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capitolo diciassette

caro diario
non riesco a togliere l'immagine di Katherine dalla mia testa, é il ritratto della perfezione ai miei occhi, non passa ora in cui io non pensi a lei, oh Katherine, non chiedo altro se non il tuo amore.

caro diario
quel bastardo di mio fratello vuole sottrarmi l'amore della mia Katherine, lo odio da morire, e se lei amasse lui? E se io divenissi inutile? E se non provasse mai nulla per me per causa di Damon? E se il mio amore non le importasse? E se... no, penso davvero che morirei piuttosto.

"bla bla bla" ripeté Kai lanciando sul letto il diario che stava leggendo, e avvicinandosi allo specchio per guardarsi.
"Sí, sono proprio bello" disse tra sé e sè mentre si stava scrutando ogni parte del viso.
Damon lo aveva lasciato solo un'altra volta, e la cosa stava iniziando a turbarlo e non poco.
Era passata una settimana e aveva su per giù imparato a controllare la brama di sangue e il vampirismo, la cosa che non controllava era la magia, ma avevano chiesto a Bonnie e lei ha presupposto che essendo diventato un vampiro il suo corpo stia respingendo tutta la magia che aveva ottenuto in precedenza con la fusione, cosa che lo fece abbastanza deprimere visto che lui amava da morire la sua magia e la sua potenza.

intanto

"perché volevi vedermi, qual é questa urgenza" chiede Damon al fratello che sembrava intento a dirgli qualcosa di serio.
"Volevo richiederti che intenzioni hai con la cura, se vuoi darla a Elena o meno"
"Ah.. io.. non.."
"Ti propongo una cosa"
"La dai a me, e decido io cosa farci e a chi darla, ci penso io a levarti questo peso dalla coscienza"
"Vuoi percaso darla a Caroline?"
"Accetti?"
"Si, scelta tua, io ed Elena non credo continueremo a stare insieme quindi non spetta a me, se vuoi riconquistarla o vuoi darla a caroline, fai tu"
"La prenderò più tardi"
Damon annuì incrociando le braccia, Stefan era abbastanza strano, per tutta la  conversazione sembrava .. turbato? Non ha smesso di giocherellare con il suo anello il ché non è da lui quindi era palesemente nervoso, ma Damon non ci fece conto più di tanto, aveva tanta altra roba per la testa.
"Facciamo che te la porto adesso io, prima la prendi meglio è"
"Ti aspetto"

Andó rapidamente a casa, e ad accoglierlo, ovviamente, c'era Kai a testa in giù sul divano a cercare di fare chissà cosa.
"Ma che cazzo stai facendo"
"Stavo cercando di.. ehm"
"Sai che c'è non voglio saperlo" risponde Damon andando a cercare la cura nel punto in cui l'aveva messa, nel contenitore dei saponi, un classico.
Fortunatamente era rimasta lì, la prese e si avvió per uscire di nuovo, ma mentre si dirigeva alla porta, la sua attenzione venne attirata da Kai sempre sullo stesso divano in cui prima stava in posizioni ambigui, ma stavolta era fermo con una mano sospesa a fissare il camino.
Allora istintivamente si avvicinó nascondendosi la cura in tasca.
"Okay stavolta voglio saperlo cosa stai cercandl di fare"
"È finita"
"Che cosa?"
Rispose con un espressione rassegnata e indicando il camino.
"È spento e resta spento, la magia, é finita"
"Ah"
Era una delle prime volte che vedeva Kai veramente afflitto.
"Incendia" provó a pronunciare più volte ma senza risultati.
"Sapevi che sarebbe successo"
"Non significa che ero pronto"
"Lo so.. ma cosa puoi farci"
"È proprio questo il punto, non posso farci nulla.
Finalmente mi ero fuso, finalmente avevo della magia tutta mia, cosa che sognavo da anni, ho sopportato troppi anni da solo con la speranza che un giorno avrei ottenuto quello che volevo, poi l'ho ottenuto e ora l'ho perso,per un motivo del cazzo"
"Beh.. guarda il lato positivo, ora sei un vampiro"
"È una merda essere un vampiro" affermó freddamente girandosi verso di lui con lo sguardo che non diceva nulla e diceva tutto allo stesso tempo.
Damon non seppe che dire, mentre con la mano stringeva la cura che aveva in tasca.
*E se tornando umano gli tornasse  anche la magia?* farneticó nella sua testa.
*Potrei dire a Stefan che l'ho persa, o addirittura calpestata.. Ma se così non fosse? Se una volta umano non succedesse nulla? Mi odierebbero sia lui che Stefan.. Però esiste la probabilità che torni ad avere la magia.. cazzo Damon non fare l'egoista una volta ogni tanto e fa quello che devi*

Una volta concluso il suo discorso mentale, si alza lasciando Kai da solo nella sua angoscia e si dirige dove stava aspettando Stefan.

"Perché ci hai messo così tanto"
"Incidenti di percorso"
"L'hai presa?"
"Si, tieni." dice dandogliela in mano affrontando prima un secondo di esitazione.
"Grazie Damon" disse Stefan quasi bisbigliandolo a se stesso.
"Prego" rispose Damon bisbigliandolo allo stesso modo per prenderlo in giro.
"Vuoi dirmi a chi vuoi darla?"
Stefan lo guardò, sorrise e gli disse "vedremo".

