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UNA SETTIMANA DOPO...

Osservo annoiata il panorama innevato che riesco a scorgere dalla finestra di camera mia, seduta beatamente sulla sedia girevole, mentre tengo tra le mani una buona tazza di tè fumante e sono avvolta da una copertina a pois calda che mi fa tanto somigliare ad una di quelle vecchiette dei cartoni animati.

Mi appoggio pesantemente alla scrivania con un gomito e sospiro, appoggiando la tazza e arrotolandomi sempre di più nella coperta.

Tra tre giorni è Natale, la mia festa preferita in assoluto, eppure non riesco ad essere emozionata come lo sono normalmente.
È passata più o meno una settimana da quando Perrie mi ha detto tutta la verità e diciamo che io ho avuto abbastanza tempo per riflettere riguardo al perdonarla o meno.

Dopo quell'avvenimento Aiden è subito venuto in mio soccorso, vedendomi piangere come una fontana per il nervosismo e per tutto ciò che la mia amica mi ha confessato tutto in una botta.
Lui è stato veramente dolce e comprensivo nei miei confronti, ha ascoltato tutto il mio sfogo durato più o meno due ore e mezza e mi ha rassicurata più volte abbracciandomi.

E qua siamo tutti d'accordo che Aiden Williams è senza dubbio il ragazzo perfetto. Davvero, come mai l'ho dovuto incontrare solo adesso?

In ogni caso, da quando ho 'litigato' con Perrie, Aiden ha sempre cercato di tirarmi su di morale, chiaramente perché anche se gli dicevo che andava tutto bene lui sapeva che c'era qualcosa sotto. E mica sbagliava.

Resta il fatto che oggi è una giornata offline.
Mi sono rintanata in casa, non solo perché nevica talmente tanto che quasi quasi un eschimese riuscirebbe a confondere questa cittadina per l'Alaska, ma anche per guardare qualche serie tv che ho lasciato in sospeso senza che nessuno mi disturbi.

E con nessuno intendo Maggie e papà che, tornati dal loro viaggetto a New York, hanno piuttosto cambiato approccio con me, come se d'un tratto la loro rabbia repressa per motivi futili non la volessero più scagliare contro la sottoscritta.
Lo so, veramente sospettoso, ma stavolta ho lasciato perdere e ho dato corda ad entrambi.
Più che altro non mi interessa più continuare con le scenate e i litigi, ho già tanto a cui pensare, non vorrei aggiungere anche loro alla lista di persone che non so se perdonare o no.

Tra l'altro la mia matrigna e mio padre mi hanno anche proposto di passare il Natale con loro e i miei nonni e i genitori di Maggie aka gli altri 'nonni'. Per carità, lo farei solo per i miei cari nonni paterni, ma il solo pensiero di passare il pranzo di Natale con degli sconosciuti a tutti gli effetti mi imbarazza, perciò ho deciso di toccarla piano e di rifiutare in modo gentile la proposta insolita.

Il comportamento sorprendente di Maggie, però, non toglie la mia solita teoria su di lei, ovvero quella che lei sarebbe una drogata cronica che, quando è in astinenza, si arrabbia con il mondo diventando pazza.

Tutto ciò sarebbe assolutamente una buona motivazione di come mai la fidanzata di mio padre tratta così la gente di solito.

Lascio perdere questi pensieri e mi avvicino lentamente al computer sulla scrivania, mentre aspetto che si accenda per poter aprire il mio amato Netflix.

Muovo il mouse per cercare la freccia bianca sullo schermo sbadigliando e subito dopo clicco l'icona nera e rossa.

Il cellulare che si trova alla mia destra vibra per mezzo secondo, facendo sì che lo schermo si illumini tanto da farmi vedere le notifiche su di esso.

Noto subito un messaggio che mi fa letteralmente sorridere, così prendo in mano il telefono e al diavolo le serie tv per adesso.

Aiden
hey, che fai? stai meglio? ❤️
inviato alle 4:21 pm

Io
sì, più o meno :) stavo per guardare una serie, ma poi ho visto che mi hai scritto e ho lasciato perdere
inviato alle 4:22 pm

Aiden
wow che onore! cosa volevi guardare di bello?
inviato alle 4:22 pm

Io
sono sincera, non ho avuto neanche il tempo di decidere 😂
inviato alle 4:22 pm

Io
invece tu che fai?
inviato alle 4:23 pm

Aiden
sto quasi per arrivare sotto casa tua
inviato alle 4:23 pm

"Che?!" Esclamo, quasi lasciando il telefono alle mani.

