Capitolo 19
"Papà?"domandai sicura di aver riconosciuto nei suoi i miei stessi occhi.
"Piccola mia" disse lui abbracciandomi
Iniziai a piangere anche io insieme a lui, avevo ritrovato la mia famiglia, avrei scoperto chi sono e chi ero.
Mio padre portò me e Nash a casa sua, era una villa enorme con tanto di piscina e guardie in uniforme .
Non la ricordavo neanche vagamente ma probabilmente presto lo avrei fatto.
"Dov'è mia madre?" domandai pur non ricordando quasi niente di lei
"Vado a chiamarla,non sa che sei qui." disse sorridendo
Aspettai in salone con Nash guardandomi intorno alla ricerca di qualcosa di familiare, sugli scaffali non c'erano foto di famiglia,ne dei miei genitori e neanche di me quando ero piccola.Nulla che mi collegasse al mio passato.
Sentii le scale di legno scricchiolare e mi voltai, una donna praticamente identica a me stava scendendo le scale ,la guardai con le lacrime agli occhi.
"Mamma" dissi titubante
La donna,che prima ad allora aveva sempre tenuto lo sguardo basso, alzò di scatto la testa guardandomi incredula.
"Arianna" disse e corse da me ad abbracciarmi.
Mia mamma piangeva ed io non potevo che fare altrimenti .Restammo avvinghiate l'una all'altra per molto tempo,non potevo credere di aver ritrovato la mia famiglia.
Mio padre fece subito preparare due stanze a me a Nash dopo che gli raccontammo del nostro lungo viaggio per arrivare a New York e così entrambi ci andammo a riposare.
Cameron's pov
Due milioni di dollari. Tutti perfettamente ordinati in una valigetta nera. Due milioni di dollari al centro di un parco di New York. Ripensandoci non ci potevo credere.
Quando quell'uomo qualche mese fa arrivò nel mio quartiere di periferia trasandato e sudicio. Dio mio che risate che mi ero fatto. Una limousine nel ghetto . Scarpe firmate in mezzo al fango. Ed una valigetta piena zeppa di soldi. Soldi destinati a me.
"Ehy ragazzo" aveva detto quell'omone guardandomi
"Ma chi io?" avevo domandato
"Si,tu. Mi hanno detto che sei in cerca di un lavoro"aveva detto.
Ed io cavolo si che avevo accettato, due milioni di dollari per guidare la mia macchina mal messa.
Quelle degli opossum?Delle frittelle?Della cera d'api? Tutte baggianate.
Ma adesso,adesso con quei due milioni di dollari avrei potuto veramente permettermi di farmi passare quegli sfizi bizzarri. Mi sarei fatto il giro del paese,del mondo, a cercare collezioni assurde e gare di rane.Quel giorni in quel parco di New York,era iniziata la mia nuova vita. La ragazza e quel tipo che la seguiva come un cagnolino non li ho più visti ,ero stato pagato per guidare e non fare domande ,niente di più semplice per uno cresciuto in una zona come la mia.Due milioni di dollari.Cavolo se erano tanti.
S.a.
Sono stata in Irlanda e non avuto il tempo di aggiornare.Mi spiace che vi ho lasciato appese con quel colpo di scena hahah.Spero che la storia vi stia piacendo e vi ringrazio moltissimo per tutti i messaggi ed i commenti ed insomma per tutto il vostro supporto.
Vi adoro,
-V
Ps.
Come sempre se avete curiosità sulla storia,sui personaggi o qualsiasi cosa vogliate,scrivete pure nei commenti, risponderó a tutte le vostre domande💕
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