"Tre anni fa Ryan veniva a scuola con me e Perrie. Il ragazzo di Perrie, che ora è uno dei suoi ex, Mark, era amico di Ryan, quindi lui gli ha dato il mio numero dicendomi che Ryan voleva conoscermi." Inizio a dire.
"Un giorno lui mi ha scritto e ci siamo accordati per uscire. A scuola Ryan era molto popolare: buonissimi voti, amichevole, bello, giocava a basket e tra l'altro era uno dei giocatori migliori in squadra. Puoi immaginare quante persone lo conoscevano e la quantità di ragazze che aveva ai suoi piedi... eppure nel tempo lui continuava a chiedere di me, senza curarsi della fila di ragazze che gli andava dietro e dimostrava che provava interesse verso di me. È successo tutto così velocemente che non saprei nemmeno dirti per quanto tempo è andata avanti questa relazione, sinceramente. Poi un giorno Ryan si è ubriacato come non mai ad una festa di Mark e il giorno dopo sono venuta a sapere che mi aveva tradita con una ragazza della scuola, Jessica."

Aiden mi fissa attentamente, senza proferire parola.
Mi mette un po' in soggezione questo suo sguardo così intenso, ma cerco di non farci troppo caso e vado avanti con il discorso. "Poi fosse solo Jessica... lui negava, ma molte voci a scuola affermavano che fosse andato anche con altre ragazze. Che schifo che mi faceva. Era palese che Ryan fosse cambiato, ma lui continuava a negare. Ed io ero arrabbiatissima con lui, perché non capivo il perché di tutto ciò. Non ero abbastanza per lui? Mi sentivo inutile, così, dato che ero tanto frustrata e imbestialita, l'ho praticamente screditato davanti a tutta la scuola. Se lo meritava."

Aiden ridacchia. "Come avrei voluto esserci. Sono convinto che l'hai spento per bene."

"Fin troppo." Sospiro. "Peccato che le persone scelgono sempre di dare ragione a chi non ce l'ha per niente."

"Che intendi?" ora Aiden mi guarda crucciato, mentre si avvicina di più a me.

"Dopo quell'avvenimento Ryan mi ha reso pan per focaccia, facendo girare voci false su di me, e ovviamente tutti hanno creduto a lui."

Aiden è incredulo. "E che cosa dicevano queste voci?"

"Dicevano che anche io l'avevo tradito— prima di lui e più volte— così da farmi passare per quella facile e traditrice. Che verme, l'avrei voluto picchiare così tanto da farlo arrivare in Thailandia."

Il ragazzo davanti a me sgrana gli occhi, sempre con un'espressione sbigottita. "Sei seria?"

Annuisco, sospirando per l'ennesima volta.
"Da quel momento in poi tutti a scuola mi hanno incominciato a chiamare con appellativi non proprio carini, anche se in realtà Ryan si  era inventato tutto solo per vendicarsi. L'unica persona in tutta la scuola che non ha creduto a nessuna parola del mio ex ed é sempre stata dalla mia parte era Perrie. Mi difendeva ogni singolo giorno da tutti gli insulti e risatine varie, sembrava proprio una bodyguard."
Non riesco a trattenere un sorriso appena termino questa frase.

Perrie è veramente un'amica fedele, è la migliore amica che io abbia mai avuto. Non mi ha mai voltato le spalle e c'è sempre stata per me, sia per i problemi con Ryan, sia per i problemi familiari a causa del divorzio dei miei e di Maggie.

Posso dire di essere fortunata ad avere lei come amica e come compagna di avventure.

È da un po' che non ci sentiamo e devo dire che sono abbastanza preoccupata per lei, perché solitamente evita di avere contatti umani solo quando ha il ciclo.
Allora i casi sono due: o ha il ciclo da due settimane, oppure si è stancata di me.

Forse è per l'opzione due.
Lo so, certe volte sono troppo logorroica, pignola e permalosa, ma doveva pur darmela una spiegazione a questa sua sparizione improvvisa!

Scuoto leggermente la testa, per scacciare questi pensieri e mi ricollego a ciò che stavo dicendo prima ad Aiden: "Quando i genitori di Ryan si sono lasciati lui si è trasferito, per questo ha cambiato scuola e io ho continuato la mia vita come al solito, ma senza le sue occhiatacce e la sua presenza a scuola."

Aiden appoggia una mano sulla mia guancia. Noto che è davvero calda, ma è una sensazione piacevole. "Mi dispiace davvero tanto per quello che ti è successo, Sarah, non mi aspettavo tutto questo." ora mi accarezza. Io sorrido.

"Giuro che appena vedo in giro Ryan lo picchio. Non se la caverà così facilmente."

Non capisco se è serio o sta scherzando.

"Non devi, è inutile. Un naso rotto non risolverà assolutamente niente, anche se apprezzo il gesto." intervengo subito.

"Va bene, non lo farò." afferma lui, mentre si sposta supino sul letto. "Allora per adesso so cosa può farti ritornare il buon umore."

Alzo un sopracciglio, incuriosita. "Ah sì? Cosa?"

Una pizza gigante?
Cavolo, ora mi è venuta fame.

Aiden si inumidisce le labbra, girando la testa verso di me. "Sai quale è il colmo per una hostess?"

Porto le mani al volto. "Oddio no, ti prego, non dirlo."

"... Capire tutto al volo!"

"L'hai detto veramente."

Aiden scoppia in una risata fragorosa, portandosi entrambe le mani al petto, mentre io cerco di sotterrarmi in qualche modo.

Una delle battute più idiote che io abbia mai sentito in tutta la vita.

"Caro Aiden mi sa che ti sei un po' arrugginito con le battute, pensavo in qualcosa di più... non so, divertente... ?"

"Ma smettila, sono il maestro delle battute." Continua lui ridendo, sottolineando la parola 'maestro'.

"Seh, certo."

Inizio a tirare degli schiaffi leggeri ad Aiden per farlo smettere di ridere, anche se alla fine mi metto a ridere anche io.

La mia camera si riempie delle nostre risate, ed io sono felice.

"Grazie per avermelo detto." intima Aiden.

Poi si china verso di me e mi stampa un bacio leggero sulla fronte, coperta dalla mia frangetta.

Annuisco.

Ci guardiamo intensamente per qualche istante fino a quando all'improvviso suona il campanello di casa.

Il mio cuore perde un battito. "Maggie e papà?! È impossibile, sono a New York fino a domani sera!"

Mi alzo di scatto e così fa anche il ragazzo di fianco a me.

"Cavolo, loro non sanno che sei qui!"

Il campanello suona nuovamente.
Panico.

Se Maggie e papà scoprono che ho un ragazzo a casa mi segregano a casa per minimo due mesi.

"Okay, calma e sangue freddo." ripeto a me stessa per mantenere la calma apparente. "Tu nasconditi nel frattempo!" ora mi rivolgo ad Aiden e noto di essere diventata piuttosto nervosa, perché sto urlando.

Aiden cerca subito un nascondiglio nel mio armadio, impanicato pure lui.

Chiude velocemente le ante del mio guardaroba, mentre io mi sistemo i capelli arruffati allo specchio e corro giù per le scale per aprire la porta.

Il campanello suona per la terza volta.

"Arrivo! E che cavolo"

Mi catapulto davanti alla porta, aprendola di colpo.

Ma ciò che mi trovo davanti non è né Maggie né papà, è...

"Perrie?" domando basita, ma, nonostante questo, tiro un sospiro di sollievo.

"Ti prego Sarah, non odiarmi."