Digito velocemente.

Io
ma che vuoi fare?
inviato alle 4:23 pm

Ma Aiden mi lascia sul visualizzato.
Bravo eh.

Gesticolo come un pollo guardando in che condizioni sono messa e quasi mi viene da ridere e da piangere contemporaneamente per quanto mi faccio pena in questo momento.

Lancio il telefono sul letto e mi tolgo la copertina di dosso, aggrovigliandola in una palla e buttando subito dopo pure quella.

Okay, Sarah, mettiti le prime cose che trovi nell'armadio, almeno per non sembrare una barbona in pigiama come lo sei ora, mi ordino mentalmente.

E così faccio. Cerco di sistemarmi in meno tempo possibile, finendo per indossare i miei soliti vestiti neri che uso praticamente ventiquattro ore su ventiquattro, e mi sposto davanti allo specchio per districarmi velocemente i nodi dei capelli per ordinarli un po'.

Analizzo la mia figura allo specchio per qualche secondo.
Dai, almeno sono accettabile.

Sento che il mio cellulare vibra di nuovo e allora corro verso il letto per vedere di che notifica si tratta.

Aiden
suono il citofono o scendi tu?
inviato alle 4:26 pm

Io
scendo io
inviato alle 4:26 pm

Io
comunque mi vuoi spiegare che diavolo vuoi fare o no?
inviato alle 4:27 pm

Aiden
o no
inviato alle 4:27 pm

Simpaticissimo, penso roteando gli occhi.

Blocco la schermata del telefono e mi decido ad uscire da camera mia. Scendo le scale velocemente e piombo in salotto, dove trovo mio padre seduto sul divano che continua a cambiare canale della TV.

Annoiato? Direi proprio di sì.

Non ci faccio troppo caso e cammino verso l'appendiabiti per infilarmi il giaccone e la sciarpa.

"Oh, ciao Sarah, non ti avevo vista. Dove vai?" domanda mio padre, girandosi verso la mia direzione.

Trovo molto strano il fatto che mio papà mi stia parlando in un modo così calmo, senza rimproverarmi per qualcosa.

"Sto per uscire con un amico. Va bene?" mentre mi metto la sciarpa noto che dalla cucina sbuca anche Maggie con un grembiule bianco addosso e un mestolo sporco di impasto in mano.

Assumo un'espressione interdetta. Maggie che cucina? Mi sa che ho sbattuto la testa da qualche parte senza rendermene conto, perché vedere la fidanzata di mio padre in questo stato sembra quasi un miraggio.

Scuoto la testa e ripongo il telefono in tasca e anche il borsellino che mi porto appresso quando esco.

"Certo. Basta che rientri per le sei, quindi per l'ora di coprifuoc-" dice la donna appoggiandosi all'entrata della porta della cucina.

"Maggie..." la interrompe subito mio padre. La guarda crucciato, come se le stesse dicendo con uno sguardo 'ha detto che esce con un suo amico, lasciamola stare con lui un po' di più'.

Maggie abbassa lo sguardo, colpevole, per poi rivolgersi a me. "Okay... Puoi stare fino all'ora di cena, così quando torni puoi assaggiare ciò che sto cucinando!" esclama subito dopo battendo le mani entusiasta.

Ho il presentimento che qualunque cosa stia cucinando la mia matrigna sarà un fiasco, ma decido di annuire fingendo un sorriso.

"D'accordo... a più tardi, allora." dico imbarazzata e saluto con la mano mio padre e Maggie, che mi guardano sorridenti, per poi uscire di casa.

Faccio un respiro profondo.
Da quando Maggie è diventata così amichevole? È un incubo tutto questo.

Mi passo una mano gelida sulla fronte e alzo poi lo sguardo, trovando fuori dal cancello un Aiden sorridente.

Lo raggiungo, chiudendo di conseguenza il cancelletto.

"Hey." mi dice.

"Veniamo al dunque."

"Wow mi fai paura."

Sbuffo, mettendo le braccia conserte.

"Ti va di sapere cosa ho in serbo per te?"

"E in croato?"

Aiden mi lancia un'occhiataccia, per poi scuotere la testa.

"Okay, era pessima."

"Non posso darti torto. Comunque, ti va di seguirmi?"

Annuisco incerta e Aiden mi conduce verso la fermata dell'autobus.

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