Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Brucia, Alessandria, brucia!

"Muovetevi con quella pozzolana! Mescolate più in fretta!" urla il capo dall'altro lato del magazzino.

L'incendio ha distrutto il porto e altri edifici hanno avuto danni ben più gravi, ma hanno voluto che iniziassimo le riparazioni proprio da qui. Ho sentito bisbigliare ai signori che sia stato proprio Cesare a ordinarlo, perché la notizia della perdita di migliaia di rotoli non giungesse a Roma. Non vuole essere ricordato come colui che ha appiccato il fuoco alla più grande biblioteca del mondo, dicono.

In effetti, per essere un magazzino, questo edificio ha il soffitto insolitamente alto e alcuni scaffali in pietra, sopravvissuti al fuoco, sono talmente imponenti da potervi conservare centinaia di opere ciascuno, forse anche più di un migliaio. Per fortuna il fuoco non è arrivato all'edificio centrale.

Continuo a mescolare energicamente fino a che la pozzolana non lega alla calce e il composto si stabilizza. Fino a qualche anno fa usavamo la sabbia per il cementizio, meno resistente ma più semplice da preparare: non c'era bisogno di misurare così attentamente le proporzioni. Quando mi ritengo soddisfatto dell'operato, porto il secchio al capo che ne prende un po' tra le dita per sentirne la consistenza. Annuisce brevemente e continuo il mio tragitto fino a Teleo, intento ad erigere la parete orientale, quasi completamente crollata. Quasi non si accorge di me, concentrato com'è sulla opus reticulatum.

"Puoi cominciare a scrostare la cenere dalla pietra." mi ordina. "Per oggi non avrò più bisogno di calce."

Senza indugio, obbedisco. Porto fuori secchi su secchi di cenere, fino a riempire una carriola. Non mi soffermo a pensare su cosa ci fosse prima, fino a fine giornata.

Il sole sta tramontando e ci mettiamo tutti in fila per ricevere il nostro sesterzio e una cesta di viveri. Mentre aspetto, ascolto i discorsi degli altri operai.

"Si dice che il danno maggiore siano stati i rotoli: ciò che c'era prima qui dentro valeva molto più delle mura che lo circondavano..."

"Non capisco come sia possibile."

"Sono cose da patrizi, noi non possiamo capire che utilità possa avere della pelle sbiadita."

Uscendo intravedo Thanos che mi aspetta. Ha già sette anni e molto presto lo porterò con me a lavorare. "Ho una cosa per te." gli dico non appena è a portata d'orecchio. Lui mi corre incontro felice e curioso. Estraggo dalla sacca un piccolo pezzo di legno appena bruciato lungo i bordi. Sopra di esso una massa informe di cera annerita lo copre, creando uno strato più spesso in un angolo e quasi assente in quello opposto.

"Che cos'è?" mi chiede insicuro, quasi deluso, mentre ci incamminiamo verso casa.

"Una tavoletta grafica. Se facciamo sciogliere questa e ne mettiamo su della nuova potrai usarlo per disegnare."

"Davvero?" chiede ancora, con l'interesse rinnovato.

"I ricchi lo usano per scrivere, sai? Probabilmente prima c'era sopra una delle loro storie."

"Ma va bene che lo usi io, sei sicuro, padre?"

"Ormai non si può più fare nulla per quella storia, quindi non sentirti in colpa", gli sorrido. Non è ancora del tutto convinto, ma abbraccia il regalo e corre verso il portone della nostra insula.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro