12
Resto impalata sul marciapiede a fissare sbigottita lo schermo, più volte, e mi pongo due domande fondamentali: uno) come ha fatto ad avere il mio numero? E, due) perchè mi ha scritto? Lo sa benissimo che tra poco ci incontreremo al parco!
Apro l'icona dei messaggi e visualizzo.
*numero sconosciuto*:
Ehi ehi ehi! Qui è Aiden che parlaaa
*numero sconosciuto*:
Sì, lo so che ti starai chiedendo come ho fatto ad avere il tuo numero
Un'altra vibrazione nel palmo della mano.
*numero sconosciuto*:
... E non te lo dirò, cara mia. Aspetterai fino alle 13:13 (già, adoro i doppi numeri) per poterti dire la mia battuta e per spiegarti tutto ciò ;)
Sono alquanto stupefatta e allo stesso tempo confusa... bah, quel ragazzo ha le scimmie per la testa, altro che il cervello.
Visualizzo e blocco lo schermo del mio telefono, incamminandomi verso il parco.
• • • • • •
"Ma ciao, bella Sarah!"
"Sai, credo che quello sia il nome del cavallo..."
Fa spallucce e batte la mano sul pasto accanto al suo, come se fosse un invito a sedermi; anzi, lo è.
"Tutto a posto oggi?" Chiede.
Appoggio lo zaino alla mia sinistra, avvicinandomi di più al tizio alla mia destra.
"Come mai tutto questo interesse?"
"Interesse? Io?!"
"Stavo scherzando, stupido." Ammonisco.
"Ti sono arrivati i miei messaggi?" Chiede alzando ripetutamente le sopracciglia.
"Sì... E all'inizio avevo intenzione di venire qui e strangolarti, ma... sai com'è, se lo faccio ho la fedina penale sporca" sposto la posizione delle gambe "e se finisce così è colpa tua."
Ride. "Che cosa? Cioè, tu mi strangoli ed è colpa mia?"
"Certo. Guardati!"
"Ehi! Cosa intendi dire?"
"Cioè, hai la faccia da schiaffi ed è impossibile non metterti le mani addosso!"
"Le mani addosso, eh?"
"Non in quel senso, rimbecillito."
"Ero sicuro che rispondessi così..." dice, incrociando le braccia al petto. "Comunque, ecco la risposta per il numero di telefono: Ryan Jeffrey, un mio amico che, se non sbaglio, veniva nella tua scuola."
La saliva mi va di traverso in bocca. Tossicchio, dandomi delle pacche sul petto.
"Tutto okay, Sarah?"
"Basta chiedermi se va tutto bene, dannazione!" Dico, con voce spezzata dalla tosse.
Dopo vari secondi riprendo fiato, per poi parlare. "Ryan Jeffrey?! Intendo, lui è tuo amico?"
"Sì, perchè?" Sembra confuso.
"Ehm..." Esito. Non può saperlo. "No... niente, come hai detto tu è un mio coetaneo che veniva nella mia stessa scuola, sì..."
"E quindi?"
"Davvero, non è niente" cerco di tranquillizzarlo.
... O almeno non è niente che devi sapere tu, Aiden.
Mi guarda perplesso.
"I-io devo andare, mi dispiace." Temporeggio, mentre cerco di alzarmi.
Aiden mi afferra la mano. "No! Aspetta, Sarah..."
"Cosa c'è?!" Dico stizzita.
"C'è che qualcosa non mi torna! Sei diventata subito imbarazzata ed esiti ad ogni cosa che dico"
Sposto lo sguardo sulla panchina, mentre con uno strattone mi libero dalla presa sulla mano.
"Lasciami perdere, per ora, per favore." Tengo lo sguardo sulla panchina. "Ci vediamo." afferrando lo zaino, mi sposto, correndo via dal parco.
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