardo storto.

"Veramente non l'avevo neanche visto, stavo controllando che ore fossero e me lo sono ritrovata davanti!".
Lei scoppia a ridere.
"Certo, perché hai sempre la testa per aria".
Inevitabilmente rido anch'io.

"Okay adesso possiamo abbandonare l'argomento Chris?".
Lei alza gli occhi al cielo "Stai scherzando? Non so neanche perché ti ha fatta arrivare in ritardo! ".
Arrossisco, avendo già l'idea di quale sarà la sua reazione.
"Beh, emh... mi ha detto che mi stava bene il rossetto...".
Come immaginavo, solleva entrambe le sopracciglia e spalanca la bocca.
"Ma davvero? E gli hai chiesto se voleva anche assaggiarlo?" .
Le do un colpo scherzoso sul braccio, ormai abituata alle battute perverse di Leight.

"La vuoi smettere?".
Nuovamente scoppiamo entrambe a ridere, ed io mi ritrovo con le lacrime agli occhi e anziché avere l'aria di un peperone, questa volta di un panda.

"Okay okay, però comunque è un comportamento un po' strano, non trovi?", domanda lei.
Stringo le labbra in una linea sottile.
"Si, l'ho pensato anch'io, ma sono già completamente persa da lui ,
se poi mi monto anche la testa, ciaone".
Lei mi abbraccia. O molto più probabilmente abbraccia un panda con i vestiti.
"Lo so lo so, dai andiamo a prenderci un bel gelato", tenta di consolarmi.
Annuisco e la seguo, anche se con la consapevolezza che nessun gelataio venda il gelato alla sicurezza in amore. O ancora meglio, al filtro d'amore... che potrei spiaccicare in faccia di Chris cosicché da farlo cadere ai miei piedi.
Anche se più probabilmente per essere inciampato.

"A cosa pensi?", mi chiede Leight.
Sbatto le palpebre, allontanando i miei strani pensieri.
Da quando sono così disperata,

Chris*

"Sempre alle prese con Marlene? ". Mi volto.

"Fred, lo sai che non mi piace veramente"
Nonostante gliel'abbia detto cinquantamila volte, continua ancora a insistere che Marlene mi piace. Ovviamente non sa che glielo sto facendo solo credere, e quindi neanche il motivo.

Anche se è il mio migliore amico, dirglielo servirebbe solo a farlo incazzare, è dalle medie che sono arrivato alla conclusione che è lui quello innamorato di Marlene.
"Amico, ti ho detto un centinaio di volte che non mi piace Marlene! Non capisco perché non puoi semplicemente dirmelo" .

Scoppio a ridere.
Come no Fred, non ti piace neanche un po.
"Ma io non penso che a te piaccia Marlene" , mento "semplicemente lei non m'interessa, è inutile che insisti".
Lui sorride.
"Bah, come vuoi. Andiamo al campetto?"
"E me lo chiedi,amico?" .
Il campetto è la nostra vita, il mio secondo hobby, dopo quello di far credere... be' lo sapete. Non saprei dire quale sia il più divertente (tanto lo so che mi state già riempiendo mentalmente di insulti), ma quello di Marlene è cominciato da poco, quindi il primo è sicuramente il campetto.

Ma non è solo il nostro hobby, è quello di tutto il sesso maschile della città.
Sì, anche i vecchietti con le loro ossa deboli vi vanno.

Perché al Campetto non puoi solo giocare a calcio; oltre alle reti e a un rifornimento probabilmente infinito di palloni da calcio, vi sono due canestri, una parete per l'arrampicata, un settore per la palestra e, a lato, al seguito di una decina di scalini si trova anche un mini campo da rugby.
E questa è la ragione per cui appunto, il Campetto è praticamente il sogno di ogni ragazzo.

"Basket?", gli domando, già prendendo un pallone.
"E basket sia".
Così facciamo quanche lancio e, come sempre, tiriamo fuori l'argomento Sarah.
Rapida presentazione, solo per voi. Sarah ha almeno tre anni in più di me e Dio è stato così buono con lei, da averle procurato un corpo da urlo.
Che oltre a fare invidia a tutte le ragazze che hanno la fortuna di incontrarla, fa sbavare buona parte di noi, poveri ragazzi con gli ormoni a mille.

