•Scoperte•
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"Va bene, okay ho capito. Non ti piaccio, potevi dirmelo esplicitamente, senza tutti questi giri di parole" disse guardandomi con disprezzo per poi darmi le spalle e andarsene.
"Matthew aspetta! Non era quello che intendevo dire!" urlai andandogli dietro.
"Cosa volevi dire allora, huh?!" esclamò con le braccia aperte mentre il suo respiro non era regolare.
"Io...Dio quant'e' difficile, allora mi piaci solo che ho bisogno di tempo... Alla fine non era così difficile" dissi, l'ultima frase la dissi ad alta voce, anche se non volevo.
"Tempo?" arricciò il naso Matthew.
"Sí..." risposi avvicinandomi a lui.
"Okay" rispose sospirando.
Gli sorrisi e gli baciai la guancia per poi dirigerci su una panchina a chiacchierare.
Narratore.
Nel frattempo la cara Lexa affondava la testa nel cuscino e piangeva.
Sentiva ancora i sensi di colpa per ciò che aveva fatto, voleva un bene dell'anima a Abigail. Ogni tanto si incolpava dicendo che se ci avesse pensato ci sarebbe stata un'altra soluzione.
Il suo telefono vibrò sul comido.
Da: Copeland❤️
Tra dieci minuti al bar del college.
Anche Copeland era arrabbiata con lei, ma alla fine anche Lexa ce l'aveva con se stessa.
Digitò un breve 'Sí' ed andò a lavarsi.
Prese un jeans, una felpa, e delle converse rosse, per poi indossarli.
Si ritrovò davanti al bar mentre con lo sguardo cercava Copeland, si alzò sulle punte cercando l'amica, essere bassi aveva i suoi pregi e difetti.
Finalmente la vide, era seduta su un muretto con il telefono, ingoiò il groppo che le si era formato in gola e si diresse verso la ragazza.
Arrivata davanti a lei si fermò provocando un rumore stridulo a causa delle suole delle sue scarpe.
Copeland alzò lo sguardo e riposò il telefono nella sua borsa.
"Lexa mi puoi spiegare cos'è successo?" disse mantenendo la calma, era arrabbiata ma non voleva urlarle contro perchè da una parte sapeva che alla ragazza dispiaceva quello che aveva fatto.
"Io...Non volevo, mi ha obbligato" cominciò Lexa singhiozzando, si maledisse mentalmente per essere sembrata una bambina.
"Chi? Chi ti ha obbligato?" lo sguardo di Copeland tramutò da arrabbiato a confuso.
"Non...Non posso" disse scuotendo il capo, voleva rivelare all'amica chi l'avesse obbligata ma aveva paura delle conseguenze.
"Lexa ti prego dimmelo" disse avvicinandosi Copeland e posandole le mani sulle spalle.
"Andiamo in posto dove...Dove non c'è nessuno" sussurrò Lexa, doveva confidarsi con qualcuno e poi non voleva che anche Copeland ce l'avesse con lei.
La ragazza annuì e si diressero verso il teatro della scuola, nessuno ci andava, o almeno quel giorno era vuoto, così credevano.
Lexa non riuscendo a parlare mostrò il telefono con le chat a Copeland, la quale guardò prima la ragazza e poi spostò lo sguardo sul cellulare.
Il suo dito scorreva freneticamente sul display.
Arrivò all'ultimo messaggio e lo lesse ad alta voce.
La bocca di Copeland si spalancò formando una perfetta O.
Non poteva crederci, Nash, quel ragazzo arrogante ma dolce, aveva appena pagato una delle sue amiche più strette per far soffrire l'altra.
Il suo shock si trasformò in rabbia, era arrabbiata nessuno ricattava una sua amica e nessuno faceva del male alla sua migliore amica.
"Dobbiamo dirlo ad Abigail" disse Copeland alzandosi.
"Cosa? Nono, lui sarebbe capace anche di uccidermi" disse Lexa cercando di fermare l'amica.
"Non possiamo lasciargliela passare" disse alzando la voce.
"Lexa..." sentirono una voce chiamarle e si girarono di scatto.
Nessuno.
Cominciarono a preoccuparsi.
"Copeland..." continuò la voce e le due si guardarono per poi correre verso l'uscita del teatro.
Nel frattempo Abigail era con Matthew, Jack G e la sua ragazza, Madison.
"Quindi tu e Matt state insieme?" domandò il giovane ragazzo mentre stringeva per la vita il corpo della sua ragazza facendole colorare le gote di rosa.
"Uhm nono" si affrettò a dire Abigail.
Inutile dire che Matthew ci rimase più che male.
"Sareste carini insieme però" sussurrò la piccola Madison.
Abigail le sorrise mentre si spostava sulla sedia a disagio.
"Sapete che tra poco ci saranno le vacanze di Natale?!" esclamò eccitato Jack.
"Già..." rispose Matthew poco entusiasta.
L'ultima volta che aveva visto la sua famiglia aveva litigato con la madre.
"Dai Matt sii più entusiasta!" lo derise Jack cercando di far sorridere l'amico.
"Scusate ma mi sento poco bene" disse Matt alzandosi e dirigendosi verso la sua camera.
Arrivato non fece caso se ci fosse Cameron o no ed uscí sul balcone, anche se gli era stato vietato andarci visto che l'avevano beccato a uscire di nascosto da lí.
Prese il suo pacchetto di sigarette e ne accese una.
Nel frattempo Abigail si scusò con i due piccioncini per il compirtamento di Matthew e lo andò a cercare in camera sua.
Bussò e le venne ad aprire Cameron con gli occhi incollati al telefono.
"Terra chiama Alexander" disse sfottendolo un po' con il suo secondo nome.
"Abigail ti lascio stare solo perchè so che cosa cerchi e vai di fretta ma ne riparleremo.'' disse Cameron lasciandola entrare per poi ributtarsi sul suo letto e infilandosi le cuffiette nelle orecchie per non sentire i due urlarsi contro.
Abigail avanzò verso la finestra e scavalcò quel pezzo di legno che avrebbe dovuto 'vietare' a Matthew di andare sul balcone, si certo come no.
Lo trovò appoggiato alla ringhiera intento a fumare una sigaretta.
"..."
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Ehi peoplee!
Scusate per l'immenso ritardato ma la mia fantasia al momento è pari a 0.
Cosa dirà Abigail? Finiranno per litigare?
Continuo a 4 stelline e 1 commento, lo so, non vi ho mai chiesto un obbiettivo per continuare ma voglio provare a vedere se ci riuscite.⭐️
-All the love🤘🏻
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