Tornó rapidamente un'altra volta, immaginando di trovare Kai ancora nella stessa posizione, e infatti non sbagliava, solo che stavolta era addormentato.
Si inginocchiò davanti il divano in cui era sdraiato e lo fissó, aveva un espressione innocente mentre dormiva.
Istintivamente gli accarezzó una guancia con le dita per poi giocare con il suo labbro inferiore col pollice.
Continuò così per un bel pó, e avrebbe continuaro a farlo se Kai non si fosse svegliato e non gli avesse morso il pollice come se la sua intenzione fosse quella di staccarglielo.
"MOLLAMI ANIMALE" disse ridendo cercando di liberare il suo dito dalle grinfie di Kai.
Per far sì che mollasse la presa gli caricò un pugno nello stomaco facendogli aprire la bocca in modo da liberare il suo povero dito che adesso stava pure sanguinando.
"Guarda che hai fatto" dice mettendoglielo davanti la faccia ricevendo come risposta Kai che cercava di morderlo di nuovo, ma stavolta riuscì a toglierlo in tempo e bloccargli la faccia con l'altra mano ghiacciandolo con lo sguardo.
"Vuoi morderlo di nuovo?" gli chiede rimettendogli il dito davanti la faccia.
Ma stavolta Kai rispose in modo diverso,uscì la lingua e lo leccó dal basso verso l'altro leccando via anche il sangue che gli aveva fatto uscire qualche secondo prima, cosa che fece abbastanza rabbrividire Damon, in modo positivo, chiaramente.
"So a cosa stai cercando di arrivare"
"Ed è un problema?"
"Sì, lo é" dice Damon staccandosi e alzandosi lasciando Kai con l'amaro in bocca.
"Ma che problema hai esattamente? Ti sei stancato? Se é così dillo che non perdo tempo a cercare di provarci ogni volta."

Ed in effetti erano più di due settimane che lui e Damon non avevano alcun tipo di effusione, per un motivo o per un altro, Damon lo rifiutava ogni volta.

"Non mi sono stancato, semplicemente, no" dice come se fosse una cosa normale.
La verità é che aveva troppi pensieri per la testa, troppa angoscia repressa per la brusca rottura con Elena, ma non voleva ammetterlo, ma di certo rimanere casto e puro non lo avrebbe aiutato a sentirsi meglio.

"Come vuoi" rispose Kai facendo per andarsene.
"Dove vai?"
"Da qualche parte che non sia attorno a te visto che 'semplicemente no' "
"E dai.." disse Damon mettendogli una mano sulla schiena da dietro.
Il suo tocco, aveva fatto risalire un brivido lungo la schiena di Kai.
"Non mi sono stancato.. sono solo.. triste" allora Kai si girá bruscamente e gli alza la voce in faccia dicendo "Credi che io non lo sia? Ho perso la magia che era probabilmente l'unica cosa che mi faceva stare bene con me stesso, adesso sono solo un succhia sangue del cazzo, e per due settimane DUE intere settimane ho continuato ad ascoltarti ed obbedirti rimanendo chiuso in casa per non fare 'danni' ma sai che c'è, non me ne frega più un ca-"
Damon bloccò il suo discorso mettendogli una mano davanti la bocca.
"Non vorrei sembrare inopportuno ma mi hai appena fatto arrapare un sacco urlandomi in faccia"
L'espressione di Kai da una di rabbia si tramutò in una rassegnata che sembra giudicarlo con lo sguardo ma allo stesso tempo intrigata.
Si fissarono per qualche secondo prima di saltarsi addosso mangiandosi la faccia a vicenda passando sbattendo da un muro all'altro velocemente.
"Mi bastava urlarti addosso quindi?" chiese Kai levandosi la maglietta.
"La prossima volta che lo fai ti spezzo le gambe e non in modo figurato"
Kai rise e gli mise le mani dietro il collo baciandolo bisognoso, mentre Damon cominciava con lo slacciarsi i pantaloni.
Kai passò dal baciarlo sulle labbra al collo lasciandogli morsi che sparivano qualche istante dopo,  scese ulteriormente fino ad inginocchiarsi di fronte a lui e privarlo del tutto dei vestiti superflui che gli rimanevano addosso, per poi avvolgere con le labbra il corpo che non aveva mai smesso di bramere, suscitando l'aumento del respiro di Damon, che con la mano gli tirava stringeva i capelli e gli orientava la testa a suo piacimento e godimento.
Dopo svariato tempo così, era chiaro che entrambi volevano passare direttamente alla portata principale, gli fece cenno di alzarsi, e con una spropositata violenza lo sbattè al muro con la faccia verso la parete e prese il
comando della situazione, facendolo di nuovo suo dopo settimane intere.
Kai con le unghie graffiò la parete a cui era appiccicato mentre Damon intento nell'atto gli mordeva il collo bevendone il sangue.
Sarebbe stato davvero tremendo se qualcuno fosse entrato dalla porta principale, dato che erano proprio lì davanti, nudi a mangiarsi a vicenda.
Ma fortunatamente nessuno li interruppe ed entrambi arrivarono al culmine insieme all'unisono.

bella raga vado a farmi un bagno nell'acqua santa spero di sciogliermici dentro

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