Non appena i lampioni della zona cominciano a spegnersi, io e Fred mettiamo a posto i palloni da basket e ci incamminiamo.
"Chris, aspetta...".
Mi accorgo subito che Fred sta indicando qualcosa, anzi qualcuno. Capisco subito che è Marlene, dalla treccia che avevo notato quando l'avevo incontrata poche ore prima.
Accelero il passo per raggiungerla.
"MARLEENE!". Sventolo le mani in alto come un idiota, pur di farmi notare.
Lei si volta a guardarmi e avvicinandomi, capisco che è al telefono. Sbuffa e si avvicina al muretto poco distante.

"No papà, è Chris. Sì, certo. Non lo so! A dopo".
Ripone il cellulare nella borsetta e alza lo sguardo su di me "Dimmi" .

Le sorrido. "Cosa ci fai qui? " "Mio fratello si è fissato con il calcio, quindi adesso mi tocca venire a prenderlo ogni volta che ha l'allenamento" .

Faccio una smorfia. "Perché passi da dietro? "
Lei alza gli al cielo. "Perché faccio prima, caro stalker"
Ci penso cinque secondi.
"Ma non è uguale? "
Lei scoppia a ridere.
"Dovevi proprio vedere la tua faccia"
Sfoggio il mio sorriso seducente. "Che faccia avevo? "
Lei sorride divertita. "Molto concentrata"

"Non dovevi andare a prendere tuo fratello? ", le chiedo, facendo seguire la mia domanda da una risatina.
Sospira "Sì, giusto" .

Ed ecco che mentre mi sto sgenialando su cosa dirle, mi viene un'idea.
"Dai, ti accompagno" .
Lei sbuffa "Conosco la strada e non ho più paura del buio da quando ho cinque anni, posso andarci anche da sola".
Le sorrido "Ma io voglio accompagnarti lo stesso, non posso?".

Fa spallucce "Come vuoi"
E, per fortuna, si volta subito per ricominciare a camminare, perché la sua risposta mi ha totalmente lasciato senza parole.
La raggiungo di nuovo.
"A cosa devo questa risposta acida?"
Lei mi rivolge un sorriso timido. "Non volevo essere acida, scusa, è solo che non capisco perché vuoi proprio accompagnarmi".
Sollevo le spalle.
"Così, per fare quattro passi con te".
Lei alza un sopracciglio
"Ma così non lasci da solo Fred?"
Cazzo Fred!
Lo osservo, seduto nel muretto vicino al contenitore dei palloni da basket. Appena nota che lo sto guardando mi sorride, ma non sembra molto felice. Gli faccio un cenno con la mano e torno a rivolgere la mia attenzione verso Marlene.

"Naa, può benissimo aspettare" Lei, come pensavo, scoppia a ridere.
"Sei veramente un migliore amico di merda".
Le sorrido "Ehi, sto facendo compagnia ad una mia compagna di classe, non sono poi così stronzo".
Marlene mi guarda circospetta. "Ti ricordo che la tua compagna di classe ce la può fare da sola ad andare a prendere suo fratello e, per la cronaca, il gesto stronzo è quello di lasciare il tuo migliore amico da solo, non quello di accompagnare me. Quello è più un gesto idiota direi".

Scoppio a ridere "Okay, possiamo fare una conversazione civile o vuoi continuare a criticare le mie decisioni?"
Alza gli occhi al cielo. "Okay okay. Di cosa vuoi parlare, sentiamo? "
"Mmh, non so, di scuola? ".
Lei aggrotta le sopracciglia
"Di scuola? Sul serio? " .
Mi gratto la nuca.
"Non di materie, devi suonare il pianoforte martedì? ".
Lei mi guarda con un misto di confusione e curiosità.
"Si, perché? " .
Guardo la strada, dritto davanti a me, e sorrido compiaciuto.
"Perché devo suonarlo anch'io martedì".

Hey :3
Come vi sembra il primo capitolo?
Sono sicura che starete gia adorando Leight xD
Il nostro povero Fred sarà un'altra vittima dell'inganno di Chris -.-
Chissà se alla fine glielo dirà!
-papergirl♡

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