Ubiquità Eletta
Lacrime strazianti
inondano il viso
degli esseri umani addolorati.
Amplessi calorosi,
disperazione,
urla dilanianti.
La mia anima è spenta,
ma intorno percepisco
una tristezza infinita.
Il mio corpo freddo
disteso su questa
bara senza vita.
Tutti agghindati da colori spenti,
il nero predomina,
l'incarnato bianco cadaverico.
Ma perché piangete?
Perché vi disperate?
Perché questo tono solenne?
Io non sono defunta,
ora sarò onnipresente,
veglierò su tutti voi.
La mia anima ora
sarà sempre con voi,
sarà come un'ombra che vi guiderà.
Il calvario fino al solitario cimitero,
i passi lenti
e la bara trasportata in spalla.
Ed ecco il momento:
la terra poco alla volta
copre la fossa.
Tombe colme d'ossa,
di qualsiasi età
ricolme di corpi pallidi.
Anime che gridano
in piena notte
dove da tempo sono sepolte.
Ora sono qua,
chiusa in questa
bara sotterrata.
Il muscolo cardiaco non batte più,
il sangue non pulsa,
la mente è assopita.
Poesia scritta per il Contest:
"Ars Obscura" di mrshades
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