📍Monte Carlo

maggio '19

Osservo il porto di Monte Carlo immerso nella notte, come tutti i piloti ero stato invitato dal Principe e da sua moglie a partecipare all'annuale serata di Gala dove si sarebbero raccolti fondi da dare in beneficienza. Noi piloti non eravamo stati gli unici a venire questa sera perché c'erano ogni genere di sportivi e ovviamente qualche celebrità.

La cerimonia non si era ancora conclusa ed era ormai mezzanotte passata. La tenuta dei principi sulle colline era a dire poco mozzafiato, stile coloniale con un immenso giardino adornato da una fontana e da una vastissima varietà di fiori.

Il leggero venticello mi distoglie dai miei pensieri così come Jas che è appena uscita in giardino e sono sicuro che sta cercando un posto tranquillo per fumarsi una sigaretta.

"Jas", bisbiglio. Gira subito la testa verso di me e si avvicina .
"Vieni", la prendo per mano sentendo sempre la famosa scossa e la porto nel retro della tenuta che offre la vista sull'altra parte della città.
"Grazie, non ce la facevo più la dentro. Avrò stretto la mano a non so quante persone e dopo aver ballato con quel calciatore di cui non ricordo il nome, ho dovuto far di tutto per togliermelo dai piedi", parla a raffica e in un secondo si accende la ciccia.

La guardo, è assolutamente bellissima. Quel vestito le sta d'incanto e non ero l'unico a pensarlo stasera, aveva gli occhi di tutti addosso, specialmente quando ha ballato.

"Sei bellissima Jas, stasera più del solito", la guardo negli occhi e lo stesso fa anche lei.

Fuma la sigaretta con calma per poi dare un ultimo tiro, spegnerla e buttarla nel cestino.
Si avvicina e mi abbraccia stringendomi forte, lo stesso faccio anche io toccando con le mie mani la sua schiena gelida.

"Santo cielo stai congelando, ti do la mia giacca", dico ma mi blocca le mani stringendole tra le sue.
"Mi scaldi tu", sussurra quasi che faccio fatica a sentire ma questa parole mi hanno riscaldato il cuore in un secondo.

"Andiamo dai, ti porto via da qui"

Non aspetto che mi risponda, le prendo la mano e ci incamminiamo verso l'uscita raggiungendo la mia macchina.

"Madamoiselle la sua carrozza", dico aprendole la portiera.
"Molto meglio Norris, ho sempre voluto salire su una McLaren arancione"

Velocemente faccio il giro e salgo in macchina, metto la cintura e appena sento il ruggito di essa, faccio la retro e sfreccio giù per le colline.

"Non ho avvisato nessuno Lando che me ne stavo andando via, per lo più con te"

Si gira verso di me visto che siamo fermi al semaforo. Appoggio la mia mano sulla sua coscia coperta dal vestito che subito va a intrecciarsi con la sua.

"Ci ho già pensato io, nella frazione di secondo nella quale andavamo verso la macchina ho visto che fuori c'erano Esteban e Daniel che parlavano, ho fatto un cenno a Dan e mi ha capito al volo. Sicuramente avrà già avvertito tua sorella"
"Mi sorprendi ogni giorno di più Norris, dove stiamo andando?"
"Dreamland"

Sta per dire qualcosa ma il semaforo diventa verde e subito sfreccio tra le vie. Dopo 10 minuti siamo arrivati alla sommità di esse dove si vede tutta la città.

È lei la prima a scendere dalla macchina in velocità e ammirare il paesaggio, tira un bel venticello e per fortuna che ho sempre un cambio in macchina. Prendo il maglioncino blu dal baule e se lo infila, Dio quanto le sta bene.

"Grazie Lando e grazie per avermi portata qui. È assolutamente bellissimo"

Mi guarda negli occhi e prendendola per mano, ci sediamo sulla panchina. Appoggia la testa sulla mia spalla e giuro che potrei stare così per ore.

Ogni tanto entrambi giriamo lo sguardo ma poi lo abbassiamo subito facendo finta di niente ma appena lo rifà, le metto due dita sotto il mento ed è costretta a guardarmi.

"Sei così bella che togli il fiato", sussurro a un centimetro dalle sue labbra.
"Cosa mi stai facendo Lando Norris"

Annullo la distanza tra di noi e le lascio un bacio casto. Da quanto che non provavo queste emozioni, le sue labbra sono soffici e accoglienti.
"Era da tempo che vol..", non mi fa finire perché attacca di nuovo le nostre labbra baciandomi con più trasporto. Chiedo l'accesso con la lingua che non nega e restiamo a baciarci come due tredicenni in preda agli ormoni, ci stacchiamo solo quando non abbiamo più fiato.

"Ti voglio bene Lando"
"Anche io Jas non immagini neanche quanto"

Osserviamo il panorama immerso nella notte lasciandoci qualche bacio ogni tanto. Un suo sbadiglio mi fa capire che ha sonno.

"Piccola Grimaldi ti porto a casa"
"Meglio, altrimenti rischio di addormentarmi qui"

Raggiungiamo la macchina e subito un tepore ci accoglie. Siamo in silenzio e si sentono solo i nostri respiri.
Mi giro verso di lei e trovo il suo sguardo già su di me. È lei a prendere le iniziative e mi bacia, si trasforma subito in qualcosa di più e subito il mio corpo reagisce al suo tocco e non so quanto un bacio mi possa bastare.

"Jas basta" - dico tra un bacio e l'altro - "Altrimenti non sarò consapevole delle mie azioni"
"Scusa", dice e siamo entrambi con le guance rosse e gli occhi di una lucentezza unica.

Dopo 20 minuti siamo davanti a casa di Lewis.

"Buonanotte Lando, grazie per la serata meravigliosa"
"Grazie a te, buonanotte sweetie pie"

Le prendo il viso e le lascio un bacio.
Scende dalla macchina e la seguo con lo sguardo finché non si gira e mi saluta con la mano sparendo dietro la porta.

Lascio un urlo liberatorio colpendo il volante. Finalmente c'è l'ho fatta, mamma mia quanto mi piace.
Con tutta la grinta possibile metto in moto e sfreccio tra le vie del Principato immerso nella notte, adesso si che va tutto alla grande.