(Leggete lo spazio autrice ;) )
"Arianna" urali in preda al panico
"Devi uscire ragazzo, morirai" urló un infermiere cercando di bloccarmi
"Devo salvarla" dissi superandolo ed iniziando a correre verso la sua stanza.Molti infermieri provavano a fermarmi,ma io continuavo a correre, il fumo mi annebbiava la vista ma riuscii a trovare la sua camera.Tutto intorno a lei stava prendendo fuoco, vidi uno scoppio provenire dalla macchina a cui era collegata.Mi avventai su di lei staccandola da tutti quei fili,la presi in braccio.Non potevo vederla così,inerme, inconsapevole di ció che accadeva,lei continuava a tenere i suoi occhi serrati, come nei precedenti mesi.Iniziai a correre con lei tra le braccia,i corridoi sembravano tutti uguali e il fumo rendeva impossibile trovare una via di uscita.
"Resisti amore mio"le sussuarrai stringendola più a me.
Finalmente vidi una persona,gli urlai di aiutarmi.Era lui,lui me l'ha portata via.
Provai a muovermi, aspettavo l'arrivo della nostra salvatrice,ma lei non arrivava ed io non mi muovevo.Puntò verso di noi quella maledetta pistola,un colpo.La pallottola fluttuò come a rallentatore nell'aria per poi colpire il suo petto.Non ci ero riuscito, non l'avevo salvata,non stavolta.

Mi svegliai, un altro incubo.Ero madido di sudore e il mio petto saliva su e giú velocemente.Presi il piccolo block notes che avevo sul cassetto e lo strinsi a me, era tutto ció che mi rimaneva di lei.

Era la mia anonima,era la bambina del parco,era sempre stata lei.Avevo tutto ció di cui avevo bisogno ad un passo e non l'ho  apprezzato, avevo i suoi occhi verdi sempre puntati su di me, eppure ero talmente cieco da non vederli.E ora che vedere quei suoi occhi è l'unica cosa che desidero, lei non c'è.Un senso di rabbia verso colui che me l'aveva portata via mi invase all'improvviso,se solo ce l'avessi avuto davanti lo avrei ucciso con le mie stesse mani.Mi alzai dal letto, lei contava piú di tutto e l'avrei trovata,non importa quale prezzo avrei dovuto pagare,lei era più importante.Guardai la piccola cicatrice sul mio braccio,come avrei fatto a scappare con quell'aggeggio nel mio corpo?Un flashback improvviso si impossessò della mia mente portando con se la risposta alla mia domanda,una soluzione c'era.
Flashback
"Theoo" urló Marco correndo da me
Il mio nome era Matthew, ma ormai avevo accettato questo suo soprannome.
"Shh" dissi io nascondendomi meglio dietro al cespuglio del giardino
Il bambino si guardò in torno confuso per poi accucciarsi nel mio nascondiglio
"Perchè ti nascondi?"bisbiglió
"Ho combinato un guaio, sta volta papá me le dará di brutto" bisbigliai io in risposta
" Accipicchia ora si che sono cavoli" disse lui agitando la mano nell'aria "peró forse un modo per non prenderle c'è" continuando poi
"Non credo, il mio casino è cosí grosso che me le darebbe anche se fossi malatissimo in ospedale" risposi io.I suoi occhi si illuminarono
"Forse se sei malatissimo in ospedale non te le da" bisbiglió
"E come faccio a diventare malato?La febbre mica posso inventarmela" risposi io scuotendo la testa alla sua idea stramba
"La febbre no, ma se ti fai male a un braccio a una gamba vai all'ospedale sicuro.L'anno scorso mi sono rotto un braccio e mamma e papá erano talmente preoccupati che si sono scordati che avevo appena rotto il vaso della nonna" disse lui sorridendo
"Questa è una buona idea, e poi ho sempre voluto rompermi il braccio, così quelli della quarta elementare mi firmano il gesso" dissi io sorridendogli
"Come te lo rompi il braccio?" Chiese lui
"Tu come te lo sei rotto?"
"Sono caduto nel fosso dei giardinetti, quello vicino alle altalene"rispose
"Andiamo allora" bisbigliai uscendo dal mio nascondiglio
Mi ruppi il braccio, Marco andó a dirlo ai miei e dopo una bella giornata in ospedale avevo un bellisimo gesso color hulk e mamma e papá non mi avevano sgridato neanche un pochino.

Sorrisi a quei ricordi, chissá che fine aveva fatto Marco.Prima di adesso non ero più tornato in Italia dopo che mio padre morí, troppi ricordi.Ricordo ancora quando tutti gli amici dell'asilo mi chiamavano Matteo invece che Matthew, quindi poi eravamo arrivati alla decisione di chiamarmi con quel soprannome, era piaciuto a tutti, anche alla mia famiglia che ancora oggi mi chiama così.La mia famiglia, ormai eravamo solo in tre, non c'era giorno a cui non pensavo a tutto ció che era successo in questi due anni.Mamma non era pronta a tutto questo, lei non doveva essere coinvolta in tutto questo, ne lei ne Ryan...
Arianna's pov

Guardai il bracciale nelle mie mani, come potevo non ricordare?Rose l'aveva conservato durante quei due anni,aveva conservato il bracciale e aveva conservato la mia storia.Come potevo non ricordarmi di lui?Del ragazzo che mi aveva salvato la vita e di cui probabilmente ero innamorata.Due ciondoli,un albero ed una lettera,la lettera M.

Michael?Mitch?Mike?Qualuque fosse il suo nome dovevo trovarlo, dovevo sapere chi era,eravamo fidanzati?Perchè un albero?

Il marrone,il verde e l'azzurro erano i miei ricordi.Escludendo l'azzuro che era mia madre rimanevano il marrone e il verde.Gli alberi sono marroni e verdi, e se fossero i suoi occhi ad essere verdi?O forse potrebbero essere marroni e il verde simboleggia i miei di occhi, o forse non c'entra nulla di tutto questo.La parola "marrone" inizia con la M, questo centra qualcosa?Ancora troppe domande vagavano senza risposta nella mia mente e c'era un unica persona che poteva darmi risposte, dovevo trovarlo.
Spazio autrice
Ciao a tutti, ecco qui un nuovo capitolo. Spero tanto che la storia vi sti piacendo e vi ringrazio tanto per tutto il supporto che mi state dando.
Avevo pensato sotto suggerimento di una di voi ( si im_bettaa parlo di te) di creare un gruppo di whatsapp, se vi va di entrare inviatemi il vostro numero in chat, non vedo l'ora di potervi conoscere meglio!
Ps
Se vi va passate a leggere "Our love is infinity❤" di myidolsinmylife, grazie mille a chi lo fará!